Quando avevo quasi 12 anni andai, durante le vacanze estive, a casa dei miei nonni paterni. Perché io non ero voluta partire con i miei genitori e le mie sorelle in vacanza. Avevo pianto come una disperata, pur di non andare in vacanza con loro e riuscii a farmi ospitare a casa dei miei nonni per una settimana (cioè per tutta la durata della loro vacanza). Siccome, a fine estate è il mio compleanno i miei nonni per farmi una sorpresa mi chiesero quale regalo mi sarebbe piaciuto. Io risposi un libro. Mia nonna mi disse che avrei letto tutto l'anno per via della scuola e che sembravo più la figlia del fratello di mio padre che di mio papà. Ad ogni modo, alla fine, diedero a mio padre 25 € da dare a me per comprarmi ciò che desideravo perché non avevano capito cosa mi sarebbe piaciuto avere. Così io diedi quei soldi a mia mamma per farmi comprare la tastiera nuova per la scuola. Mia mamma non me la voleva comprare perché diceva che avevo ancora quella di mia sorella.. e poi diceva che costava troppo. Ad ogni modo, mia mamma si prese quei soldi e disse a mia sorella grande che ero una deficiente (scusate, l'espressione ma disse così). E, mia sorella chiese perché. E lei rispose che quei 25 € non le bastavano che una tastiera veniva molto di più. Mia sorella però mi difese dicendo che io avevo fatto ciò che potevo. Non lavorando o altro, le avevo dato tutto quello che avevo. Ma mamma continuava a sostenere che ero una microcefala. Quando mia sorella me lo raccontò io fra me e me pensai che avesse ragione mia mamma anche se mia sorella mi aveva fatta ragionare.
Oggi, come oggi, penso onestamente a quanto mia mamma fosse stata cattiva a parlarmi così. Poi, dietro le spalle. Poteva non accettare semplicemente quei soldi. Scusate, se parlo così, ma la vedo così.
Se possibile, vi volevo chiedere dei pareri su questa vicenda.
Grazie a chi risponderà ma anche a chi si limiterà a leggere