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Angel Fall ha scritto:....e allora se ti ha lasciata invece di esserti vicino,vuol dire che nn ti amava seriamente.

Già. Me ne sono resa conto anche io, ma troppo tardi. Lui non amava la sua ragazza, ma l'idea di avere una ragazza. E quando ha visto che io non ero perfetta come lui voleva, si è stancato.
Lui ha un ego grande quando una montagna ed è sempre stato convinto di essere bravo ad ascoltare e consolare la gente. Quando ha visto che i consigli sopracitati con me non funzionavano ha iniziato a darmi la colpa: sei tu che decidi di stare così, vuoi solo essere compatita, io ti ho detto cosa devi fare, se neanche provi ad ascoltarmi sei un'ingrata.

E... non era solo in quel frangente. Lui tendeva a darmi la colpa per tutto quello che gli succedeva, a fare la vittima. Mi ha detto che lasciarmi era l'unico modo per tornare ad essere felice, e che non mi avrebbe permesso di distruggergli l'autostima su cui aveva lavorato così tanto.

......autostima costruita sui problemi degli altri....sulle debolezze altrui....boh....povero illuso!!!!

Già. Beh, mi è servita da lezione. La prossima volta terrò gli occhi più attenti e con un po' di fortuna potrò prevedere l'andazzo di una eventuale futura relazione (oggi sono ottimista) prima di farmi coinvolgere troppo. Perché, mi duole dirlo, i segnali di allarme c'erano tutti fin dall'inizio, solo che io sono stata molto sciocchina e molto innamorata.

Questa è la prova che nessuno mi capisce, nemmeno gli psicologi da cui sono andato.
Solo la mia migliore amica riesce a comprendermi, perché sa cosa significa star male, soffrire...
Lo dico sempre, per capire il dolore degli altri, ci sono due modi, o lo si subisce sulla propria pelle, oppure si empatizza l'altro, ma non tutti hanno questa dote.

"Devi trovare la felicità dentro te stesso/a"

Altra frase del ca...

Altra frase del c***o: cerca di reagire.

°Black° ha scritto:Questa è la prova che nessuno mi capisce, nemmeno gli psicologi da cui sono andato.
Solo la mia migliore amica riesce a comprendermi, perché sa cosa significa star male, soffrire...
Lo dico sempre, per capire il dolore degli altri, ci sono due modi, o lo si subisce sulla propria pelle, oppure si empatizza l'altro, ma non tutti hanno questa dote.

Sì è vero, la sofferenza è incomunicabile e solo chi l'ha provata può capirla, ma esistono tanti modi di soffrire e quella che per te può essere una bazzecola, per altri può invece essere irrimediabilmente doloroso. Sicuramente tu sei su un altro livello rispetto ad altre tue amiche, che non indico come superiore o inferiore, per cui ciò che fa stare male te, a loro non interessa, ma la tua migliore amica ti dimostra che non tutti sono così.
Io ho sempre voluto andare da uno psicologo, ma non l'ho mai fatto, sapevo già da più giovane che non mi avrebbe aiutato per niente, perché non avrei trovato una persona in grado di capire. Per contro, ho aiutato un sacco di persone che stavano come me, comprendendo ciò che stavano passando e stando loro accanto. Non mi ritengo certo responsabile di aver risolto la loro vita, ma una spalla che oltre a lasciarti appoggiare la testa sa darti dei consigli aiuta tantissimo e io non ho mai avuto nessuno in grado di farlo.

Riguardo al topic e non al posto citato, e quanto segue lo dico da depresso, non ho letto tutte le frasi ma buona parte di queste, e a me la maggior parte sembra giusta. Per qualcuno può funzionare ripetersele. Per altri sicuramente causano solo irritazione (ma perché sappiamo che sono vere), oppure si trovano in una situazione completamente diversa, siamo tutti diversi, su... ciò non significa che ogni tanto leggersele e pensare a cosa potremmo fare non aiuti.

Per la mia esperienza nell'aiutare mia figlia depressa posso dirvi quello che ad oggi ha funzionato di più. Niente discorsi consolatori....zero....nei momenti di crisi stavo con lei in silenzio, se nn voleva essere toccata semplicemente mi sedevo accanto a lei zitta, fuori dalle crisi parlavo di altro, commentavo notizie, raccontavo i miei scazzi al lavoro, cose che mi avevano divertita, una notte ho placato un attacco di panico raccontandole un episodio in cui io e mio padre ci eravamo persi cercando funghi. Anche se in quei mesi dentro ero morta, entravo in casa e mi mettevo la mia corazza di allegria. Non posso dire che è tutto risolto, posso dire che da 7 mesi non ha attacchi di panico, non si ferisce , non è triste come prima. È solo un periodo? Non lo so, spero la mia esperienza possa essere utile a chi deve aiutare un amico o un familiare, perché credetemi è durissima per chi soffre e anche per chi aiuta. Facevo battute e lei nemmeno alzava lo sguardo, una coltellata vedere tanto dolore in un figlio......il giorno in cui ha sorriso alle battute ho pianto di gioia

"E' tutto nella tua testa"