il male è banale

[Silvana Renata]

Messaggio da Silvana Renata » 28 dicembre 2014, 12:20

Gentilissimo dottore,
può essere una madre tanto cieca da non rendersi conto per 42 anni che il proprio figlio è un violento? Sempre sorridente, allegro, affettuoso, l'ho visto crescere sotto ai miei occhi. Poi all'improvviso è diventato una bestia, quando si arrabbia, con me in linea di massima e spesso penso che gli serva solo da sfogo, cambia la faccia è stravolto dall'odio. Si è trovato in una crisi finanziaria tutto, all'improvviso è colpa mia. Non ho trovato strano aiutarlo, ma sembra che più gli venga incontro più sia irritato, anche se chiede sempre di più. Ha sparso la voce tra i nostri conoscenti che sono più o meno pazza e che mi invento le cose. Abitavamo insieme da circa un anno, una casa acquistata in comune, sogno di mio marito morto da poco, che doveva diventare una bifamigliare, ma sono mancati i mezzi per realizzare il progetto. Ho scelto di andarmene, sono stata due mesi da mia figlia, in un terzo paese, ma io preferisco capire quello che la gente mi dice, a 67 anni non ho molta freschezza d'imparare altri usi e costumi ed ho un carattere molto indipendente ed avevo molti amici, in un anno molti sono mancati o comunque difficile riprendere un filo rotto. Ma lo sto facendo, piano piano, frequento associazioni, partecipo ad eventi, cerco di rinascere. Di recente mio figlio mi ha chiesto un nuovo aiuto finanziario, mio marito aveva stipulato una polizza, proprio finalizzata all'acquisto della casa, che adesso potrebbe servirgli proprio per questo. Non si è ancora concretizzato il progetto perchè attende l'ok della banca che potrebbe concedergli il mutuo, ho pensato che se lo avessi fatto avremmo potuto non dico tornare allo stato di grazia di prima, ma almeno una serena convivenza pacifica. Non è stato così, ho deciso di non dargli il denaro, di tornare nel mio vecchio appartamento che non è stato venduto e riprendere la mia vita. Ma confesso che ho un po' di paura e mi fa impazzire scrivere queste cose di mio figlio, meraviglioso fino ad un anno fa. Ho scoperto che molti sono i genitori, mamme in linea di massima che si trovano in questo stato di disagio. Un esempio delle mie nefandezze? Ho buttato dei tovagliolini unti, nella raccolta indifferenziata, anzichè nella carta, sembrava un matto, inutili le spiegazioni. Sono stata a farmi fare dei test per controllare il mio stato mentale, volevo sapere se magari potevano avere ragione (la sua compagna è convinta che io la odi ed interpreta tutto come sprezzi a lei) Mi sembra la trama di un filmaccio da quattro soldi, invece è vero, mi sta accadendo. A proposito, sembra che io abbia ancora le mie rotelle a posto. Si parla spesso di violenza sulle donne, ma non in questa forma, eppure i matricidi non sono fatti tanto isolati. Grazie per lo spazio e grazie a nome delle madri che non capiscono dove e quando possono aver sbagliato

[Liquidambàr]

Mi dispiace tanto per la situazione che stai vivendo.. se posso darti la mia opinione, non devi colpevolizzarti, non è stato per sbagli tuoi che adesso tuo figlio si trova a dover affrontare dei problemi; lui è adulto e fino ad un anno fa le cose andavano bene, adesso si è trovato con qualche grana e al momento non vede soluzioni... così la cosa più a portata di mano è sfogarsi su chi gli sta più vicino e cerca di aiutarlo.
Ma non è maniera di affrontare i problemi, non assecondarlo in questo; lui deve prendersi delle responsabilità, si parte da lì. Non risolverà niente scaricando su gli altri colpe che non hanno.

[Bonifacio]

[kathellyna]

benvenuta.

[Silvana Renata]

Mi dispiace tanto per la situazione che stai vivendo.. se posso darti la mia opinione, non devi colpevolizzarti, non è stato per sbagli tuoi che adesso tuo figlio si trova a dover affrontare dei problemi; lui è adulto e fino ad un anno fa le cose andavano bene, adesso si è trovato con qualche grana e al momento non vede soluzioni... così la cosa più a portata di mano è sfogarsi su chi gli sta più vicino e cerca di aiutarlo.
Ma non è maniera di affrontare i problemi, non assecondarlo in questo; lui deve prendersi delle responsabilità, si parte da lì. Non risolverà niente scaricando su gli altri colpe che non hanno.

