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una vostra opinione..

DanieleLorizio ha scritto:una vostra opinione..

dici? in alcuni casi potrebbe essere così, il non sentirsi compresi da chi si ha vicino spinge a sentirsi soli e non amati pur essendo circondati da persone... in altri casi, come racconta Unknown, è semplicemente avere la casa vuota, non avere nessuno con cui uscire, il frigo quasi vuoto perchè tanto quando si apparecchia lo si fa per una persona sola... no, non credo che sia sempre e solo un'opinione...

per favore fai attenzione a dove posti i tuoi argomenti, la sezione "lazio" serve solo per presentarsi.

Credo sia difficile definire una condizione complessa come quella della solitudine.
Diventa quasi necessaria quando ci si sente incompresi, bisognosi dei propri spazi, stufi della realtà circostante. Può addirittura rappresentare uno status spirituale da cui trarre profitto (basti pensare al fatto che tutte le forme d'arte come musica, letteratura e quant'altro, nascano da essa).

Per poterne godere appieno, però, bisogna non abusarne, dal mio punto di vista.
È vero che la solitudine ci permette di conoscere al meglio noi stessi, ma non dobbiamo sottovalutare l'importanza legata ai rapporti affettivi.
Penso che il trucco per godersela, nel senso positivo del termine, sia proprio questo: dosarla.

La solitudine è una condizione che si sceglie o viene imposta.

Unknown ha scritto:La solitudine è..
Rientrare a casa dopo il lavoro e ritrovare tutto esattamente com'era la mattina prima di uscire..
Dare aria alla casa, rifare parzialmente il letto sistemando l'unica parte sgualcita, , sedersi a tavola con attorno tutte le sedie vuote, addormentarsi sul divano col televisore acceso e svegliarsi nel cuore della notte per poi passare in camera da letto per trascorrere le ultime ore di tregua prima del suono della sveglia,
Fissare nel vuoto quando il sonno sparisce, ripensare al passato, alla vita che se ne sta andando, all'essere fermi , immobili, senza forza nè speranza..
La solitudine è dormire il sabato fino alle 17:00 del pomeriggio, uscire giusto per comprare la cena e concludere la serata sul divano facendo finta di guardare la tv..
La solitudine è mangiare pasta al burro di domenica, ordinare due pizze al posto di una, rivedere le vecchie foto, ascoltare musica che ricordano gli anni dell'adolescenza, finchè non arriva di nuovo Lunedi' e tutto si ripete..
La solitudine è questo e molto altro ancora..

Io trovo che la tua definizione di solitudine sia azzeccatissima! Io , grazie a Dio, ancora non mi ci ritrovo perché ho due figli abbastanza piccoli da seguire. Però la situazione che descrivi tu rappresenta il mio peggior incubo! Credo però ci sia un unico modo per superarla, se lo si vuole, ed è quello di rimettersi in gioco, uscire, partecipare ad attività, prendersi impegni e soprattutto scegliere qualcosa di cui prendersi cura: un cane? Qualcuno in difficoltà attraverso un'associazione di volontariato? Un orto? La vecchietta sotto casa? Non so scegli tu ... se te la senti di farlo questo è l'unico consiglio che sono in grado di darti. Perché è un modo per aprirsi agli altri e al mondo e non essere più soli. Io non so se al posto tuo ce la farei ... però forse ci proverei ... ti sono vicina. Un abbraccio

Forse la cosa peggiore è quando alla solitudine ci si abitua. Il che non significa che diventi più sopportabile, anzi.
Ma diventa sempre più difficile uscire dal proprio guscio.