Buongiorno,
sono nuova sul forum ma voglio comunque farvi questa domanda, sono anni che mi sta un po tormentando e non riesco a darmi una risposta sufficiente.
Premetto obbligatoriamente che sono figlia di abusi domestici fisici e psicologici, dai cinque anni di età soffro di OCD, depressione e disturbo di attacchi di panico.
Anni fa conobbi un ragazzo. In circostanze che non sto a spiegare.
Facevamo lunghe chiacchierate nella sua auto, mi portò a vedere il suo cane, ci baciammo.
Questo ragazzo era molto dominante come carattere, molto iroso. Tossicodipendente in maniera leggera. Io dicevo e facevo tutto cio che voleva, mi ricordava mio padre ed ho sempre avuto paura che anche lui alzasse le mani su di me.
So che sbagliavo ad uscire con lui, passiamo avanti.
Lui era cosciente dei miei problemi.
Piu di una volta, quando ero in macchina con lui, tentò di avere rapporti(non protetti), e ai miei rifiuti (non me la sentivo, soprattutto senza portezione alcuna, chi vuole un'std?) lui insisteva, fino a sbattere i pugni sul cruscotto e sul tettuccio, alzava la voce, mi incolpava.
A quel punto cedevo.
Successe più di una volta, meno di tre credo, non ricordo nemmeno.
Rimasi incinta, tra l'altro, ed essendo sotto psicofarmaci e altri medicinali dovetti abortire.
Rimasi distrutta da quella esperienza, la mia depressione toccò picchi mai visti e non mi sono ancora ripresa a distanza di anni.
Io la ho sempre vissuta come una violenza, ma non ho mai denunciato l'abuso perché.. ho accettato di rivederlo, ci sono ricaduta.
Lui non penso lo abbia vissuto nel modo in cui lo ho vissuto io, dato il mio terrore delle voci alte e della violenza, che mi immobilizzava.
Ogni giorno mi chiedo: lui non ha colpe, è stata colpa mia? Lui ha parte del torto? E' considerata violenza a livello..interiore anche se non mi ha mai picchiato?
Mi sento in colpa da troppi anni ormai.. e vorrei il vostro delicato parere.
Grazie.