Stavo riflettendo su un concetto che credo possa risultare superficiale ma che forse non lo è.
Se pensiamo a tutte le parti del nostro corpo, ebbene sappiamo che ci sono parti intime e non. Ora, le parti intime non per tutti sono intime, prendiamo per esempio i nudisti. Loro non hanno alcun pudore. Se ora prendiamo l'atto sessuale, anche in questo caso c'è chi si sente disinibito nel farlo anche davanti ad altre persone, e c'è chi lo fa con chiunque abbia l'occasione.
Andando alla violenza sessuale. Avviene tra un soggetto che obbliga un altro soggetto a "prestarsi" per lui. Quindi mi chiedo, cos'è che può dare veramente fastidio?
Ok, l'obbligare qualcuno a fare una cosa che non si vuole è un atto sconvolgente.
Ma dove sta il vero trauma nel momento in cui un uomo penetra una donna contro la sua volontà e continua finché non raggiunge l'orgasmo? Per cosa si prova veramente repulsione? Perché non è la persona che vogliamo? Perché ci fa male? Perché viene dentro il nostro corpo? Perché vede le nostre parti intime? Perché fa quello che facciamo (o che vorremmo fare) con la persona amata? Perché nonostante la violenza psicologica il nostro corpo risponde con eccitazione alle stimolazioni subite? O forse il trauma è dettato dal senso di impotenza? Dove sta la vera umiliazione?
Stessa cosa mi chiedo anche in casi diversi da quello classico descritto. Cioé in casi in cui ad essere abusato è il figlio dalla madre, o il fratello dal fratello, o il figlio da uno zio o la figlia dal nonno, etc..