Violenza o no?

[papillon123]

Sono abusi nel senso che lei non voleva questi rapporti, eppure non e' riuscita ad opporsi...purtroppo chi non ha vissuto cose simili stenta a capire le dinamiche di certe situazioni...quando una donna si sente una nullita' e' in balia di chiunque...

[Alexandra]

posso capire un pò quello che senti..perchè io prima di stare col mio ragazzo sono stata con altri ragazzi con cui ho avuto storie non molto gradite..ma li è stata comunque una scelta mia.. mi dispiace davvero per te..ma noi ragazze dobbiamo essere sempre forti. dobbiamo avere il pugno di ferro in molte situazioni.. e per esperienza..sò che per te magari è difficile..ma..cerca di comandare molto di più te stessa..cioè non puoi lasciarti molestare così tranquillamente..su forza

[Royalsapphire]

Ciao a tutte,
ho da poco scoperto questo sito e l'ho trovato davvero molto toccante, soprattutto per chi, come me e molte di voi, è stata vittima di un qualunque tipo di abuso.
La mia storia è iniziata quand'ero molto piccola, e non starò qui a piangermi addosso descrivendovela nei particolari, ma farò un riassunto.
Tutto è iniziato all'asilo, dove un mio compagno di classe mi umiliava davanti a tutti tirandomi giù i pantaloni, toccandomi o sdraiandomi a terra mentre la maestra non c'era. e tutti gli altri compagni mi stavano attorno guardandomi e toccandomi. dicevano fosse un gioco.. poi verso i 7 o 8 anni un amico di famiglia ci invitava spesso a cena da loro e mi portava nella sua stanza da letto subito dopo cena con qualche scusa, e iniziava a toccarmi e voleva facessi lo stesso con lui.
Poi mio cugino, di un paio d'anni più giovane di me, mi costringeva a fargli certe cose mentre le nostre mamme non c'erano.

Più avanti un'amica di mia madre veniva a trovarci spesso nel pomeriggio..io avevo circa 10 anni e lei 15 o 16.. mi faceva stendere sul letto con lei e mi si strusciava addosso simulando di avere un rapporto con me..era una ragazza, preciso.
Infine alle superiori, per quasi due anni sono stata vittima di abusi da parte di un ragazzo, di cui io facevo finta di essere innamorata pur di non affrontare la vergogna di essere vittima di una costrizione per tutto quello che mi chiedeva di fare.
E infine l'ultimo caso..risalente al mese scorso. Purtroppo mi sono ritrovata a lavorare in un ambiente di lavoro con gente
poco raccomandabile. Uno di loro, non italiano, mi aveva particolarmente presa di mira e voleva avermi a tutti i costi. Così, dopo moltissime insistenze, una sera mi ha costretta a salire nella sua auto e mi ha violentata.
Da lì ho cambiato lavoro e ho tagliato i ponti, fino a che non l'ho rivisto e si è detto molto dispiaciuto di tutto e mi ha chiesto di poter fare ammenda. Io, da ingenua gli ho creduto, e ho accettato di andare a casa sua, e lì mi ha costretta nuovamente ad avere rapporti con lui, E poi è risuccesso a casa mia, perchè, per dimostrare che avevo la situazione in pugno, l'ho fatto venire nel mio ambiente, e invece ne ha aprofittato ancora.
E ho fatto la stessa cosa di quando stavo alle superiori.. davanti ai suoi amici ho finto che io e lui stessimo assieme, ma non è vero. Provo solo nausea in tutto quello che mi ha costretto a fare, ma mi rendo conto che è tutta colpa mia, che non sono stata abbast forte da reagire. Ma credo che il mio passato mi influenzi troppo e non ho praticamente neanche più un briciolo di autostima.
Fra una settimana cambio regione, mi trasferisco di casa.. e spero di dimenticare tutto.
Ma ciò che mi angoscia è: è colpa mia? E' possibile permettere a qualcuno di usarti in quel modo e non fare neanche un gesto x ribellarsi, pur provando nausea x quelle cose? Se uno giudica solo le mie azioni, sembro essere stata consenziente, ma in realtà non è così... sono in tilt. Ditemi che ne pensate x favore..Grazie..

