Mi sento come in stand-by

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Messaggioda kynthia » 10/11/2017, 16:31



Ciao a tutti ragazzi, sono nuova del forum. Vi scrivo questo messaggio perché non riesco a capire cosa mi stia succedendo.

Sono fidanzata da 7 mesi con un ragazzo meraviglioso, bello, innamoratissimo di me. Ma per il fatto che mia madre non accetti che io, quasi ingegnere, possa aver scelto come mio compagno un semplice operaio, viviamo la nostra storia di nascosto. Ci vediamo quando lei esce per qualche ora, oppure dico di uscire con i miei amici e poi invece sto con il mio ragazzo. In realtà non ci siamo conosciuti 7 mesi fa, ma 5 anni fa. Frequentiamo la stessa parrocchia, un giorno per caso ci siamo ritrovati a fare un lavoro insieme e boh, è scattato qualcosa. Però i pensieri di mia madre ci hanno sempre divisi. 7 mesi fa, invece, rincontrandoci dopo tanto tempo, abbiamo deciso di riprovarci non dicendo nulla a mia mamma fino alla mia laurea per poi uscire allo scoperto. Da sempre sono succube dei pensieri di mia mamma, che li trasforma in parole così cattive come se non riuscisse a capire il male che mi fa quando mi classifica come una poco di buono. Quando sono arrivata ad un punto della mia vita nel quale mi ero completamente annullata per lei, vedova piena di paure, ho deciso di intraprendere una terapia psicologica e in effetti sono riuscita a sbloccarmi con l’università , mi sono convinta di valere un po' nonostante i “non sei in grado” di mia mamma, ho ripreso a fare piccole cose anche se vietate da lei. Troppo amore? Sicuramente, ma che mi ha avvelenato il sangue.

A 23 anni io e 32 lui, ovviamente questa situazione pesa tanto ad entrambi, ma non era mai successo un qualcosa che potesse farmi “pensare”. Dopo l’esame della mia penultima materia,ieri, mi sono sistemata per andare al compleanno di un mio carissimo amico. Quando ho detto al mio ragazzo che insomma, mi stavo cambiando per andare al compleanno è diventato freddo, così. “Ah va bene, visto che tu esci esco anche io”, “ma io speravo che tu dicevi a tua mamma che andavi al compleanno e invece uscivi con me”, “non mi fai uscire mai insieme ai tuoi amici”, “io rinuncio alle uscite per non incontrare altre persone e tu esci”. Tutto questo e molto altro urlando come un pazzo. Ora, per mettere in chiaro alcune cose: lui non mi ha mai vietato di uscire ne io lo stesso, anche perché ogni occasione è buona per vederci, a maggior ragione se siamo entrambi fuori; tante volte ho sparato stronzate a mia madre per poter uscire la sera con lui e mi rinfaccia il compleanno, che, voglio dire, è anche un evento “importante”; mai gli ho dato modo di essere geloso. Quindi io sono rimasta davvero senza parole. Comunque, alla fine di tutto questo discorso si è scusato dicendomi che sono una persona troppo importante per lui è che questo troppo amore lo porta ad essere gelosissimo. Il solo pensiero che qualcuno “più vicino al mio mondo e alle aspettative di mia mamma” possa avvicinarsi gli fa ribollire il sangue. “quando tu mi dici che sei con i tuoi amici io sono convinto che tu sia con un altro”.

Veramente, sono rimasta paralizzata. Il mio unico pensiero che mi tormenta è quel “troppo amore”. Già vivo con una persona che mi ama “troppo” e le conseguenze sono state quelle che vi ho raccontato.

Non so se mi sono spaventata, non so se mi sto interiormente chiedendo se davvero lo amo, so solo che mi sento in stand-by.

Ha ragione a preoccuparsi che possa conoscere qualcuno più vicino a me in tutti i sensi, perché frequento tutti ragazzi universitari. Quindi la sua paura non è infondata.

Dall’altro lato, sono molto sicera, la mia paura è proprio quella che, facendolo conoscere ai miei amici, possa sentirsi totalmente escluso e non voglio che lui provi questa sensazione. Invece i suoi amici li conosco, sono tanto simpatici, mi fanno divertire tanto. In generale mi piace la gente che frequenta e non mi trovo male.

A questo punto vi state chiedendo perché sto con lui. La risposta è semplice: non lo so. Amo tantissimo il fatto che non vuole cambiarmi, mi accetta così come sono. Con una mamma che lo odia, io mezza depressa. E’ bello. Mi fa tanto ridere. Mi sa dare tanti giusti consigli.

Non so cosa devo pensare, mi sento confusa e sento la necessità di fare chiarezza.

Mi scuso per il messaggio troppo lungo e grazie a chi vorrà dedicarmi un po' del suo tempo.
Buon pomeriggio a tutti.
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kynthia
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Messaggioda kathellyna » 10/11/2017, 16:35



benvenuta.
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Messaggioda Maura » 10/11/2017, 16:54



kynthia ha scritto:Ciao a tutti ragazzi, sono nuova del forum. Vi scrivo questo messaggio perché non riesco a capire cosa mi stia succedendo.

