Esiste una via d'uscita?

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Esiste una via d'uscita?

Messaggioda fadetoblack98 » 09/12/2017, 21:03



Buonasera: sono una nuova utente di questo forum. Mi sono iscritta perché spero di poter dare e ricevere supporto e stringere nuove amicizie.

Vorrei raccontarvi della situazione assurda in cui mi trovo. Spero di ricevere dei pareri esterni. Purtroppo per me è difficile parlarne con le persone che mi circondano.
Questa situazione è iniziata oltre 4 anni fa ( a quel tempo avevo 15 anni, ora ne ho quasi 20). Premetto di essere stata un'adolescente problematica e che a quel tempo avevo una brutta reputazione per vari motivi e forse per questo non sono riuscita a chiedere davvero aiuto. Le persone si facevano influenzare da questo e minimizzavano le cose che mi succedevano, compresa la mia famiglia che mi riteneva un fallimento.

Ho conosciuto un ragazzo di un anno più grande di me. Anche lui era una persona abbastanza problematica e inoltre era evitato dalla maggior parte delle persone perché aveva dei comportamenti inappropriati e utilizzava apertamente i sensi di colpa e le minacce di suicidio per ricattare le persone. Questo ragazzo è un maschilista e si sentiva in credito con la vita. Nel periodo in cui siamo stati insieme mi ha trattato senza un minimo di rispetto più e più volte e anche insultata pesantemente. Diceva di essersi messo con me solo perché pensava che fossi una ragazza facile e più volte ha detto di volerlo fare con altre ragazze (compresa mia sorella) e io ci sono rimasta malissimo perché dicendomelo in faccia senza farsi nessun problema dimostrava di non aver nessun riguardo per me. Dopo un primo periodo in cui si è "mantenuto" si è rivelato uno squilibrato. Pensavo di meritare di essere trattata male e forse per questo non l'ho lasciato perdere appena si sono manifestati i primi comportamenti dannosi.

Il vero problema è iniziato proprio dopo la fine della relazione. Lui non l'ha mai accettata. Dapprima mi ha inviato decine di messaggi e si è presentato sotto casa. Poi ha fatto di tutto per diffamarmi con persone che conoscevamo entrambi e ha addirittura contattato delle mie amiche che non aveva mai visto in vita sua per parlargli male di me inventando anche cose non vere e esagerando le cose vere. Nei messaggi che mi mandava minacciava di suicidarsi e forse per questo non sono riuscita a troncare completamente i rapporti. Speravo di poterlo fare ragionare ma il suo era solo un modo per manipolarmi. Ha smesso di venire a cercarmi fisicamente solo perché aveva paura di essere picchiato dal mio nuovo ragazzo e da altre persone che gli avevano detto di lasciarmi in pace. Ha contattato membri della mia famiglia perché voleva che mi convincessero a tornare con lui e ha addirittura chiesto a mia sorella (che lui diceva di non sopportare caratterialmente) di diventare la sua ragazza. Quando succedevano queste cose io non ci credevo quasi, mi sembrava impossibile che esistesse una persona del genere. Lui poi disse di aver fatto queste cose solo per attirare la mia attenzione. Capisco la sua frustrazione per la fine della relazione e perché avevo iniziato a frequentarmi con una persona che mi trattava in modo decente. A lui dissi più volte che non l'ho lasciato per l'altro ragazzo ma per i problemi che c'erano nella nostra relazione e per il modo in cui mi trattava, come se fossi una sua proprietà privata e non avessi nessun diritto.