Ti ringrazio per la tua vicinanza e disponibilità, devo dirti che la mia attuale preoccupazione è proprio il problema - non tanto il dove ho sbagliato nella sua educazione, perchè sono convinta che non c'è un metodo giusto o uno sbagliato, ma il fatto che tu momento dopo momento ami il tuo bambino e gli dai ciò che in quel momento ti sembra più giusto, nel frattempo stai crescendo anche tu e questo non è una cosa da sottovalutare. Spesso il più giusto secondo me era non il materiale, i giocattoli alla moda nella maggior parte erano solo una bella confezione e subito dopo immondizia che non stimolava la fantasia. non eravamo poveri in canna, ma neppure ne avanzava tanto da sprecare inutilmente, ma l'incoraggiarlo a stimolare la sua fantasia e la sua iniziativa. Madre e padre perfetti?
Chi lo può dire! - ma lo sconcerto di ritrovarmi davanti non un figlio, ma un nemico è enorme.
Eppure è il bambino, o meglio era, quello che alle elementari si era proposto per una gara di pattinaggio durante i giochi della gioventù e, che saltando giù dal pulmino che lo aveva riportato a scuola dopo la gara, mi ha detto tutto felice "Mamma, pensa, se non cadevo forse anche vincevo!" ed era la prima volta che si metteva i pattini!!
C'è sempre stata confidenza tra lui e tutto il resto della famiglia. Avevamo un "parlamentino" di famiglia; dopo mangiato se c'erano dei problemi, figli - lui e la sorellina di 14 mesi più giovane- mio marito ed io. Si parlava di ciò che non andava bene o che costituiva un problema.
Esempio: Mio figlio era stato beccato a mangiarsi le caccole del naso, discussione su perchè si e perchè no - alla fine lui dice molto serio a suo padre "Papà, tu parli così perchè non sai quant'è buono, dovresti provarci e cambieresti idea!" Mio marito ha strabuzzato gli occhi ed ha detto "Alla malora la democrazia, se ti ripesco a farlo saranno guai! Fa schifo a chi ti vede e non è sano. Punto"
Io non ho paura di ciò che è stato, ma di ciò che è; la violenza che ha manifestato. Lo capisco che è un problema suo, ma non posso togliermene fuori perchè è sempre lui e lo amo. Non più con la tenerezza manifestata di un tempo, ma la sua felicità, la sua salute mi sta a cuore. Mi rendo conto che non posso fare quasi nulla adesso è un adulto ed è il solo responsabile delle sue azioni, ma ci sono io in quelle azioni.
E molte altre mamme, soprattutto vedove, anch'io lo sono, sole con familiari lontani o deceduti, quando occasionalmente ci incontriamo ci chiediamo "Ma che cos'è successo?"

[Richetto]

[Royalsapphire]

Ciao Silvana.
Parto dalla fine del tuo messaggio. Se non lo avessi fatto te lo avrei consigliato io, tenerti il danaro e tornare alla tua vita.
Tuo figlio può avere dei problemi che non ti dice. Manifestare un nervosismo tanto acceso cela sempre qualcosa. Due possono essere le possibilità: o nutre rabia da anni, rabbia repressa che solo ora sta riuscendo a uscire, o si trova in condizioni economiche talmente gravi da perdere la testa.
Certo è triste.
Tu però devi prima ritrovare te stessa, la tua stabilità mentale. Non potrai mai aiutare nessuno se prima non aiuti te stesa a stare bene.
Comincia a riorganizare la tua vita, da adesso, da subito.
E tienimi informata.
Tutto si sistemerà, sei una donna forte! E non sei piu sola : )
Buon anno, che ti porti tanta forza e tanto calore!!!

[Silvana Renata]

Grazie di cuore, mi rendo conto che ho ricevuto le risposte che già mi ero data. Ed in effetti, pur se la cosa mi mette un poco di timore, cercherò di ricominciare da dove avevo interrotto la mia vita, tornerò a casa mia, che per fortuna non è stata ancora venduta, la devo riarredare , farla "nuova" per me e ripartire con la mia vita. Ciò che volevo stimolare con questo mio intervento, era il dibattito su le violenze dei figli sui genitori, forse è un fatto generazionale, ma molti dei miei amici si sono trovati all'improvviso con i figli (non parliamo di adolescenti, ma di persone sulla quarantina) che più o meno all'improvviso, rovesciano sui genitori tutte le cause dei loro veri o supposti fallimenti. Recriminano mancanze di cui i genitori non supponevano neppure l'esistenza, e le festività di fine d'anno, soprattutto il Natale ha fatto esplodere questa specie di bubbone. In buona parte penso sia la situazione sociale ed economica a premere, ma confesso che un quarantenne e più che accusi i suoi di non essere stati dei buoni genitori, mi ha fatto pensare molto. Della mia generazione la caratteristica era di andarsene da casa prima possibile e, se pensavamo di avere dei "buchi" nella nostra crescita, la nostra preoccupazione era "come posso rimediare? come posso rendere migliore la mia vita?" Non sarà che abbiamo creato degli eterni bambini, che trovatisi all'improvviso davanti alle difficoltà della vita non si sono resi conto di essere ormai adulti? Ede un altro pensiero mi frulla spesso nella testa, ho conosciuto uomini e donne che vengono dall'Est europa, li non si parlava molto di comprensione o di traumi, adesso sono molto più disposti ad affrontare le difficoltà, pensano che cosa possono fare loro per ottenere ciò a cui aspirano, insomma sono più forti. Abbiamo fatto una fesseria? Comunque buon anno, almeno sereno, con una spruzzata di allegria.

[Royalsapphire]

Quando sei dentro un tunnel, arredalo
Cmq sì, in generale, quando gli altri vi male è perché voi glielo avete permesso.
La generazione del secolo scorso era molto dura con la prole, di conseguenza quella stessa prole divenendo genitore, ha cercato di essere più indulgente. Ma quel "più" è diventato troppo. Ed ecco il risultato. Molti figli pensano di fare i signori alle spalle dei genitori.
Purtroppo amare i propri figli può portare a non vedere più un limite.
Ad ogni modo, speriamo che tuo figlio si ravveda e non si cacci nei guai.