Ciao a tutti,
l'argomento è delicato e complesso, proverò a semplificarlo dando la maggior parte delle informazioni utili.
Fino a poco tempo fa ho vissuto con i miei genitori, da pochi mesi sono riuscita ad allontanarmi cambiando città. Il problema della violenza non riguarda me, non sono mai stata toccata con un dito nè insultata, ma vivevo malissimo il modo in cui veniva trattata mia madre.
La violenza psicologica da parte di mio padre nei suoi confronti è COSTANTE, quando mia madre si ribella poi diventa violenza fisica. Dopo tanti anni di matrimonio ormai la personalità di mia madre, già debole di base, è molto compromessa. Non riesce più a prendere decisioni da sola (anche banali, inerenti la vita quotidiana) e ovviamente non è in grado di reagire e ha paura di lui, quindi non lo lascia anche se molte persone a lei vicine nel tempo hanno provato a convincerla, proponendole anche assistenza legale. Lei si rifiutava sempre e anche ora, nonostante la mia pressione, non vuole lasciarlo. Non perché lei ci tenga a lui, anzi si odiano, ma per i seguenti motivi: 1. quando mia madre propone la separazione mio padre minaccia di morte lei, sua madre e sua sorella (non ho mai capito perché lui ce l'abbia anche con mia nonna e mia zia, credo semplicemente perché sa che mia madre ci tiene molto a loro) 2. mia madre non ha mai lavorato e non saprebbe come sostentarsi. Il mantenimento non è contemplato... sarebbe una cosa che secondo me seriamente metterebbe a rischio la sua vita. Potrebbe provare a cercare lavoro, ha anche degli ottimi titoli che le darebbero sbocchi lavorativi, ma è un'ultracinquantenne senza alcuna esperienza e con personalità estremamente insicura, non so davvero se potrebbe riuscirci ora... forse solo dopo un pò di tempo separata da lui. Per questi motivi lei resta con lui, dice di poter resistere, ma io non riesco a stare tranquilla, soprattutto ora che non c'è più la mia supervisione. Purtroppo però non posso tornare, perché anche io stavo iniziando ad avere delle ripercussioni e sono rinata da quando mi sono allontanata.
Ovviamente è inutile parlare con mio padre, già fatto tante volte, è un caso psichiatrico che rifiuta di farsi curare. Considera mia madre il suo oggetto, si è impossessato di tutto quello che la famiglia di mia madre le ha regalato e poi ha avviato una pressione psicologica tale da renderla sua succube. Anche quando lei in passato ha ricevuto un'offerta di lavoro, l'ha spinta a rifiutare. E sfrutta tanto il suo essere disoccupata, usandola come giustificazione per il suo prevaricare. Ma a parte mia madre, sa perfettamente come comportarsi con gli altri, ha costruito un'ottima facciata di professionista stimato. Fortunatamente prima di andarmene ho fatto delle registrazioni, altrimenti nessuno che lo conosce al di fuori del nucleo familiare mi crederebbe.
Ho chiamato il numero antiviolenza, spiegato la situazione... mi hanno dato un numero, specificando che però deve essere mia madre a chiamare e mettersi in contatto con il centro, anche solo per parlare e consultarsi con un avvocato. Ovviamente mia madre non ha chiamato.
Mi servono più informazioni, per riuscire eventualmente a convincerla almeno a contattare il centro. Lei teme di non essere tutelata, teme la furia di mio padre, su di lei e sulla sua famiglia. Che succede in questi casi? Le mie registrazioni, oltre che testimonianza, potrebbero essere utili? In caso di minacce la persona viene messa in sicurezza e come?