Superata questa fase dopo la rottura, in questi anni lui si è fatto sentire più volte dicendo di essere cambiato. Io purtroppo ci sono cascata perché ogni volta lo sembrava davvero ma poi ritornava ad essere quello di prima. Abbiamo ripreso a frequentarci più di una volta anche perché io nel profondo pensavo di poterlo aiutare a vedere la vita da una prospettiva diversa e lui nei momenti in cui voleva "riconquistarmi" sembrava quasi il mio ragazzo ideale per poi umiliarmi ogni volta che mi aveva di nuovo in pugno. Inoltre mi sentivo in colpa perché lui diceva che aveva iniziato a drogarsi ( poi scoprii che anche questa era una bugia e che faceva uso solo di droghe leggere) per dimenticare me. Non so perché non l'ho lasciato perdere la prima volta che ha mostrato questi comportamenti. Forse perché ho poca autostima e ho vissuto vari problemi come disturbi alimentari, depressione e altre situazioni di abusi non solo psicologici. Una persona equilibrata lo avrebbe lasciato perdere molto prima.
L'ultima volta che l'ho lasciato scoprii che aveva rivelato cose molto personali della nostra relazione a mezzo mondo e anche alla mia famiglia per diffamarmi. Come si fa a andare dalla madre della ex e dirle che è andato a letto con la figlia e che la figlia era una poco di buono che si erano fatti tutti? La mia famiglia lo odia e pensa che sia un pazzo e hanno ragione. A una persona sana di mente non verrebbe mai nemmeno in mente di dire e fare alcune cose. Oltre alle cose che ho detto ne ha fatte molte altre. Non so perché ce l'abbia così tanto con me. Io forse sono stata l'unica persona a volergli bene e a dargli una possibilità e a non farmi influenzare dalle cose che tutti dicevano su di lui. Sono stata l'unica che ha cercato di capire i suoi comportamenti e che credeva in lui e in un suo cambiamento.
Da poco questa persona si è fatta viva dopo quasi un anno di silenzio (contattando mia sorella) e gli ho chiaramente detto di non volerci avere più niente a che fare. Non ho creduto alla solita storia del cambiamento ma non so come comportarmi per eliminarlo definitivamente dalla mia vita. Ne ho passate troppe per colpa sua. Mi chiedo come si faccia a "ricascarci". Ora mi sembra assurdo ma è successo davvero.
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Messaggioda Royalsapphire » 09/12/2017, 23:24



Ciao amica,
ricadere nei propri errori non dipende tanto da chi ti tenta, ma da quello che porti in gioco tu.
Finché tu non riempi i tuoi buchi emotivi, verrai sempre attratta da chi ha altrettanti buchi. È chiaro che il tuo ex ragazzo ha avuti serie carenze affettive durante la crescita, così come anche tu. Quello che vi attrae gli uni agli altri sono le diverse modalità con cui avete imparato a reagire, tu da vittima, lui da carnefice.
Il consiglio che posso darti è che nel momento in cui sei arrivata a capire che tendi a cadere nello stesso tipo di trappola affettiva, cerca di lavorare sulla tua persona. Intraprendi un percorso di evoluzione personale.
Conoscendo meglio te stessa e le tue dinamiche interiori, conoscerai meglio quelli che si relazionano con te, ma cosa più importante, crescerai, e così cresceranno anche i legami che intrecciarai con gli altri, anzi, questi legami saranno completamente diversi da quelli che hai saputo fare finora.

Ricorda che, quando ti trovi in una relazione malata (nel senso di non-sana), non dipende mai solo dall'altro ma anche da te.
:hi:
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Messaggioda kathellyna » 09/12/2017, 23:30



benvenuta.
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Messaggioda ▫️broken▫️ » 09/12/2017, 23:56



benvenuta!
mi dispiace per la tua storia, deve essere stato un'inferno per te..
detto questo se ti va di fare una chiacchierata io ci sono :)
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Messaggioda fadetoblack98 » 10/12/2017, 2:17



Ringrazio tutti per le risposte e la pazienza di aver letto il "papiro". Condivido pienamente @Royalsapphire . A distanza di tempo, dopo essere diventata un po' più forte sono cambiati anche i rapporti con gli altri e il tipo di persone a cui ho scelto di legarmi. Questo percorso di crescita personale non è ancora finito ma mi convinco sempre di più che non esista davvero una fine o un traguardo, c'è sempre qualcosa da imparare e da scoprire su se stessi. Ho capito che gli altri non possono riempire quei buchi emotivi e nemmeno io i loro e che per avere relazioni sane è necessario prima di tutto avere rispetto per se stessi.
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Messaggioda drop » 10/12/2017, 17:54



