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da quanto tempo stai così?

Il tuo bisogno di amare ed essere amata è più che normale, ma se tu non ti apri, gli altri non si apriranno con te, vale per ogni rapporto non superficiale, non è così anche per l'amicizia?
Penserai anche che sei troppo fragile in questo momento per concederti il lusso di lasciarti andare e prenderti l'ennesima pugnalata che sarebbe magari "letale" nel senso che ti affosserebbe ancor di più nel tuo dolore. Stai cercando una soluzione che non esiste, temo.
Se non ti fai conoscere nessuno potrà conoscerti nei tuoi aspetti più positivi ed in quelli negativi ed amarti così come sei e se una persona avesse un problema simile al tuo,per esempio, potresti invaghirti di un ragazzo, idealizzandolo e scoprire di "amare" non lui ma l'idea che hai di lui.
I rapporti umani sono fottutamente complicati....

BlackOcean ha scritto:no, sono gli altri ad aver perso il contatto con la realtà, se tu soffri è perchè la stai guardando dritta negli occhi, ma il fatto che sei l'unica a farlo dalle tue parti ti fa sentire distaccata dal mondo. La gente è molto brava a distrarsi da essa, bevendo, svolgendo sempre qualche passatempo, drogandosi, etc. Distrarsi un po' non è un problema, ma la gente proprio abusa delle distrazioni per dimenticarsi di avere qualcosa da risolvere...come se i problemi sparissero se li ignorano. Non credo tu abbia scelta questa vita, è uno di quei casi dove la vita sceglie te, per questo trovo sia ammirevole che tu sia arrivata fino a qui nonostante tutto. Di sicuro puoi contare su di me, hai un cuore nobile che sarebbe un peccato se si perdesse...chissà se anche per me non è troppo tardi..

Non è una bella prospettiva questa.
E' davvero normale allora essere presi in giro, è normale che la gente menta appositamente per ferirti? Io non ci voglio credere che non esista "qualcosa di buono". Lo so, sono a pezzi, danneggiata ma io ci credo e lo vedo. Lo vedo nelle storie d'amore che hanno le mie "amiche", lo vedo nelle sorprese che ricevono, non tanto cose materiali ma nei gesti, lo vedo anche in alcuni gesti che fanno verso di me ma io sono ormai un lavandino stappato, per dirla alla Meredith Grey, perché la voragine è via via sempre più grande e non basta.
Ma magari non sarà mai parte della mia vita, non ci sarà mai niente di altrettanto grande per compensare il grande buio che ho dentro.

Ti ringrazio molto per le tue parole, chissà forse non è tardi per nessuno dei due ma come si fa a scoprirlo?

BlackOcean ha scritto:da quanto tempo stai così?

Io? Beh ho attraversato diverse fasi ma tutto è cominciato tra i 18/19 anni. Ora ne ho 25.
E' stata un'altalena che ha visto dei momenti migliori che inevitabilmente sono stati seguiti da momenti di orrore e malessere che il destino mi ha messo sulla strada e credimi, non sto scherzando. Nei momenti in cui pensavo di essere fuori, di essere serena, ecco che nella mia vita è ripiombato qualcuno che mi ha fatto stare male.

Questa precisa fase è iniziata da poco, è più che altro un paragrafo di un capitolo finale di qualcosa che mi ha mandata in pezzi. Ma la sua fine non sarà una cosa positiva, o meglio lo sarà ma darà il via ad una fase nuova in cui parto con un meno, molto importante.
Perché è difficile oggi per me farmi avvicinare dalle persone, specie quelle di sesso maschile.

Solitude89 ha scritto:Il tuo bisogno di amare ed essere amata è più che normale, ma se tu non ti apri, gli altri non si apriranno con te, vale per ogni rapporto non superficiale, non è così anche per l'amicizia?
Penserai anche che sei troppo fragile in questo momento per concederti il lusso di lasciarti andare e prenderti l'ennesima pugnalata che sarebbe magari "letale" nel senso che ti affosserebbe ancor di più nel tuo dolore. Stai cercando una soluzione che non esiste, temo.
Se non ti fai conoscere nessuno potrà conoscerti nei tuoi aspetti più positivi ed in quelli negativi ed amarti così come sei e se una persona avesse un problema simile al tuo,per esempio, potresti invaghirti di un ragazzo, idealizzandolo e scoprire di "amare" non lui ma l'idea che hai di lui.
I rapporti umani sono fottutamente complicati....

