TheDarkKnight ha scritto:A me è successo in modo graduale quasi come se man mano che passasse il tempo prendessi sempre più coscienza che quelle cose seppur attraenti ed efficaci, lo erano eccome, fossero solo dei bellissimi miraggi. Oggi non ho ancora raggiunto quel qualcosa che me le rifaccia piacere come un tempo e non più come un principio base, ma come un completamento. Ora sarebbe un po' come ammirare gli interni perfetti di un'auto dimenticandosi che è sprovvista di ruote.
Ho memoria di un grandissimo entusiasmo nell'immaginare il raggiungimento di un qualche agognato traguardo, fosse anche solo uno stupidissimo pomeriggio libero dopo scuola. Ma oggi anche se ho delle possibilità che prima non avevo, non avverto più nulla di tutto quello.
L'hai descritto in modo molto puntuale, complimenti.
La progressione è esattamente la stessa che ho vissuto io, solo che mi sento di aver fatto un ulteriore scalino proprio nell'ultimo periodo per via dell'acutizzarsi della depressione.
Prima quei piaceri erano totalizzanti e una sorta di promessa di benessere futuro, dopo un piacevole supporto ma che iniziava a disattendere quella speranza iniziale, adesso uno strazio terribile perché, almeno nel mio caso, quando sono disperato divento più sensibile alle cose belle, e ho piena consapevolezza che quella promessa ora è stato completamente tradita.
Quindi le vedo lì, intoccabili ma che risplendono ancora più di prima, permeate da un senso di irraggiungibilità, e ne ho ancora più bisogno di prima.