Secondo voi dove è situata la linea che separa il non voler perdonare una persona che ti ha fatto del male e ti ha rovinato gran parte della vita, al piangersi addosso?
Secondo tutti dovrei perdonare e andare avanti, non importa se vengo insultato ogni giorno tutto il giorno, sia a casa che a lavoro, "lascia correre", e se non perdono allora significa che mi piango addosso.
Non posso semplicemente odiare? Non posso semplicemente essere esasperato da una situazione opprimente?
Se è così cos'è che divide il piangersi addosso dal: stai zitto ingoia merda e non lamentarti?
Davvero dovrei stare zitto andare avanti e ingoiare insulti su insulti giorno dopo giorno 10 ore al giorno a lavoro e anche a casa una volta staccato?
Weekend inclusi?
Mi piacerebbe avere dei pareri, se qualcuno lo sa me lo spieghi per favore, perché io davvero non capisco come dovrei abbassare la testa e farmi massacrare solo perché la società mi impone di "non piangermi addosso".
A lavoro sono un "terrone di merda", a casa sono un maiale maleducato che ha imparato l'educazione dai porci, ed in entrtambi i posti non fanno che ripetermi che sono un buono a nulla.
Però non sia mai che ne parli con qualcuno e, perché è piangersi addosso.
ZITTO E SUBISCI, questo è quello che capisco io da tutta questa situazione, e poi l'animale sarei io.