Sicuramente in alcuni ristoranti hanno attrezzature specializzate, ma per un filetto basta una buona padella di comunissimo metalllo o ghisa. Che quando si cucina lo si fa sfruttando la chimica e la fisica, mica i leggendari racconti della nonna
. Ecco qui, miscredente che non sei altro, stava a pagina 2
.
Il filetto? Un taglio di questo tipo, con poco tessuto connettivo in genere, si deve necessariamente cuocere ad alte temperature e per breve tempo. Munitevi di una buona padella di metallo o ghisa. Poi passate il taglio sulla carta per asciugarlo ben bene, perché l'acqua è nemica delle reazioni di Maillard che daranno il gusto al nostro filetto. Se la carne è particolarmente magra potete passare dell'olio sui due lati del pezzo di carne, se no si può evitare (ma il taglio dev'essere sufficientemente grasso). L'olio non dà il gusto, serve per trasferire il calore in modo più veloce e uniforme. Quale olio? Anche qui non date ascolto ai talebani, il "genuissimo" olio d'oliva extravergine è sconsigliato, perché rispettto altri oli ha un basso punto di fumo e si degrada più facilmente. L'olio d'oliva normale va meglio, o anche quello di arachidi. Potete sempre aggiungere l'extravergine dopo, a crudo, così non ne rovinate l'aroma con la cottura. Una volta che la padella è bella calda, buttate la carne e lasciatela lì, NON toccatela, lasciate che si stacchi da sola ma prima di girare sbirciate un po' per vedere se c'è un colore brunastro. La temperatura dev'essere alta, molto, ma non arrivate a 180 gradi o finite per carbonizzare tutto. Dev'esserci molto spazio, mi raccomando. Se non c'è abbastanza spazio, l'acqua non evapora, si raccoglie sul fondo, la temperatura si abbassa e avete in pratica della carne bollita e schifosa, grigia e asciutta. Così invece otterrete una crosticina all'esterno che darà gusto e la parte interna rimarrà di un bel rosso succoso, morbida. Potete anche pepare un po' i lati della carne. A volte la carne è troppo spessa e potrebbe toccarvi di finire in forno a 250 gradi dopo aver cotto circa un minuto per lato in padella. Tutto questo funziona solo con tagli di carne teneri, con poco tessuto connettivo, come un filetto. Altrimenti bisogna cambiare metodo. Il segreto in pillole è 1) alte temperature 2) cottura breve.
Ho dimenticato di aggiungere una cosa. La padella antiaderente è sconsigliabile perché rende più difficile l'imbrunimento sulla parte esterna dovuto alle reazioni di Maillard. Preferibile quindi il metallo, ma anche la ghisa va bene. Se la padella è spessa, meglio, perché il calore si mantiene più a lungo e uniforme. Dopo ci sarà un po' da lavare e affumicherete la cucina, ma se volete 'sto filetto fatto bene non protestate per le conseguenze
. Non usate carne surgelata e se stava in frigo toglietela 30-60 minuti prima. Chi la punzecchia con la forchetta come si vede fare a molte casalinghe si becca un muflone bello grosso
. NON provate più a farlo! E ricordatevi, se la carne non è molto grassa passare i lati con dell'olio può rivelarsi fondamentale.