Non so neanche cosa sia l'autostima...

Questo forum di aiuto è dedicato a chi ha un temperamento timido e introverso. A chi si sottovaluta, a chi ancora non si ama, a chi avverte un costante vuoto interiore che ha bisogno di colmare. Non affrontiamo tutto da soli. Condividere questi disagi è un primo passo verso l'apertura. E' un nostro diritto! Lasciamoci colmare dal calore di chi ci sta vicino!

Non so neanche cosa sia l'autostima...

Messaggioda nuvolabianca » 14/08/2017, 16:47



Ciao a tutti, sono una ragazza di 27 anni single e sto per far un esaurimento. Intanto vivo in un paesino con gente di mentalità antica, locali inesistenti, lontano dalle province con pochissimi collegamenti. Spesso faccio la cameriera (di cui odio) sottopagata perchè altro non trovo.
Cominciamo dalle amiche, io ci sono sempre stata per loro.. ne avevo 2 con cui uscivo spesso e poco tempo fa una di loro mi ha accusata insultandomi pesantemente e urlandomi per strada in modo impazzito per banalità che solo nella sua testa frullavano. Me ne è rimasta una ma che lavora sempre, mentre altre amiche che ho sono tutte fidanzate ed escono ogni 2 mesi. Fatalità in questo periodo escono e c'è pure lei che fa apposta ad uscire con le mie amiche (le conosco da una vita a differenza sua). Questo mi fa passare la voglia di muovermi.... (a dir il vero questo gruppetto di amiche non mi garba molto appunto anche x interessi diversi è perchè ci sono SOLO quando non si ritrovano col fidanzato).
In famiglia invece ancora peggio, succube di 2genitori che per 27 anni non hanno fatto altro che smontarmi è rinfacciarmi qualsiasi cosa e io costretta a raccontare una marea di bugie per riuscir a vivere (non posso prender bus, treni, andar di qua, andar di la... bugie per tutto insomma.. una pressione che non sopporto più). Se ho qualche idea per cambiar lavoro come far l'uni (che mi pagherei io) mi sgridano con crisi che ormai sono vecchia e sto bene solo a far la cameriera in nero perche altro non posso fare. Come tante altre cose che per loro io non sono in grado di fare.
Inutile quindi dire che la mia autostima oltre a non averla non si è mai sviluppata... Mi sento morire, mi sono lasciata andare un sacco, mi faccio schifo allo specchio, non ho più voglia di uscire.... non vèdo la lucè, non ho passioni e l'unico momento in cui io sto bene è quando dormo. Mi rendo conto che non ho nessuno, ormai le amiche appena possono te lo mettono in quel posto, ho provato a confidarmi con mia mamma alcune volte tempo fa ma dopo un pò si stufa di ascoltarmi oppure mi dice che se litigo con qualcuno o non vanno bene le cose la colpa è SEMPRE E SOLO MIA (e non ascolta un tubo di quello che dico).
Ho perso tutto l'affetto che avevo con loro... è più forte di me (e io sono una persona molto affettuosa e fin troppo dolce)......
Vorrei solo sparire da questo mondo perchè non vedo niente che mi porti un sorriso....
Ditemi voi la vostra su questa mia situazione (vita)... grazie per le risposte...
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nuvolabianca
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Messaggioda Kronos87 » 14/08/2017, 17:30



Ciao, mi spiace molto per la tua situazione, quindi praticamente ti vietano ti prendere qualsiasi mezzo di trasporto (suppongo tu non abbia la patente) e ti tocca raccontare valanghe di bugie solo per tenere buoni i tuoi genitori ??? Capitasse a me una cosa del genere me ne andrei a vivere il piú lontano possibile, magari in una zona industriale dove lavoro lo si trova sempre.
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Messaggioda penombra » 14/08/2017, 17:37



