crisbil ha scritto:Mi ha fatto sorridere il titolo; perché da quando son stato a roma.. la parola "sola".. non ha più lo stesso significato che aveva in origine per me... xD
Comunque dipende molto dall'età che hai, anche, la possibilità di venirne fuori o meno... più passa il tempo e più certe cose rischiano solo di peggiorare e le probabilità di "farcela" (è la mia esperienza) si riducono.
harleyquinn ha scritto:Ne ho 23. Boh, ma se vado avanti così ho già la soluzione
harleyquinn ha scritto:... questa cosa del non avere un ragazzo, perché ci hanno messo in testa che se sei single sei una povera sfigata e io ci credo, perché evidentemente qualche problema c'è anche se non ho mai capito quale sia...
harleyquinn ha scritto:Ecco di nuovo la sensazione di essere sola. Okay, ho delle amiche ma se mi volessi sfogare con loro non posso perché mi sembra di scocciarle, e se provo a sfogarmi (es, ho detto che ho avuto un attacco di panico) mi sembra come se gli non importasse quello che dico e/o mi pento subito di averlo detto. In più ogni tanto vedo che escono tra di loro senza chiamarmi e mi ritrovo ancora di più nel baratro. Non la voglio più questa sensazione di essere sola e di non essere importante per nessuno. Non esco spesso perché non conosco molta gente (solo loro), non ho un lavoro per adesso e nemmeno un ragazzo. Quanto mi pesa questa condizione lo so solo io. Soprattutto questa cosa del non avere un ragazzo, perché ci hanno messo in testa che se sei single sei una povera sfigata e io ci credo, perché evidentemente qualche problema c'è anche se non ho mai capito quale sia. Questa cosa che se mi piace qualcuno non ricambia mai sta diventando decisamente ridicola, ancora peggio quando penso che l'interesse sia cambiato ma poi non succede nulla, poi non è vero. Sono stufa di dover stare male così. Non so come cambiare, tolto il lavoro, non so come posso cambiare la mia situazione. A volte mi sembra che rimarrò per sempre così, chi ve lo dice che andrà meglio? Mi sembra di vivere in un incubo: alzarsi, fare sempre le stesse cose e poi provare a dormire, un ciclo infinito da cui non si esce. Non trovo nemmeno uno scopo nella vita, non so cosa farmene. I nodi in gola e la gente che non ti capisce, che o resta muta o ti dice le solite cose del "andrà meglio", sì ma quando? Quando andrà meglio? Okay, deve partire da me ma ci sono cose che non sono io che posso cambiare. Ho paura di restare sola e ferma mentre gli altri cambiano.
No One ha scritto:harleyquinn ha scritto:... questa cosa del non avere un ragazzo, perché ci hanno messo in testa che se sei single sei una povera sfigata e io ci credo, perché evidentemente qualche problema c'è anche se non ho mai capito quale sia...
Io avevo pure l'aggravante di un aspetto fisico non "entusiasmante" (grave forma di acne); arrivai a non uscire di casa per 3 mesi (tutte le mie vacanze estive); poi quando decisi di uscire, mi coprivo con sciarpe e berretti... che incubo!
Qualcuno, anime pie, mi fecero capire che mi sarei trascinato inesorabilmente nelle sabbie mobili che mi stavo preparando; m'imposero d'accettare il dato di fatto: altro non c'era da fare! Compresi così che, al di là del primo duro approccio, dei primi sguardi indagatori in buona fede (della maggioranza) e dei sorrisini maligni (di pochi), c'era sempre e solo molta attenzione; mi accettai a fatica, a malincuore lo feci; passo dopo passo, finì che fui capace di girare a testa alta, certo che nessuna colpa detenevo per quel che m stava accadendo. Seguì il problema delle ragazze: povere, mica potevo pretendere di accasarmi! Oppure sì?
Molti anni dopo, proprio colei che ignoravo (per mè inavvicinabile) mi offrì la sua dolcezza (rimproverandomi pure per tutto il tempo che avevo perso). Solo fortuna? Probabile: la vita non è forse anche una serie di sliding doors?
Ci si deve accettare per quello che si è, soprattutto per i doni e le qualità che si possiedono (che spesso non conosciamo) ed egoisticamente teniamo solo per noi; provare a migliorarsi senza presunzione, iniziando dalle piccole cose quotidiane, senza pretendere di voler volare, se manco si riesce a star in piedi... Riscoprire la bellezza e l'entusiasmo nelle cose che invece diamo solo per scontate; consapevolezza che si potrebbe anche rimaner soli e che di certo, star con qualcuno solo per la paura di rimaner soli, è lo sbaglio peggiore che si possa mai fare.
Ripenso ora a quanto ho sofferto in passato, al tempo sprecato nel commiserarmi: mi vien voglia di sbattere la testa sul muro a ripetizione, ma non lo faccio, per rispetto di quello che ero.
Rincorrere le cose che ci gratificano, non dipendere mai da un altro, vivere per la propria dignità di essere umano.
Un abbraccio
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