Piangersi addosso, che significa?

Stai zitto e subisci?

In questa sezione possiamo parlare dei traumi del passato, di psicologia e dei problemi in genere.
Questo è anche il forum sullo sfogo dei propri sensi di colpa.

Piangersi addosso, che significa?

Messaggioda Anuar » 07/01/2018, 14:45



Secondo voi dove è situata la linea che separa il non voler perdonare una persona che ti ha fatto del male e ti ha rovinato gran parte della vita, al piangersi addosso?

Secondo tutti dovrei perdonare e andare avanti, non importa se vengo insultato ogni giorno tutto il giorno, sia a casa che a lavoro, "lascia correre", e se non perdono allora significa che mi piango addosso.
Non posso semplicemente odiare? Non posso semplicemente essere esasperato da una situazione opprimente?

Se è così cos'è che divide il piangersi addosso dal: stai zitto ingoia merda e non lamentarti?
Davvero dovrei stare zitto andare avanti e ingoiare insulti su insulti giorno dopo giorno 10 ore al giorno a lavoro e anche a casa una volta staccato?
Weekend inclusi?

Mi piacerebbe avere dei pareri, se qualcuno lo sa me lo spieghi per favore, perché io davvero non capisco come dovrei abbassare la testa e farmi massacrare solo perché la società mi impone di "non piangermi addosso".

A lavoro sono un "terrone di merda", a casa sono un maiale maleducato che ha imparato l'educazione dai porci, ed in entrtambi i posti non fanno che ripetermi che sono un buono a nulla.
Però non sia mai che ne parli con qualcuno e, perché è piangersi addosso.

ZITTO E SUBISCI, questo è quello che capisco io da tutta questa situazione, e poi l'animale sarei io.
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Piangersi addosso, che significa?

Messaggioda No One » 07/01/2018, 15:08



Per la mia valutazione:
- perdonare = andare oltre, superare il torto che ti viene fatto, e considerare ugualmente meritevole di attenzione chi te lo fatto.
- piangersi addosso = lamentarsi del male subito, rimanendo passivi ed inerti, senza programmare alcuna via d'uscita.
- accettare soprusi ed angherie = nulla a che fare col perdono.

Per il carattere che mi ritrovo:
- spesso perdono: ma dipende sempre dalla persona che mi ha fatto il torto, ossia se questa merita o meno altra opportunità.
- da anni non mi piangoi addosso = la considero la cosa più squalificante che mi son mai fatto
- non permetto che vengano reiterati soprusi ed angherie = reagisco sempre, fosse solo per mettere dei "paletti" e far capire il limite oltre cui non si può andare; ovvio che alle angherie a volte non ci si può sottrarre, ma alla reiterazioni sì (anche se ciò costa spesso un prezzo elevato)
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Messaggioda Anuar » 07/01/2018, 15:17



:'(
No One ha scritto:Per la mia valutazione:
- perdonare = andare oltre, superare il torto che ti viene fatto, e considerare ugualmente meritevole di attenzione chi te lo fatto.
- piangersi addosso = lamentarsi del male subito, rimanendo passivi ed inerti, senza programmare alcuna via d'uscita.
- accettare soprusi ed angherie = nulla a che fare col perdono.

Per il carattere che mi ritrovo:
- spesso perdono: ma dipende sempre dalla persona che mi ha fatto il torto, ossia se questa merita o meno altra opportunità.
- da anni non mi piangoi addosso = la considero la cosa più squalificante che mi son mai fatto
- non permetto che vengano reiterati soprusi ed angherie = reagisco sempre, fosse solo per mettere dei "paletti" e far capire il limite oltre cui non si può andare; ovvio che alle angherie a volte non ci si può sottrarre, ma alla reiterazioni sì (anche se ciò costa spesso un prezzo elevato)
In bocca al Lupo. Fatti rispettare.


Ma quindi non dovrei lamentarmi anche se mi fan tutto questo?
Io sono uno che ha pazienza e ne ha tanta, però ho anche bisogno del mio piccolo angolo di silenzio per trovare la pace interiore, dato che questo piccolo angolo mi viene sottratto almeno lamentarmi mi è concesso no? Se non mi lamentassi che mi rimarrebbe? Il silenzio e la sottomissione.
Le soluzioni le sto lo stesso cercando, ma nessuna di questa è nell'immediato futuro, ho dei passaggi obbligati da fare e non posso evitarli.

Vorrei cambiare lavoro, non che il lavoro mi dispiaccia, solo i colleghi a dispiacermi, e vorrei cambiar casa e andar via così da non dover più subire angherie in questi due fronti, certo lo so bene che nella vita ci saranno sempre dei sopprusi, ma ho bisogno di crearmi un mia seppur piccola, oasi di pace, se no scoppio, come è successo ieri, e non va bene.

Non sono uno che si arrende e se ne sta con le mani in mano, però non sono neanche uno capace di star zitto e subire troppo allungo, alla fine tendo sempre a scoppiare in malo modo.
Riuscirò a fare quello che mi son prefisso, ma prima mi serve la patente e la macchina.
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Messaggioda No One » 07/01/2018, 15:34



Anuar ha scritto:Ma quindi non dovrei lamentarmi anche se mi fan tutto questo?

