Presa, usata e buttata come un oggetto

Quante volte ci lasciamo attraversare istintivamente da vergogna e senso di colpa?
In quanti siamo stati abbandonati? In quanti ci ritroviamo oggi completamente soli? In quanti possiamo dire di avere tanti amici quando sorridiamo, ma nessuno accanto quando piangiamo? ...Forse abbiamo qualcosa in comune.
Abbattiamo la solitudine instaurando dei legami forti tra noi, sfogandoci, ascoltandoci e costruendo qualcosa di importante tra noi. Cerchiamo di trarre dalla nostra unione la forza necessaria per rimettere in piedi la nostra vita.

Presa, usata e buttata come un oggetto

Messaggioda JustaSadGirl » 08/11/2017, 20:15



coccolina88 ha scritto:Adesso dove sei? Quella sera che ti ha lasciato a piedi, dove sei andata? Hai chiamato qualcuno? Spero che adesso stai con qualcuno che si prende cura di te.

Io abito da sola. Quella notte ho vagato...potevo sembrare la ragazza che s'incontra casualmente all'inizio di un film horror...quella che sfuggita miracolosamente ai cannibali torturatori di turno, finisce comunque per suicidarsi a causa dell'esaurimento psico-fisico. Sangue , pioggia,lacrime e fango. C'è un silenzio assordante dentro di me. Inizio la giornata indossando la mia maschera: sopracciglia ben delineate, mascara e sorriso. Sorrido molto. Sorrido per non piangere. Racconto a tutti che sono caduta dalle scale; un malore -forse solo un po di stanchezza- e proseguo la mia giornata fra stage, lavoro e studio. Mi fanno male le dita dove mi ha morso, ci sono ancora i segni dei suoi denti. Il taglio sulla gola è leggero e sta guarendo, lo copro con un fulard di seta, come se la delicatezza potesse in qualche modo velare l'orrore che ho nel cuore.
I punti sul fianco mi tirano ogni volta che devo fare dei movimenti impegnativi e mi ricordano di non esagerare. Mi distraggo, mi tengo impegnata, mi ribello e costruisco ponti di fumo verso altre mete ancora sconosciute, ma poi fa capolino. Lui fa capolino.
Com'è possibile che nonostante tutto io pensi a lui? Non dovrei odiarlo? Non dovrebbe farmi schifo? Sento muta la speranza del mio intimo che spera nel suo ritorno...perchè? Cosa c'è che in me non va? Perchè non lo lascio andare come lui ha fatto con me? Come fa a stare a casa circondato da tutte quelle cose in cui siamo stati -noi-? Nelle lenzuola con i gatti che comprò per dormirci insieme e le tazze in cui prendevamo il thè e il nunchaku rosa della WiiU e tutti i pupazzi che ci siamo regalati e che gli ho cucito e...e...e...
Vorrei avere la sua stessa capacità di lasciar andare. Vorrei il suo stesso pilota automatico. Vorrei gettare il mio corpo in pasto alle bestie là fuori per farle banchettare con i miei resti e cancellare il suo odore, che poi ancora qui nella mia testa rimane. E l'idea, la sola idea di essere toccata mi disgusta profondamente e Dio! Morirei per una carezza, per un attimo di felicità, forse anche se finta. Sono cosi debole da desiderare la bolla di sapone, ma non accettarne i vincoli. Che pena.
Qualcuno mi ha detto "the pain looks good on you" e la mia maschera si rafforza.
Rossetto rosso come il sangue e sguardo vacuo per chi ancora si lascia sospingere nella melancholia come unica certezza.
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Messaggioda JustaSadGirl » 08/11/2017, 20:16



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Messaggioda coccolina88 » 08/11/2017, 20:35



Spero che non ti farai maltrattare ancora, cerca aiuto. Ti auguro di trovare presto qualcuno che ti inizi ad amare per davvero.Prova ad amare te stessa almeno parlandone, buttando fuori questo dolore.
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Messaggioda JustaSadGirl » 08/11/2017, 23:37



