Navigator63 ha scritto:VeraVita ha scritto:Il problema è che purtroppo, io, non sono d'accordo. Non dico che non siano discorsi sensati ma penso proprio ingiusti (per carità tu mi hai spiegato che non esistono questi canoni).
Chiariamo due cose:
- A me va benissimo che tu abbia le tue opinioni - anche diverse dalle mie.
Poi secondo me sei poco realista, ma se a te va bene, non c'è problema.
- Io non ho detto che la giustizia, o l'equità, non esistono. Bensì che sono concetti relativi e artificiali (non esistono in Natura), e che spesso le persone non li seguono in pratica (anche se magari se ne riempiono la bocca).
Però è importante che esistano, altrimenti saremmo ancora allo stato selvaggio, ed io stesso cerco di comportarmi in maniera etica. Però non mi aspetto che il mondo lo faccia (sono realista).Come, giustamente termini tu, viviamo in un paese democratico.
Non dovrebbero proprio andare così le cose.
Forse confondi la democrazia con l'utopia
IMHO, la democrazia funziona quando tutte le persone sono insoddisfatte in maniera simile. Solo nell'utopia sono tutte contente!
(e rammento che la parola "utopia" significa: "luogo che non esiste" )Poi, sempre per me, la bellezza è soggettiva NON oggettiva.
In realtà la bellezza è in parte soggettiva, ed in parte oggettiva. Se fosse solo soggettiva, non esisterebbero concorsi e classifiche sulla bellezza (i pareri sarebbero troppo eterogenei), e non esisterebbero persone che piacciono a stuoli di fan.Però, faccio parte del popolo. Ed è democrazia.
"La democrazia è il peggior sistema possibile, escluso tutti gli altri."
(Churchill)
E' un sistema altamente imperfetto. Solo che gli altri sono peggio!
E cmq, poiché la maggioranza delle persone si comporta secondo i criteri che ho descritto... in effetti è cmq democrazia.
Le persone "votano" anche con i portafogli:
- Se un calciatore è strapagato, è perché tanti tifosi pagano per vedere le partite.
- Se le modelle hanno alti cachet, è perché le donne spendono spropositi per la moda.
- Se gli insegnanti sono pagati poco (IMO), è perché le persone sottovalutano l'educazione (al giorno d'oggi va già bene quando non menano gli insegnanti...).
E' il comportamento della maggioranza che forma le regole sociali (i costumi), nonché influenza le leggi.
Poiché la maggioranza dà grande importanza alla bellezza, questa vale e vende molto. Sic et simpliciter.
Non c'è un "cattivone" occulto che muove i fili dietro le quinte; le persone si comportano così perché è la loro natura.
Se tu sei in controtendenza, sei parte di una minoranza.
Potresti anche avere le idee migliori del mondo, ma i più la penseranno diversamente da te.
Quando Platone propose il suo progetto politico all'imperatore Marco Aurelio (espresso nell'opera "La Repubblica"), questi lodò l'eccellenza delle idee... ma disse anche che non sarebbero mai state fattibili:
"Non spero di realizzare la 'Repubblica' di Platone. [...] Chi riuscirebbe a cambiare le opinioni degli uomini? E senza un cambiamento nei sentimenti cosa si può ottenere se non schiavi riluttanti e ipocriti?"
A volte una persona straordinaria cambia il corso della storia: Gandhi è riuscito a liberare l'India dagli inglesi... ma questa si è poi lacerata in due nazioni (India e Pakistan), che tutt'ora si combattono. La natura umana rimane quella.Mi farebbe piacere fare qualcosa per cambiare le cose in meglio.
Questo è lodevole, e ti auguro di riuscirci
Ma, IMO, per cambiare la realtà è prima necessario comprenderla.
Se invece si portano avanti degli idealismi sradicati dalla realtà, si è destinati ad essere inefficaci e fallimentari. Questo - tra l'altro - è uno dei motivi fondamentali per cui le sinistre, in tutto il mondo occidentale, sono diventate sempre più deboli e inefficaci, quando non disastrose (dai Laburisti di Corbyn in UK, alle sconfitte elettorali di Bernie Sanders in USA, alle varie dittature comuniste).
Nella vita come nell'arte, prima si imparano le regole; e solo dopo si è in grado di trasgredirle con successo
Grazie molte per la tua bella risposta che mi ha fatta molto ma molto riflettere. A me, piacciono tantissimo le risposte come le tue che esaminano punto per punto e mi danno un quadro razionale della situazione. Anzi, mi hai dato un quadro più che completo.
Però, come ti ripeto, purtroppo, sono controcorrente (come hai giustamente notato) e non sono d'accordo con tutte queste idee. Mi sembrano solo gabbie mentali e non solo.
E, la domanda che mi pongo è: voglio davvero essere così? Voglio davvero lasciare questo ai posteri?
Magari, queste sono domande fuori luogo che non c'entrano molto con ciò che era la mia domanda iniziale. Però, secondo me, sono domande che bisogna porsi.
Lo so, cosa significa utopia ma grazie però per la tua attenta analisi. Sai, però, non penso che sia un concetto troppo lontano dalla realtà. Penso, davvero, che se io, ad esempio nel 900 ti avessi detto che un giorno sarebbero esistite tante belle cose come internet mi avresti presa per pazza. Quindi, per me bisogna saper osare.
Grazie ancora per la tua bella risposta mi hai fatta davvero contenta ^-^
Una curiosità: ma hai scritto un blog? Potrei leggerlo? Grazie di nuovo!