Il lamento iniziale ci sta pure; è una forma di prima reazione per definire il proprio sopruso; ma non va reiterata o meglio non ci si può limitare a questo
Al lamentarsi devi sostituire il pretendere rispetto, e nessuno al mondo, neppure datore di lavoro e colleghi, debbono mancarti di rispetto; quindi se per questioni di opportunismo "politico" e di tue strategie non puoi esporti... fregatene, ma realmente mandandoli a quel paese!
Io, per il mio carattere non son capace di fregarmene, passo sempre all'azione e pianto le rogne a chi me la fa perseverando nella sua maleducazione.
Se mi lamentassi, darei adito di debolezza: una manna per chi è avezzo ad infierire.
Si deve scegliere cosa confà di più a se stessi: cosa è meglio per te?
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Messaggioda Imperatore Zurg » 07/01/2018, 15:44



L'ideale sarebbe non prendersela. Capisco pure che se te la prendi, sentirti dire di non prendertela è un po' come essere preso per il c*lo...

Da che presupposto parti? Vorresti guadagnare l'approvazione di quelli che ti insultano?
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Messaggioda Anuar » 07/01/2018, 16:15



Imperatore Zurg ha scritto:L'ideale sarebbe non prendersela. Capisco pure che se te la prendi, sentirti dire di non prendertela è un po' come essere preso per il c*lo...

Da che presupposto parti? Vorresti guadagnare l'approvazione di quelli che ti insultano?


Non mi interessa la loro approvazione, mi basta che la smettano di prendermi in giro, o volgarmente parlando, la smettessero di rompermi i cog**oni.
Tutto qua, quel che mi basta è essere lasciato in pace, se non so una cosa a lavoro, me la insegnassero invece di prendermi in giro e dirmi arrangiati (visto che son li come apprendista a lavoro), invece no se non so una cosa pretendono che la sappia dalla nascita, o per osmosi o non lo so, e se non ci arrivo da solo o non la so, allora non so fare un c***o, sono un terrone di merda, sono inutile, tutto meno che insegnarmi a farla.
Per quanto riguarda casa, vorrei semplicemente che mio padre cresca e la smetta di dare importanza ai discorsi stupidi e di arrabbiarsi se fai un discorso serio dandomi addosso e offendendomi.

Non credo sia chiedere troppo essere lasciato in pace per i fatti miei.
Io non sono uno che cerca approvazione, cerco di fare il meglio che posso con quello che ho, so che spesso non basta, ma vorrei semplicemente che la smettessero di rinfaccarmelo come bambini dell'asilo e iniziassero ad essere più costruttivi a lavoro.
Per casa ci posso anche rinunciare, ormai ho capito che mio padre più invecchia più diventa un bimbetto del c***o, che parla di arcobaleni e nuvole e se gli parli di bollette, di acqua calda si incazza e mi offende.
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Messaggioda Imperatore Zurg » 09/01/2018, 3:17



Il mio piccolo dramma è che sono tipo dieci minuti che sto pensando a consigli pratici da darti, vorrei tanto conoscerti e capire che tasti toccare... non odi anche tu la sensazione di sentirti virtualmente inutile quando vedi qualcuno che chiede aiuto?

La cosa più intelligente che mi viene da dirti al momento è che prenderla sul ridere allontanerà qualsiasi ostilità con effetto praticamente immediato. Parto dalla mia esperienza, sono stato un adolescente piccolo ed insicuro ed un post adolescente decisamente più introverso, e so per certo che meno mostri di essere suscettibile a certe cose, meno arriveranno insulti e prese in giro.

Da come l'ho detta sembra facile, in realtà io ho le emozioni atrofizzate e non sono per niente in un buon momento, ma almeno adesso nessuno mi prende in giro! :D
Se ti va di parlare un po' più nel dettaglio io ci sono. Non sono per niente un buon esempio ma se dobbiamo fare schifo, facciamo schifo tutti insieme!
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Messaggioda Imperatore Zurg » 09/01/2018, 3:49



Imperatore Zurg ha scritto:Il mio piccolo dramma è che sono tipo dieci minuti che sto pensando a consigli pratici da darti, vorrei tanto conoscerti e capire che tasti toccare... non odi anche tu la sensazione di sentirti virtualmente inutile quando vedi qualcuno che chiede aiuto?

La cosa più intelligente che mi viene da dirti al momento è che prenderla sul ridere allontanerà qualsiasi ostilità con effetto praticamente immediato. Parto dalla mia esperienza, sono stato un adolescente piccolo ed insicuro ed un post adolescente decisamente più introverso, e so per certo che meno mostri di essere suscettibile a certe cose, meno arriveranno insulti e prese in giro.

Da come l'ho detta sembra facile, in realtà io ho le emozioni atrofizzate e non sono per niente in un buon momento, ma almeno adesso nessuno mi prende in giro! :D
Se ti va di parlare un po' più nel dettaglio io ci sono. Non sono per niente un buon esempio ma se dobbiamo fare schifo, facciamo schifo tutti insieme!


*estroverso, non introverso. Un adolescente decisamente più estroverso. :sleep:
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