Beh... essere succubi dei genitori a 27 anni è sbagliato secondo me, purtroppo per leccese che contano bisogna lottare e dire bugie per ottenerle non fa altro che accettare implicitamente l'imposizione. Bisogna essere bravi a far capire ed accettare le proprie esigenze con moderazione ma con altrettanto tenacia.
Per il resto dai....non sei messa malissimo rispetto a tanti e tante il periodo è nero o grigio per tutti, ci si arrabatta con il lavoro come si può'.
Per le amiche ....se non vuoi rimanere sola ogni tanto devi anche fare buon viso a cattivo gioco,tanto prima o poi anche tu avrai un fidanzato ed anche tu potrai concedere loro solo alcuni ritagli di tempo.
Per il resto in bocca al lupo e cerca di conservare la tua dolcezza ed affettuosità, per esperienza ti dico che sono doti rare nelle ragazze e di conseguenza estremamente ricercate.
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Messaggioda nuvolabianca » 14/08/2017, 17:48



Kronos87 ha scritto:Ciao, mi spiace molto per la tua situazione, quindi praticamente ti vietano ti prendere qualsiasi mezzo di trasporto (suppongo tu non abbia la patente) e ti tocca raccontare valanghe di bugie solo per tenere buoni i tuoi genitori ??? Capitasse a me una cosa del genere me ne andrei a vivere il piú lontano possibile, magari in una zona industriale dove lavoro lo si trova sempre.


la patente ce l'ho (e avrò anche 30 punti) ma non la macchina... e la loro opel del 98 non me la fanno guidare perchè "non sono "capace"
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Re: Non so neanche cosa sia l'autostima...

Messaggioda brisingr58a » 14/08/2017, 18:52



davvero una brutta situazione, secondo me la cosa migliore da fare è cambiare zona, magari non di molto così da rimanere in contatto con quelle poche amiche buone che hai...
dopotutto se lavori un po di soldi li riesci a mettere da parte giusto per comprare una macchina tua e per qualche messe d'affitto in un'altra città.
poi da una città magari più urbana un lavoro lo trovi, l'importante in tutto questo è riuscire a fare capire ai tuoi che hai 27 anni e hai bisogno dei tuoi spazi e della tua indipendenza.
poi senza offesa, ma che genitore scoraggia sua figlia dicendole che è vecchia per trovare un'altro lavoro ...

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Re: Non so neanche cosa sia l'autostima...

Messaggioda Gippo75 » 14/08/2017, 21:58



Mi dispiace per la tua situazione anche perché in parte anche io mi ci trovo. Rispondendo anche a brisingr58a non so quale razza di genitore possa scoraggiare la propria figlia ma anche mia madre, sebbene non in maniera così diretta, ha distrutto la mia autostima... Purtroppo, per quello che è la mia esperienza, i genitori plasmano la nostra vita durante l'infanzia e l'adolescenza e non sempre lo fanno in maniera corretta... Soprattutto se mossi da egoismo, almeno per mia madre, considerando che prima c'era sempre lei e poi, in secondo piano, c'ero io... Ma questo ha scalfito la mia autostima, sono molto insicuro e cerco di compiacere sempre chi mi sta vicino... O dovrei dire mi stava considerando la mia situazione attuale...
Senza considerare il fatto che mi sento sempre in colpa se un rapporto non va come desidero, so che non si po' piacere a tutti... Ma comunque mi sento in colpa...
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Messaggioda crisbil » 14/08/2017, 22:28



nuvolabianca ha scritto: Intanto vivo in un paesino con gente di mentalità antica, locali inesistenti, lontano dalle province con pochissimi collegamenti.


Senza averlo nemmeno ancora letto, arrivato a questo punto ho subito pensato: abita in un qualche paesino del nord-est.

Ti capisco, pure io mi ritrovo, oltre a tutti gli altri problemi, anche a dover fare i conti con questo.
Mentalità chiusa, non c'è apertura nei confronti di niente.. se non hai già dei legami di lunga durata dall'infanzia o l'adolescenza, o sei molto "inserito", è davvero difficile integrarsi, qui i rapporti avvengono tra cerchie estremamente chiuse e per nulla accoglienti, se poi sei pure introverso e diverso dalla massa, sei proprio spacciato, ti ritrovi solo il deserto (anzi, la campagna, più che altro) attorno.

Ti confesso che, essendo stato a Roma diversi anni, nemmeno là, se hai determinati problemi e difficoltà, è così facile entrare in contatto con le persone e stabilire nuovi rapporti (io, infatti, ho clamorosamente fallito, non ci sono riuscito).