Non posso che sottoscrivere ogni parola che hai detto. Ecco perché io sono così disperata, sono in un vicolo cieco e non era necessario che ci fossi.

I rapporti umani sono complicati anche perché un giorno qualcuno ha deciso che fosse divertente prendere in giro, raccontare balle.

ti dico...e sottoscrivo, che almeno una persona che vuole vivere come te esiste, anch'io VOGLIO essere ingenuo, voglio credere negli altri, quando mi dicono "devi diffidare da tutti" mi sento male...io non riesco a credere che alcune persone il quale sorriso mi ha fatto arrossire e gioire possano volermi solo usare...mi fa troppo male pensarci....detto questo, mi sta venendo spontaneo non credere più agli altri...non posso farci più niente, non credo neanche più di poterle aiutare le persone, adesso stesso vorrei poter credere che tu sia davvero così, lo giuro, ma una parte di me mi dice "si sta solo rialzando dopo una brutta caduta, il tempo che avrà ritrovato una certa stabilità e farà come tutti gli altri, sparirà anche lei". Non temere, questo sito è fatto apposta dopotutto...per sfogarsi un po'...non ci sarebbe niente di male se tu lo facessi, solo che è bello immaginare di parlare con una persona che mi somigli più quanto sia mai somigliato a qualcun altro, hai citato persino Meredith Grey..., vada come vada parlare con te di queste cose è stato tutto sommato un onore..

https://www.youtube.com/watch?v=HBDEtZRPSwk

uno dei miei monologhi preferiti in assoluto....non sono mica masochista, ma semplicemente ho pianto fiumi di lacrime ascoltandolo per quanto mi descriveva perfettamente..

Permettimi da tuo coetaneo, AnimainLacrime, di esprimere un mio parere e cercare di offrire un consiglio ed una riflessione sul tema che hai aperto.

Ti parlo da persona probabilmente inadeguata per trattare questa tematica: io non ho mai avuto alcuna storia d'amore, molto probabilmente per timidezza mia prima, perchè non conosco nessuno durante e perchè sono poco socievole soprattutto all'inizio di un rapporto.

Da quanto ho letto credo che il tuo timore non sia razionale, ovvero fondato su un rischio concreto, ma piuttosto da una cattiva rappresentazione della realtà dovuta a certi eventi negativi che ti sono accaduti in passato (che però non conosco anche se però mi sembra di aver già letto in passato qualche tuo post in cui accennavi a qualcosa del genere).
Credo che il tuo timore sia irrazionale in quanto sono convinto che le persone di solito si comportino bene e moralmente -

AnimaInLacrime ha scritto:E' davvero normale allora essere presi in giro, è normale che la gente menta appositamente per ferirti? Io non ci voglio credere che non esista "qualcosa di buono". Lo so, sono a pezzi, danneggiata ma io ci credo e lo vedo. Lo vedo nelle storie d'amore che hanno le mie "amiche", lo vedo nelle sorprese che ricevono, non tanto cose materiali ma nei gesti, lo vedo anche in alcuni gesti che fanno verso di me ma io sono ormai un lavandino stappato, per dirla alla Meredith Grey, perché la voragine è via via sempre più grande e non basta.
Ma magari non sarà mai parte della mia vita, non ci sarà mai niente di altrettanto grande per compensare il grande buio che ho dentro.

No, non è normale che le persone siano sadiche, ma questo perchè a mio modesto avviso le persone di solito non sono sadiche ed opportuniste, ma piuttosto sono molto più normali, buone e tranquille di quanto ci si possa aspettare. Credo che il mio prossimo non sia appostato per fregarmi o tendermi una trappola, ma piuttosto che le persone attorno a me non pensino molto a me e che tutto sommato si comportano bene.
Ciò non tanto perchè io possa essere stato circondato da Santi o abbia conosciuto brave persone, ma piuttosto perchè se tutti fossero opportunisti e malfattori, non ci sarebbe nessuna coppia o amici o gruppi di persone che si incontrano e non credo che basti l'egoismo a spiegare perchè una persona si incontra con altre persone.

Credo però non basti, in quanto il timore è di fatto un sentimento, un qualcosa di sperimentato istantaneamente e non di ponderato ragionato: è più simile ad un pizzicotto piuttosto che ad una equazione. Per questo credo che sia necessario cercare di affrontarlo in maniera "irrazionale", detto in altri termini, penso che la paura non possa essere affrontata soltanto riconoscendo che essa è insensata, ma anche aumentando la "fiducia", in particolar modo la "fiducia nella ragione".

Riccardina ha scritto::linguaccia:

Carina questa