Salve, sono una vecchia utente del forum che torna dopo due anni, portandosi dietro un malessere ancora più profondo.
Non so raccontarmi, probabilmente non riuscirò a farmi capire, -come al solito,- forse il vuoto che ho sempre avuto dentro, sta finendo di divorare quel poco che è rimasto.
Ho nuovamente problemi di insonnia, fatico ancor di più a "sopravvivere" compio gesti meccanici e rituali, mi comporto "normalmente" in casa e fuori casa con gli altri, salvo poi consumarmi quando sono sola e piangere come non avevo mai fatto, ad ogni ora, ogni volta che posso farlo, che sia sotto le coperte, in bagno, al parco... praticamente ovunque, basta che sia sola. Non so gestire le mancanze e le sensazioni negative, finendo in abbuffate senza fine, (queste vanno a periodi, sono stata meglio per mesi ma ultimamente è stata dura.) Negli ultimi giorni è diventato l'esatto contrario, non mangio, non forzo il semi digiuno ma quando questa inappetenza cesserà, sarà ancora peggio, le abbuffate peggioreranno, come in passato.
Ho degli amici lontani, ma mi sento sola e vuota, nonostante la loro presenza, che non può essere continua. Ed altri "amici" più vicini che tali non sono e che evito.
Il problema è anche la solitudine fisica, ma non è solo quello il problema.
Il vuoto c'è l'ho sin dall'infanzia, lo si trova nella timidezza, l'inadeguatezza, la solitudine, la violenza, i tradimenti. Forse ci sono nata con qualcosa di mancante e ad ogni nuova situazione spiacevole, il vuoto si allarga e le poche cose belle che avevo/ho, non bastano a colmare la voragine.
Ho scritto per puro e semplice egoismo, uno sfogo senza capo nè coda, ma devo ammetterlo, potevo fare molto peggio di così.