Però, almeno, se mi ritrovavo a passare le giornate come ora, chiuso in casa soffocato dalla disperazione, e arrivavo a mezzanotte o l'una (come ci sto arrivando oggi) senza ancora aver mangiato niente, lì mi bastava uscire A PIEDI e un pezzo di pizza al taglio, un kebab o un panino riuscivo a trovarlo.

Qui, ora, quelle cose non le trovo nemmeno di giorno o il sabato sera.

nuvolabianca ha scritto:Se ho qualche idea per cambiar lavoro come far l'uni (che mi pagherei io) mi sgridano con crisi che ormai sono vecchia e sto bene solo a far la cameriera in nero perche altro non posso fare. Come tante altre cose che per loro io non sono in grado di fare.


Questa cosa, leggendola, mi ha veramente fatto star male e rattristato tantissimo. Credo che una cosa più brutta a una persona non si possa dire.
Sia che "ormai è troppo vecchia" (che nel tuo caso è pure assurdo, visto che sei di fatto ancora giovane, nell'età in assoluto migliore per poter fare tutto) o che ti devi rassegnare al lavoro che hai e a non poter nemmeno ambire a qualcosa di più, cioè, più male di così uno è difficile riuscire a farlo sentire, caspita.

Secondo me non è vero quel che ti dicono, e visto che purtroppo è evidente che loro non ti supporteranno mai (è anche un modo, quello, per tenerti in un certo senso "controllata"), devi riuscire a inseguire le tue aspirazioni da sola. L'idea di iscriverti all'università, se puoi permettertelo, è ad esempio molto buona, soprattutto se come pare hai già qualcosa che ti interessa studiare. Fallo, prima che - davvero - diventi troppo tardi. Perché col tempo e le frustrazioni e la mancanza di soddisfazioni e l'ingoiare bocconi amari e basta, alla fine ci si ritrova sempre meno nello stato d'animo per farlo.

nuvolabianca ha scritto:Ditemi voi la vostra su questa mia situazione (vita)... grazie per le risposte...


Che non dovresti sentirti così incapace di tutto, soprattutto. Hai lavorato e stai lavorando, ad esempio (anche se è un lavoro che non ti piace, e lo capisco), per cui, se ci riesci, significa che hai anche le risorse per dedicarti ad altro che ti piace e ti interessa (tipo studiare e l'università).

Ma non perdere tempo, più passerà il tempo e più questa sensazione di soffocamento ti drenerà energie e renderà il recupero e la possibilità di uscirne più difficili e gravosi.
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Messaggioda nuvolabianca » 14/08/2017, 23:51



crisbil ha scritto:
nuvolabianca ha scritto: Intanto vivo in un paesino con gente di mentalità antica, locali inesistenti, lontano dalle province con pochissimi collegamenti.


Senza averlo nemmeno ancora letto, arrivato a questo punto ho subito pensato: abita in un qualche paesino del nord-est.

Ti capisco, pure io mi ritrovo, oltre a tutti gli altri problemi, anche a dover fare i conti con questo.
Mentalità chiusa, non c'è apertura nei confronti di niente.. se non hai già dei legami di lunga durata dall'infanzia o l'adolescenza, o sei molto "inserito", è davvero difficile integrarsi, qui i rapporti avvengono tra cerchie estremamente chiuse e per nulla accoglienti, se poi sei pure introverso e diverso dalla massa, sei proprio spacciato, ti ritrovi solo il deserto (anzi, la campagna, più che altro) attorno.

Ti confesso che, essendo stato a Roma diversi anni, nemmeno là, se hai determinati problemi e difficoltà, è così facile entrare in contatto con le persone e stabilire nuovi rapporti (io, infatti, ho clamorosamente fallito, non ci sono riuscito).

Però, almeno, se mi ritrovavo a passare le giornate come ora, chiuso in casa soffocato dalla disperazione, e arrivavo a mezzanotte o l'una (come ci sto arrivando oggi) senza ancora aver mangiato niente, lì mi bastava uscire A PIEDI e un pezzo di pizza al taglio, un kebab o un panino riuscivo a trovarlo.

Qui, ora, quelle cose non le trovo nemmeno di giorno o il sabato sera.

nuvolabianca ha scritto:Se ho qualche idea per cambiar lavoro come far l'uni (che mi pagherei io) mi sgridano con crisi che ormai sono vecchia e sto bene solo a far la cameriera in nero perche altro non posso fare. Come tante altre cose che per loro io non sono in grado di fare.


