Occhio Cho....:
Navigator63 ha scritto: tanti, invece, si dannano l'anima su argomenti su cui non possono farci nulla
kathellyna ha scritto:in un certo senso forse non ti preoccuperai più del furto ma non si può dire che tu abbia risolto il problema.
Navigator parla di problemi che non possono essere risolti ed è un punto nevralgico della questione.
kathellyna ha scritto: non capisco perché sia sempre spacciato come l'unico comportamento sensato e ragionevole, perché oggettivamente a me non pare che lo sia.
Perché o così o continuerai a soffrirci. Non è che tra tanti è "un comportamento sensato e ragionevole"... è proprio l'unico modo. La tanto qua sul forum nominata (e odiata) "accettazione". Che onestamente un pochino mi lascia basito il vedere non sia minimamente compresa da molti (non riferito solo ad adesso)... non dico essere in grado di attuarla, perché non è in alcun modo immediato e richiede delle basi mentali solide che per chi soffre di depressione è forse impossibile avere... ma per lo meno comprendere il che cosa s'intenda.
Ci sono problemi che non possono essere risolti e che rimarranno una croce sulle nostre spalle per tutta la vita. L'accettazione è un imparare a convivere con questi problemi e non rimanerne sottomessi.
Che non significa sicuramente switchare completamente il modo di vedere le cose (quindi uno che soffre perché brutto inizia a vedersi bellissimo), non significa nemmeno iniziare a dire "oh che figo! Sono un cesso!", non significa forse nemmeno "accettare" nel vero senso della parola, perché comunque ci sarà sempre il momento in cui ti peserà di più e ci soffrirai.... che sia perché ci pensi di tuo, magari in un momento in cui sei particolarmente "debole" a livello emotivo e mentale, o che sia perché qualcuno te lo fa pesare deridendoti...
Significa principalmente imparare a conviverci. Il più possibile. Il
diventare più forte di questa cosa e non permettergli di governarti e limitarti... il non permettergli di condizionarti la vita. Il non permettergli di farti passare le giornate chiusa in casa divorata dalla rabbia e dall'invidia. In parte, il cercare di essere tu a governare lei e non viceversa. Dovrebbe diventare anche quasi un discorso d'orgoglio ad un certo punto.
Vedila come se fosse un bullo: chi rimane schiavo dei propri problemi e non riesce ad arrivare ad un punto d'accettazione è come se rimanesse bloccato in un circolo vizioso in cui continua a lasciarsi bullizzare e sottomettere tutti i giorni dal bulletto di turno (con tutti i danni emotivi conseguenti). C'è chi invece, pur essendo "lo sfigatello nerd" della situazione, sa tenerselo a bada il bullo. Sa tenergli testa.
È in grado di non concedergli il gusto di ferirlo...
Sai tipo la classica scenetta da film americano in cui c'è il bulletto con la giacchetta da baseball che tutti i giorni si accanisce davanti agli armadietti contro il piccolo nerd debole, magari presidente del gruppo di seguaci di stat trek della scuola, poi però arriva l'amichetta (solitamente neoiscritta della scuola) sempre nerd, sempre appartenente allo stesso gruppo di star trek, ma molto più sveglia che se ne batte la ciolla e con qualche battutina manda via i bulli.... ecco. Tipo quel mindset lì bisogna avere
Mindset che però è un qualcosa che sta più alla base.... che viene ben prima del diventare in grado di accettarsi. L'accettazione è un passaggio successivo, quasi una conseguenza... prima è fondamentale trovare un proprio equilibrio mentale ed emotivo... una propria forza interiore (che in caso uno soffra di depressione significa fondamentalmente uscirne). Ed è forse la parte più complicata.
Volevo in ogni caso chiederti una cosa Cho:
Visto che hai detto: "non capisco perché sia sempre spacciato come l'unico comportamento sensato e ragionevole", qual è secondo te un altro modo sensato e ragionevole per affrontare la questione?