Non so quando e se proverò questa intensità di sentimenti. In qualche maniera sono stata privata di una parte di me.
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Messaggioda Masterem » 15/11/2017, 13:36



Scusa se mi permetto di essere così diretto e insensibile, lungi da me volerlo essere, ma dovresti riflettere su una cosa. La tua resistenza a voler ammettere come stanno le cose e dire che subisci delle violenze, non è che tanto il voler proteggere lui, ma te stessa dal tuo ego. Il tuo rifiuto di voler dire a qualcuno come stanno le cose potrebbe essere dovuto in buona parte al fatto che non vuoi far concretizzare la realtà che tu ti sia lasciata trattare così per così tanto tempo e ti sei ormai identificata nel lato della tua personalità che subisce. La nostra mente è abituata da ciò che abbiamo intorno a creare delle illusioni per rendere più sopportabile una realtà che non è come la vorremmo, quindi la plasmiamo a nostro piacimento, anche quando ci rendiamo conto che quello che stiamo facendo non ha senso.
Penso solo che dovresti vedere le cose da un'altra prospettiva, se ti guardi intorno in questa vita ci sono milioni di ragioni per soffrire, ma anche tante di cui godere ed essere felici. Rimanere chiusi nella sofferenza è quasi un rifugio dal timore del cambiamento, ma è l'unica cosa che ha senso nella vita e come in tutto la cosa più difficile è fare il primo passo, il resto poi viene da solo. La cosa più difficile da accettare, almeno quando ci si pensa, è che la vita ha una fine e questo mondo ce lo lasceremo alle spalle. Non c'è nient'altro che abbia senso se non il cercare di passare bene il poco tempo che avremo qui.
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Messaggioda Masquerade » 15/11/2017, 13:56



Cosa c'è in me che non va?
Volevo proteggerlo.

Mi vergogno verso me stessa per aver nuovamente cercato di uccidermi per lui. Mi vergogno dei segni che a me rimarranno sia fisici che psicologici. Mi vergogno di aver avuto fede in qualcuno che non ha impiegato troppo tempo a disfarsi di me, letteralmente.
Non si può vivere di bugie, non voglio. Non voglio più. Metterò i punti a questa ferita senza fondo e li metterò senza anestetico, senza bugie, cosi da ricordarmi di non fare lo stesso errore due volte. Toccato il fondo non si può che risalire.


Ho riportato le frasi che più mi hanno colpita, ma ti avverto, questa risposta non credo ti piacerà. E voglio precisare che benché le mie parole possano suonare dure, in realtà non lo sono, ma non credo esista neanche un modo indolore per risvegliarsi da questa sorta di incubo.
Cosa c'è in te che non va? Che non ti ami. E non amandoti non solo non riesci ad attirare amore nella tua vita, ma ti illudi di dare amore, quando amore non è.
Volevi proteggerlo? Sei sicura? Ne sei proprio sicura? Non è che volevi proteggere l'illusione in cui ti eri ingabbiata e denunciandolo, avresti rischiato di spezzare questa illusione?
Ti vergogni di tante cose. E del non amarti? Non provi un pizzico di vergogna?
No, non si può vivere di bugie. Perché non è vero che la verità fa male. E' il crollo dell'illusione, della menzogna che fa male. Guardare in faccia la realtà è molto terapeutico e se riuscirai davvero a guardare la TUA verità, allora sì, dopo aver toccato il fondo sarà possibile la risalita. Per la legge del "point break", in economia come nella vita.
Buona fortuna.
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Lascia che la vita che ti gira intorno ti attraversi l'anima
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Messaggioda ASilentVoice » 15/11/2017, 15:19



Perfavore smettetela di difendere "uomini" del genere.Chi ti picchia o usa qualsiasi forma di violenza verso di te non ti ama.Spero non avrai rimorsi per non averlo denunciato quando starà con un altra donna che tratterà nella medesima maniera.
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Messaggioda Simonarm » 20/11/2017, 15:06



Ciao. Io ho sofferto esattamente come te, solo che le mie ferite ed i miei lividi erano provocati da mia madre e mio fratello......se vuoi parlare sono qui. Farebbe bene ad entrambe
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