Sono fidanzata da 7 mesi con un ragazzo meraviglioso, bello, innamoratissimo di me. Ma per il fatto che mia madre non accetti che io, quasi ingegnere, possa aver scelto come mio compagno un semplice operaio, viviamo la nostra storia di nascosto. Ci vediamo quando lei esce per qualche ora, oppure dico di uscire con i miei amici e poi invece sto con il mio ragazzo. In realtà non ci siamo conosciuti 7 mesi fa, ma 5 anni fa. Frequentiamo la stessa parrocchia, un giorno per caso ci siamo ritrovati a fare un lavoro insieme e boh, è scattato qualcosa. Però i pensieri di mia madre ci hanno sempre divisi. 7 mesi fa, invece, rincontrandoci dopo tanto tempo, abbiamo deciso di riprovarci non dicendo nulla a mia mamma fino alla mia laurea per poi uscire allo scoperto. Da sempre sono succube dei pensieri di mia mamma, che li trasforma in parole così cattive come se non riuscisse a capire il male che mi fa quando mi classifica come una poco di buono. Quando sono arrivata ad un punto della mia vita nel quale mi ero completamente annullata per lei, vedova piena di paure, ho deciso di intraprendere una terapia psicologica e in effetti sono riuscita a sbloccarmi con l’università , mi sono convinta di valere un po' nonostante i “non sei in grado” di mia mamma, ho ripreso a fare piccole cose anche se vietate da lei. Troppo amore? Sicuramente, ma che mi ha avvelenato il sangue.

A 23 anni io e 32 lui, ovviamente questa situazione pesa tanto ad entrambi, ma non era mai successo un qualcosa che potesse farmi “pensare”. Dopo l’esame della mia penultima materia,ieri, mi sono sistemata per andare al compleanno di un mio carissimo amico. Quando ho detto al mio ragazzo che insomma, mi stavo cambiando per andare al compleanno è diventato freddo, così. “Ah va bene, visto che tu esci esco anche io”, “ma io speravo che tu dicevi a tua mamma che andavi al compleanno e invece uscivi con me”, “non mi fai uscire mai insieme ai tuoi amici”, “io rinuncio alle uscite per non incontrare altre persone e tu esci”. Tutto questo e molto altro urlando come un pazzo. Ora, per mettere in chiaro alcune cose: lui non mi ha mai vietato di uscire ne io lo stesso, anche perché ogni occasione è buona per vederci, a maggior ragione se siamo entrambi fuori; tante volte ho sparato stronzate a mia madre per poter uscire la sera con lui e mi rinfaccia il compleanno, che, voglio dire, è anche un evento “importante”; mai gli ho dato modo di essere geloso. Quindi io sono rimasta davvero senza parole. Comunque, alla fine di tutto questo discorso si è scusato dicendomi che sono una persona troppo importante per lui è che questo troppo amore lo porta ad essere gelosissimo. Il solo pensiero che qualcuno “più vicino al mio mondo e alle aspettative di mia mamma” possa avvicinarsi gli fa ribollire il sangue. “quando tu mi dici che sei con i tuoi amici io sono convinto che tu sia con un altro”.

Veramente, sono rimasta paralizzata. Il mio unico pensiero che mi tormenta è quel “troppo amore”. Già vivo con una persona che mi ama “troppo” e le conseguenze sono state quelle che vi ho raccontato.

Non so se mi sono spaventata, non so se mi sto interiormente chiedendo se davvero lo amo, so solo che mi sento in stand-by.

Ha ragione a preoccuparsi che possa conoscere qualcuno più vicino a me in tutti i sensi, perché frequento tutti ragazzi universitari. Quindi la sua paura non è infondata.

Dall’altro lato, sono molto sicera, la mia paura è proprio quella che, facendolo conoscere ai miei amici, possa sentirsi totalmente escluso e non voglio che lui provi questa sensazione. Invece i suoi amici li conosco, sono tanto simpatici, mi fanno divertire tanto. In generale mi piace la gente che frequenta e non mi trovo male.

A questo punto vi state chiedendo perché sto con lui. La risposta è semplice: non lo so. Amo tantissimo il fatto che non vuole cambiarmi, mi accetta così come sono. Con una mamma che lo odia, io mezza depressa. E’ bello. Mi fa tanto ridere. Mi sa dare tanti giusti consigli.

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Mi scuso per il messaggio troppo lungo e grazie a chi vorrà dedicarmi un po' del suo tempo.
Buon pomeriggio a tutti.