Ciao Secret girl,
scusa.se rispondo oggi, a tanto tempo di distanza dal tuo topic...
È veramente incredibile il numero degli abusi he hai subìto!
Hai avuto molto coraggio a parlarne, dato che su questo argomento spesso le vittime scelgono di tacere. Il dolore non gli fa capire che parlarne invece, per quanto bruci dentro, aiuta a fare uscire fuori questo fuoco così ardente.
Posso capire il disagio che provi al pensiero di aprirti con qualcuno che non conosci, per quanto specialista. E io posso dirti, che in casi come questo, devi agire solo quando te la senti, perché ogni forzatura potrebbe acquisire il sapore di un'altra violenza...
Magari cerca di parlarne virtualmente finché non ti semti pronta a un passo più grande!
Venendo al succo... Tu non sai ancora come giudicarti. Il giudizio è a te che spetta, ma posso dirti come la vedo io. Ebbene, per esperienza so che quando ci si trova con persone "familiari" si è molto vulnerabili, e in giovane età si tende a subire, anche per un fatto di impreparazione a fatti del genere.
Quindi, nel caso dei compagnetti di scuola, dell'amico di famiglia che ti portava a letto e dell'amica di mamma, io non vedo nulla per cui colpevolizzarsi; da persone conosciute, perspne amiche, persone vicine ai propri genitori, non si pensa mai che ci possano voler fare del male. Ci si affida a loro senza malizia. Specie se si è ancora bambini, e se non si ha ricevuto una "scuola" a riguardo da parte dei genitori. Quindi in sostanza ti dico che anche io nei tuoi panni avrei finito col "farmi abusare" da loro. Soprattutto se mamma e papà non mi avessero detto che, ad esempio, se qualcuno all'infuori di loro mi avesse messo le mani addosso (toccato, sfregato, accarezzato, o imposto a me di toccare).
Quanto al ragazzo invece, non ho capito molto bene la vicenda dal tuo racconto... Ma facendomi un'idea posso dirti che il fatto che tu non lo.abbia denunciato la prima volta credo sia perché con un passato di abusi alle spalle in tenera età, tu abbia avuto le idee molto confuse. Magari hai pensato di non aver nessun potere per fargliela pagare, o nessuno a cui rivolgerti. E per la volta in cui sei stata tu a invitare lui da te, questo posso capirlo! Capisco che volevi assicurarti di aver superato il trauma e di essere diventata piu forte, specie perché eri nel tuo territorio. Forse avresri dovuto premunirti di qualcuno considerando la possibilità che lui potesse nuovamente abusare di te. Qualcuno pronto a intervenire qualora lui ti aggredisse. Ma capisco che in situazioni cosi delicate è molto difficile pensare a mente lucida.
Quanto a tua madre, credo sia lei, insieme a tuo padre, a darti dei segnali impliciti per cui tu non sei stata portata per natura ad andare da loro in caso di fatti cosi gravi. Tu stessa dici che non vuoi "gravare" su tua madre perché ne soffrirebbe troppo. Però sai, un genitore deve essere piu forte dei figli! Perché deve essere la aua guida nel suo cammino di crescita, mentre si avventura nelle esplorazioni della vita. I tuoi invece (tua madre) si sono dimostrati deboli verso episodi come questo, e ciò è sbagliato. Tua madre, avrebbe dovuto mettere la tua vita al di sopra della sua, vincere l'imbarazzo e cercare di autarti più che puoi nella vita.
Cnq, il consiglio è: cerca di aprtirti sui pensieri di cui non riesci a liberarti. Cerca di risollevare la tua autostima, perché non hai motivo di non averla!!! E poi, chi ha detto che sei debole? Esci la tua forza e riuscirai in cio in xui vuoi riuscire!!!