Spesso la persona timida agisce senza ragionare: é una persona impulsiva e io che sono timido me ne sono reso conto sulla mia pelle. Quante volte m'é capitato di dire fesserie che potevi risparmiarmi, e avrei potuto capirlo riflettendoci su dieci secondi! Quante volte sono risultato goffo davanti alla gente perché mi preoccupavo di comportarmi bene temendo addirittura la fine del mondo, quando so che al momento giusto so comportarmi in maniera decorosa! Ogni tanto io vado a giocare a calcio con dei vecchi compagni delle medie, gli unici amici, in un campetto dietro casa mia. Fintanto siamo solo noi quattro riesco a giocare abbastanza bene, non sono né forte né scarso; quando arrivano altri e insieme decidiamo di far una partita, l'ansia mi assale, ho paura di far brutta figura, sbaglio un passaggio dopo l'altro, davanti alla porta sbaglio clamorosamente. E a ogni mio errore, temo che gli altri si offendano non chiedendogli scusa. Capisco però che deve essere fastidioso sentirsi dire sempre scusa da uno qualunque, anche quando non c'è ragione per scusarsi. La parola scusa é una tra le mie più usate fuori e dentro il campo da calcio. É tanto usata che ormai in ogni mia frase é un contorno come le patate con l'arrosto. Io credo che però nell'italiano i contorni distraggano l'attenzione da ciò che realmente conta. Ogni volta che uso questa parola, é come se dicessi che ho sbagliato, e il mio interlocutore si chiederà spesso in che cosa mi sono sbagliato perché é impossibile sbagliarsi sempre. Più volte mi sono sbagliato credendo di aver sbagliato che sbagliando realmente.
Utilizzare la ragione significa essere logici. In ogni situazione é utile: adesso, quando io, come tutti, giudico sbagliando le persone dalla mia prima impressione. Gli altri si comportano al mio stesso modo, ma sono più logici di un timido. Pensano: se questo é str***o, io non frequenterò né riterrò importante il suo giudizio di me perché a me non interessa né di frequentare persone stronze né il loro giudizio su di me. Anche un timido potrebbe ragionare allo stesso modo, poiché non siamo minorati di mente. Ma io ritengo importante il giudizio degli stronzi e non cerco di evitare la loro compagnia. Spesso mi comporto così, e so che la risposta che devo dare agli stronzi é l'indifferenza. Non hai alcun valore ai miei occhi. Punto.
É errore non utilizzare la logica: ti aiuta a distinguere nemici da amici. Di fronte al nemico si impugnano le armi, l'amico s'accoglie a braccia aperte. Oltre a diventare abilissimi osservatori - ma che dico? tutti i timidi sono straordinari osservatori e hanno una memoria di ferro - dobbiamo essere logici, per riconoscere vero dal falso. Non vogliamo mica fare un favore a quei nemici che dobbiamo combattere lottando con i nostri amici? Riderebbero della nostra stoltezza, e noi diventeremmo sempre più soli.
Quello che voglio dire non é che i timidi non siano razionali, tutt'altro. Però dovrebbero usare più logica, dovrebbero essere più ragionevoli. Per il fatto che noi timidi siamo più sensibili di altri, ci facciamo trascinare più dall'emozione, dobbiamo cercare di controllare almeno in parte le pulsioni in questo modo. Perché poi non siamo solo molto sensibili, ma un timido é sempre particolarmente intelligente. Da domani voglio incominciare a trattare gli stronzi come é giusto che sia.