Piccolo sfogo sul cattivo rapporto con mia madre saccente, austera e severa

[danyross9]

Perdonatemi lo sfogo, mi chiamo Daniela ho 17 anni e mezzo e vivo un rapporto scontroso e difficile con mia madre. Mi sento stanca di tutto, la scuola fa schifo, ho solo due amiche neanche tanto simpatiche, a casa poi c'è mia madre che oltre a rompere mi sgrida perchè dovrei andare meglio a scuola, lei infatti è un'insegnante di matematica, è davvero insopportabile. Io non me ne intendo di psicologia o donne isteriche ma mia madre è davvero troppo stressante. Lo dico perchè ne giudico i difetti, che non riesco a sopportare: e' saccente, severa, adesso poi c'è il fatto che è incinta di due mesi, lei ha 48 anni e quando l'ho saputo ho iniziato a temere che dovrò impazzire...

E' fissata con i compiti di matematica, vuole che sia sempre tutto in ordine. Io frequento la stessa scuola dove insegna lei, anche i suoi alunni non la sopportano tanto...da quando poi è incinta è come se mi fosse caduto il mondo addosso, perchè comanda me e mia sorella a bacchetta dicendo che, essendo incinta, ha ancora più responsabilità. Vorrei parlare di questa cosa o avere vostri pareri perchè a volte sono davvero irritata...Grazie mille a chi leggerà e mi risponderà

[kathellyna]

benvenuta.

[Ensō]

Il lavoro di essere figli: una delle cose più difficili di questo mondo. Sì, perché una parte di noi vorrebbe incarnare il modello del figlio perfetto, accondiscendente e irreprensibile e un'altra vorrebbe assecondare le nostre esigenze e inclinazioni personali. Irrigidirci sulle nostre posizioni senza scendere a compromessi può risultare nocivo e deteriorare il rapporto genitore-figlio. Quindi è cosa opportuna instaurare o continuare un dialogo, dove emergano i nostri problemi e le aspettative che un genitore ripone nei nostri confronti, apportando le necessarie correzioni e giungendo alle debite soluzioni.

[Bonifacio]

benvenuta.

[bussola]

L'unica è rendersi autonomi quanto prima..se hai possibilità di andare a studiare fuori pensaci, ma con la consapevolezza di non tornare più a casa!differenziati insomma da un modello di materno che non senti tuo..e soprattutto cerca delle fonti affettive più calorose.Hai detto che hai due amiche con cui non ti trovi poi tanto..non potresti allargare il tuo giro?avere una brutta situazione a casa e per giunta non avere amici che possano sostenerci è terribile

[Masquerade]

Ripenso a me stessa a 17 anni e al rapporto con mia madre che allora mi sembrava terribile. Non sarà stata saccente ne insegnante di matematica, però era severissima e dura. Oggi, col senno di poi posso aggiungere anche eccessivamente, ma con la maturità mi rendo conto che ha fatto la madre, ruolo che attualmente viene spesso scambiato/sostituito con amicizia. E i risultati, mi spiace dirlo, non sono dei migliori.
Adesso posso dirti senza giudizio, ma solo con grande osservazione che essere genitori ed essere figli non sono ruoli facili da ricoprire. E ci vuole tempo per comprenderne gli effetti.
Prova a parlare con lei in modo diverso. Chiedile ad esempio com'era lei da piccola e che rapporto aveva con sua madre. Che differenze può riscontrare oggi. Insomma, so che si può essere eccessivi nell'essere severi, ma si può eccedere anche nell'altro senso, ovvero nell'essere troppo liberi.

[danyross9]

Vi ringrazio per le risposte, siete state gentili. Però il problema rimane, poi da quando mi madre ha comunicato alla preside di essere incinta a casa sembra che l'atmosfera sia ancora più pesante...senti dirle frasi come "Sono insegnante, lavoro tutto il giorno e sono incinta, e tu non fai niente!"...insomma di male in peggio. Poi incinta a 48 anni, a secondo me è anche questa cosa che la rende nervosissima...ma il carattere di una persona non si può cambiare e credo che appena finisco troverò un lavoro e me ne vado, come ha scritto uno di voi...

[LostCassiopea]

'Ciao Dany,
penso che spesso bisognerebbe mettersi nei panni degli altri in questo caso in quelli di tua mamma, hai mai riflettuto sulle motivazioni che la spingono a comportarsi così?
Spesso essere rigidi è una forma di difesa perchè si ha paura di non avere il controllo delle cose e si vorrebbe che tutto andasse invece per il meglio, quale genitore non vuole che i figli vadano bene a scuola?
Forse è presto per porti certe domande ma secondo me dovresti se tu avessi un figlio come ti comporteresti? prima di tutto penso che chiunque metta al mondo un figlio abbia altissime aspettative forse esagerate, ma se andasse male a scuola tuo figlio ti gireresti dall'altra parte? lei interviene a suo modo magari sbagliato ma rimane comunque un intervenire per il tuo bene e per fare in modo che tu stia bene nel tuo futuro.
In secondo luogo sarei anche preoccupata per tua mamma nel senso che ... cercava questo bambino? comunque ha 48 anni magari non si aspettava questa cosa, magari non si sente pronta perchè deve pensare già a te e tua sorella e ha già molti impegni, il suo starvi addosso lo vedo come una semplice richiesta di aiuto magari fatta male... se tu darai una mano , se farai capire che capisci che ha bisogno di aiuto e non le darai ulteriori preoccupazioni non credo che continuerà a starti addosso. Andare via a 17 anni? nahhhhhh ricorda che la famiglia è molto importante e non credo che tua mamma non ti voglia bene anzi quindi è molto importante aiutarsi a vicenda e rimanere uniti ( non ho avuto una famiglia perfetta anzi. .. all'alba di quasi il doppio dei tuoi anni questa è la mia riflessione )

[fadetoblack98]

Ciao! Hai 17 anni e mezzo, non ti manca moltissimo per diplomarti ed eventualmente scegliere un'università o un lavoro fuori sede. Vivere con i genitori, soprattutto a questa età, non è semplice e da quello che hai scritto capisco che con la gravidanza di tua madre la situazione è peggiorata. I genitori spesso tendono a proiettare le loro aspirazioni sui figli, senza rendersi conto che questi hanno inclinazioni e obiettivi diversi dai loro. Sicuramente tua madre, come molti genitori, agisce "in buona fede" per spingerti a impegnarti di più a scuola e sottovaluta lo stress e la pressione che ti provoca il suo modo di fare.