Questa cosa, leggendola, mi ha veramente fatto star male e rattristato tantissimo. Credo che una cosa più brutta a una persona non si possa dire.
Sia che "ormai è troppo vecchia" (che nel tuo caso è pure assurdo, visto che sei di fatto ancora giovane, nell'età in assoluto migliore per poter fare tutto) o che ti devi rassegnare al lavoro che hai e a non poter nemmeno ambire a qualcosa di più, cioè, più male di così uno è difficile riuscire a farlo sentire, caspita.

Secondo me non è vero quel che ti dicono, e visto che purtroppo è evidente che loro non ti supporteranno mai (è anche un modo, quello, per tenerti in un certo senso "controllata"), devi riuscire a inseguire le tue aspirazioni da sola. L'idea di iscriverti all'università, se puoi permettertelo, è ad esempio molto buona, soprattutto se come pare hai già qualcosa che ti interessa studiare. Fallo, prima che - davvero - diventi troppo tardi. Perché col tempo e le frustrazioni e la mancanza di soddisfazioni e l'ingoiare bocconi amari e basta, alla fine ci si ritrova sempre meno nello stato d'animo per farlo.

nuvolabianca ha scritto:Ditemi voi la vostra su questa mia situazione (vita)... grazie per le risposte...


Che non dovresti sentirti così incapace di tutto, soprattutto. Hai lavorato e stai lavorando, ad esempio (anche se è un lavoro che non ti piace, e lo capisco), per cui, se ci riesci, significa che hai anche le risorse per dedicarti ad altro che ti piace e ti interessa (tipo studiare e l'università).

Ma non perdere tempo, più passerà il tempo e più questa sensazione di soffocamento ti drenerà energie e renderà il recupero e la possibilità di uscirne più difficili e gravosi.



Esatto, paesino dell'estremo nord-est!! Eh si, sono introversa e soprattutto chiusa in me stessa (anche quest'infanzia mi ha fatto diventare così).
La mia idea è quella di andarmene via, in una vera città ma la paura di non riuscire a creare nuove amicizie ed andare ancor più in depressione è tantissima.
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Messaggioda crisbil » 15/08/2017, 0:20



nuvolabianca ha scritto:La mia idea è quella di andarmene via, in una vera città ma la paura di non riuscire a creare nuove amicizie ed andare ancor più in depressione è tantissima.


Diciamo che il rischio che poi non ci si riesca c'è, anche.

Io, ad esempio, pur avendo (non-)vissuto tanti anni a Roma (proprio per fuggire di qui) m'è andata peggio che mai.. non ho risolto niente da quel punto di vista, anzi, essermi sforzato tanto e confrontato con tante situazioni pesanti da affrontare (per me) mi ha fatto, alla fine, solo sentire peggio, in effetti (più malmesso, inadeguato, inadatto... di quel che persino pensavo.. oltre che impotente).

Il punto è che non puoi saperlo finché non ci provi, cioè.. ci devi provare, di sicuro.. perché farlo significa, se non altro, offrirsi qualche possibilità teorica che a non provarci, invece, non ti offri.

Poi il risultato.. non è garantito, no.
Purtroppo.
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Re: Non so neanche cosa sia l'autostima...

Messaggioda Maura » 15/08/2017, 0:37



"Se le persone ti allontanano fatti un esame di coscienza" "sbagli i modi". "Sbagli il tono di voce" "eri tanto bella da piccola e poi..." "Ti credi tanto in carriera ma neanche il sugo sei fare"

Ecco alcuni commenti di MIA MADRE E MIA SORELLA
Ripetuti per una vita non sono un mantra piacevole da ascoltare.
Sai cosa ho fatto? Siccome l'errore vivente gli sta Risolvendo una situazione complicata e difficile ( in poche parole gli sto salvando il c*lo) ho detto: "bene, visto che è sempre colpa mia, che sbaglio sempre e che non valgo niente, finisco di risolvere e poi vi saluto. Per me siete morte"
Mia madre, alla prospettiva di un mio abbandono (visto che la sua adorata primogenita non se la fila di pezza) si è spaventata. Quanto meno non mi dice più che sbaglio sempre io.


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Maura
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