Navigator63 ha scritto:
Cioè si tratta di persone che si lamentano della propria condizione, ma che ad ogni suggerimento o consiglio sollevano obiezioni, dicono che non gli serve o lo respingono per qualsivoglia motivo.
La mia lettura è che costoro non vogliono cambiare, ma solo lamentarsi (e magari ricevere l'attenzione altrui).
non sono d'accordo. immagina di chiamare l'assistenza perché non funziona il computer. il tipo ti consiglia di spegnere e riaccendere e di formattare ma nessuna delle due azioni risolve il problema. lo richiami e lui ti dice che di sicuro è colpa tua che non ci hai provato abbastanza, che non ti interessa davvero riparare il computer e che probabilmente ti va bene così la situazione, forse è una scusa per non lavorare [utilizzando il computer appunto]. saresti d'accordo o penseresti che evidentemente la persona che hai chiamato non conosce la soluzione al tuo problema?
allo stesso modo, se tu stessi male fisicamente e il medico ti dicesse di utilizzare un certo farmaco, ma esso non facesse effetto e, dopo che gli hai raccontato ciò, lui affermasse che se non funziona di sicuro è perché hai buttato le medicine nel cesso, che accadrebbe? ti convinceresti pure tu di averle buttate? inizieresti a far finta di stare meglio perché il medico dice che dev'essere così, se no è colpa tua che non vuoi farti aiutare? o penseresti che lui non conosce la cura al tuo problema o forse neppure esiste al momento una cura per te?
perché per la psicologia dev'essere diverso? nessuno vuole stare volontariamente male, se una soluzione qualcuno la rifiuta [come anche il corpo può rifiutare una cura, se ogni volta che prendi un farmaco ti viene la diarrea che fai, ti convinci che sia colpa della tua poca voglia di guarire o chiedi se magari c'è un'altra soluzione?] o comunque non ne trae beneficio perché dev'essere necessariamente colpa sua? già uno soffre, che poi si debba pure sentir dire che VUOLE stare male e che è felice di non poter essere aiutato è ridicolo.