Il vuoto che divora

Quante volte ci lasciamo attraversare istintivamente da vergogna e senso di colpa?
In quanti siamo stati abbandonati? In quanti ci ritroviamo oggi completamente soli? In quanti possiamo dire di avere tanti amici quando sorridiamo, ma nessuno accanto quando piangiamo? ...Forse abbiamo qualcosa in comune.
Abbattiamo la solitudine instaurando dei legami forti tra noi, sfogandoci, ascoltandoci e costruendo qualcosa di importante tra noi. Cerchiamo di trarre dalla nostra unione la forza necessaria per rimettere in piedi la nostra vita.

Il vuoto che divora

Messaggioda Solitude89 » 15/12/2017, 2:09



Salve, sono una vecchia utente del forum che torna dopo due anni, portandosi dietro un malessere ancora più profondo.
Non so raccontarmi, probabilmente non riuscirò a farmi capire, -come al solito,- forse il vuoto che ho sempre avuto dentro, sta finendo di divorare quel poco che è rimasto.
Ho nuovamente problemi di insonnia, fatico ancor di più a "sopravvivere" compio gesti meccanici e rituali, mi comporto "normalmente" in casa e fuori casa con gli altri, salvo poi consumarmi quando sono sola e piangere come non avevo mai fatto, ad ogni ora, ogni volta che posso farlo, che sia sotto le coperte, in bagno, al parco... praticamente ovunque, basta che sia sola. Non so gestire le mancanze e le sensazioni negative, finendo in abbuffate senza fine, (queste vanno a periodi, sono stata meglio per mesi ma ultimamente è stata dura.) Negli ultimi giorni è diventato l'esatto contrario, non mangio, non forzo il semi digiuno ma quando questa inappetenza cesserà, sarà ancora peggio, le abbuffate peggioreranno, come in passato.
Ho degli amici lontani, ma mi sento sola e vuota, nonostante la loro presenza, che non può essere continua. Ed altri "amici" più vicini che tali non sono e che evito.
Il problema è anche la solitudine fisica, ma non è solo quello il problema.
Il vuoto c'è l'ho sin dall'infanzia, lo si trova nella timidezza, l'inadeguatezza, la solitudine, la violenza, i tradimenti. Forse ci sono nata con qualcosa di mancante e ad ogni nuova situazione spiacevole, il vuoto si allarga e le poche cose belle che avevo/ho, non bastano a colmare la voragine.
Ho scritto per puro e semplice egoismo, uno sfogo senza capo nè coda, ma devo ammetterlo, potevo fare molto peggio di così.
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Messaggioda Ensō » 15/12/2017, 9:30



Ciao,
i rituali maniacali sono coazioni a ripetere. Per disinnescare questo meccanismo, che a lungo andare logora il fisico e la mente, bisogna "dimenticarsi" di celebrare il consueto gesto quotidiano, provando a compierlo "al contrario", per fare un esempio, se al mattino mi alzo appoggiando allo scendiletto prima il piede destro, d'ora in avanti appoggerò prima il piede sinistro, questo serve per sradicare in noi la convinzione (errata) della necessità di compiere un'azione in un determinato modo, pena il cattivo esito della giornata. Una volta compresa l'ambivalenza del fatto di scendere prima con un piede rispetto all'altro, abbiamo interrotto il circolo vizioso dell'abitudine.
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Il vuoto che divora

Messaggioda bussola » 15/12/2017, 11:49



Ciao cara..hai provato a chiedere aiuto materialmente? che ne so, consultorio, psicologi ecc? ti posso dire per esperienza che senza aiuto il malessere che provi e che non è indifferente, può soltanto peggiorare!si spera che passi, che sia solo un momento, e ci sono le fasi migliori per cui una quasi si dimentica del malessere che prova..ma lui è sempre lì dietro l'angolo e prende la forma dell'abbuffata quando non sai riconoscerlo.Nel frattempo torna il sereno, ma lui senza che tu lo sappia e te ne accorga ha messo radici profonde ed è pronto a tornare alla minima contrarietà.Non lasciare che si impadronisca della tua vita.Trova delle persone di fiducia ed estirpa il tuo dolore definitivamente: tutti abbiamo il diritto di vivere un'esistenza piena, dove le crisi di pianto non dovrebbero esistere.
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Re: Il vuoto che divora

Messaggioda coccolina88 » 15/12/2017, 21:01



Capisco cosa intendi quando dici si ripresenta...anche io ho avuto periodi brutti, e il digiuno non sapevo neanche cosa fosse, mangiavo appena potevo e continuavo quando ero sola fino a che mi sentivo gonfia. Ciò che mi ha aiutato è stata la psicoterapia e la fede


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Il vuoto che divora

Messaggioda Solitude89 » 18/12/2017, 0:52



Ancora non ho mai chiesto materialmente aiuto, ma per la prima volta, ho deciso di muovermi in quella direzione.
Grazie a tutti per i vostri consigli!
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