Ciao, vorrei rispondere per dirti che in parte posso capire il tuo dolore.
Ho un anno in meno di te e vissi una storia simile alla tua con un ragazzo quando io ne avevo 15 e lui 18.
Posso capire la difficoltà di una situazione del genere, l’amarezza quando dopo tanto tempo a cercare di aiutare una persona ti rendi conto che questa non ti tratterà mai come vorresti. Posso capire quanto faccia rabbia essersi dati ad una persona che in realtà ha solo approfittato di un buon cuore. Le minacce nel mentre e la presa in giro, poi, alle tue spalle, le chiamate ei messaggi continui pieni di insulti, l’essere incatenati ad una persona che ti lascia andare, non ti lascia un momento e non te ne lascia passare una. Sia mai che decidevi un giorno di stare con qualcun altro se non con lui, non la passavi liscia. E sia mai che decidevi di andar via, ti tratteneva con la forza se necessario, finché non lo accontentavi.
Probabilmente la loro forza è stata la nostra paura, le minacce di suicidio, come hai detto anche tu, erano ciò che non mi permettevano di lasciarmi in pace, oltre alle minacce di raccontare cose in giro (e poi lo fece comunque). Chissà perché poi ci abbiamo creduto tanto a queste cose. Sembravano sinceri forse, eppure...

Io non voglio dare tutta la colpa a loro, ma evidentemente hanno bisogno di un aiuto maggiore, che noi non siamo in grado di dar loro.
Forse la loro non era cattiveria anche se spesso lo sembrava davvero.
Forse anche loro dicendo di esser cambiati ci credevano davvero e per questo noi non potevamo che fidarci...no?

Un saluto :hi:

Mi sono ritrovata tanto in quel che hai scritto e forse anche tu ti ritroverai nelle mie parole, volevo dirti qualcosa di più utile, ma ormai la frittata è fatta :facepalm:
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Messaggioda JYNEEPROH » 11/12/2017, 21:27



ciao, è veramente una brutta storia la tua, le persone come quella vanno lasciate perdere senza se e senza ma, posso capirti tuttavia perché pure io sono uno che ha dovuto sbattere la testa un sacco di volte per capire di aver commesso degli errori ed inoltre tendo a fidarmi di tutti e la gente, approfittando della mia bontà, puntualmente mi frega.

spero che questo tizio non ti causi più problemi, so però che è difficile staccarsi da queste persone che riescono a farti credere tutto in qualche modo contorto.

se ti va di parlare di qualsiasi cosa sono disponibile
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Messaggioda No One » 30/12/2017, 17:09



fadetoblack98 ha scritto: per avere relazioni sane è necessario prima di tutto avere rispetto per se stessi.

Da scolpire nel marmo.
P-S. Se ti senti minacciata e/o in pericolo non esitare a chiedere aiuto alla tua famiglia e alla Pubblica Autorità.
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Messaggioda clementines1 » 23/01/2019, 2:37



...ed è quello che sta succedendo a me, e di più. Io mi sono allontanata da 2 mesi ma ho troppa paura di ricaderci perchè in questi giorni ho ricominciato a sentire la sua mancanza. Come si fa a non sentire quest'attrazione come una calamita che ti attira? A me sembra d'impazzire e so bene che sbaglierei, so che sono i miei buchi, vuoti che mi spingono fra le sue braccia ma.... non ce la faccio. Se riuscissi a colmare i miei vuoti ( lavorando su me stessa, so anche che non devo cercare di riempirli con le altre persone ) sarebbe superato e invece sono qui a scrivere e a piangere e a pregare di non ricaderci di non richiamarlo di non guardarlo negli occhi quando lo incontrerò ancora per caso o perchè è lui che viene a cercarmi. Stavolta se ci ricasco lui potrebbe farmi chissà cosa. Ho paura. Qualcuno può aiutarmi e dirmi come si fa?
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Messaggioda Cold » 23/01/2019, 9:22



Ti abbandonano sempre le persone che ami. Se io le ferisco. É perché voglio che rimangano. Ahahah..a volte ferire mi fa sentire così potente..forse il bisogno di dimostrare di non avere bisogno di nessuno. Ma nel profondo é solo perché non vuoi perdere nessuno.

Riempi il tuo buco clementine. Ama te stessa. Se no diventerai sempre preda di uomini come me ahaha u.u.

Amo la vostra psiche tutta rotta in essa vedo ciò che manca a me.
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Adrien ha scritto:dalla solitudine tocca salvarsi da soli.
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