Benvenuta,
sicuramente la situazione non è semplice da gestire, ma la butto lì, forse è esasperato?
Scusami se te lo dico...considerare la laurea come metro di giudizio per un partner è assurdo, tua mamma lo fa e da quello che leggo in parte lo fai anche tu.
Quando scrivi "Ha ragione a preoccuparsi che possa conoscere qualcuno più vicino a me in tutti i sensi, perché frequento tutti ragazzi universitari. Quindi la sua paura non è infondata." stai scrivendo che non lo reputi alla tua altezza?
Mettiti nei suoi panni, se fossi tu quella da tenere nascosta come ti sentiresti?
Cioè ti ama per quello che sei...ti pare poco?
Il mio ragazzo non è laureato, il mio ex sì (per farti il mio esempio, poi ovvio che subentrano tante cose in un rapporto ma se non sei te la prima convinta di certe cose andate poco lontano, fidati)
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Maura
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Messaggioda kynthia » 10/11/2017, 17:52



Maura ha scritto:
kynthia ha scritto:Ciao a tutti ragazzi, sono nuova del forum. Vi scrivo questo messaggio perché non riesco a capire cosa mi stia succedendo.

Sono fidanzata da 7 mesi con un ragazzo meraviglioso, bello, innamoratissimo di me. Ma per il fatto che mia madre non accetti che io, quasi ingegnere, possa aver scelto come mio compagno un semplice operaio, viviamo la nostra storia di nascosto. Ci vediamo quando lei esce per qualche ora, oppure dico di uscire con i miei amici e poi invece sto con il mio ragazzo. In realtà non ci siamo conosciuti 7 mesi fa, ma 5 anni fa. Frequentiamo la stessa parrocchia, un giorno per caso ci siamo ritrovati a fare un lavoro insieme e boh, è scattato qualcosa. Però i pensieri di mia madre ci hanno sempre divisi. 7 mesi fa, invece, rincontrandoci dopo tanto tempo, abbiamo deciso di riprovarci non dicendo nulla a mia mamma fino alla mia laurea per poi uscire allo scoperto. Da sempre sono succube dei pensieri di mia mamma, che li trasforma in parole così cattive come se non riuscisse a capire il male che mi fa quando mi classifica come una poco di buono. Quando sono arrivata ad un punto della mia vita nel quale mi ero completamente annullata per lei, vedova piena di paure, ho deciso di intraprendere una terapia psicologica e in effetti sono riuscita a sbloccarmi con l’università , mi sono convinta di valere un po' nonostante i “non sei in grado” di mia mamma, ho ripreso a fare piccole cose anche se vietate da lei. Troppo amore? Sicuramente, ma che mi ha avvelenato il sangue.

A 23 anni io e 32 lui, ovviamente questa situazione pesa tanto ad entrambi, ma non era mai successo un qualcosa che potesse farmi “pensare”. Dopo l’esame della mia penultima materia,ieri, mi sono sistemata per andare al compleanno di un mio carissimo amico. Quando ho detto al mio ragazzo che insomma, mi stavo cambiando per andare al compleanno è diventato freddo, così. “Ah va bene, visto che tu esci esco anche io”, “ma io speravo che tu dicevi a tua mamma che andavi al compleanno e invece uscivi con me”, “non mi fai uscire mai insieme ai tuoi amici”, “io rinuncio alle uscite per non incontrare altre persone e tu esci”. Tutto questo e molto altro urlando come un pazzo. Ora, per mettere in chiaro alcune cose: lui non mi ha mai vietato di uscire ne io lo stesso, anche perché ogni occasione è buona per vederci, a maggior ragione se siamo entrambi fuori; tante volte ho sparato stronzate a mia madre per poter uscire la sera con lui e mi rinfaccia il compleanno, che, voglio dire, è anche un evento “importante”; mai gli ho dato modo di essere geloso. Quindi io sono rimasta davvero senza parole. Comunque, alla fine di tutto questo discorso si è scusato dicendomi che sono una persona troppo importante per lui è che questo troppo amore lo porta ad essere gelosissimo. Il solo pensiero che qualcuno “più vicino al mio mondo e alle aspettative di mia mamma” possa avvicinarsi gli fa ribollire il sangue. “quando tu mi dici che sei con i tuoi amici io sono convinto che tu sia con un altro”.

Veramente, sono rimasta paralizzata. Il mio unico pensiero che mi tormenta è quel “troppo amore”. Già vivo con una persona che mi ama “troppo” e le conseguenze sono state quelle che vi ho raccontato.

Non so se mi sono spaventata, non so se mi sto interiormente chiedendo se davvero lo amo, so solo che mi sento in stand-by.

Ha ragione a preoccuparsi che possa conoscere qualcuno più vicino a me in tutti i sensi, perché frequento tutti ragazzi universitari. Quindi la sua paura non è infondata.

Dall’altro lato, sono molto sicera, la mia paura è proprio quella che, facendolo conoscere ai miei amici, possa sentirsi totalmente escluso e non voglio che lui provi questa sensazione. Invece i suoi amici li conosco, sono tanto simpatici, mi fanno divertire tanto. In generale mi piace la gente che frequenta e non mi trovo male.

A questo punto vi state chiedendo perché sto con lui. La risposta è semplice: non lo so. Amo tantissimo il fatto che non vuole cambiarmi, mi accetta così come sono. Con una mamma che lo odia, io mezza depressa. E’ bello. Mi fa tanto ridere. Mi sa dare tanti giusti consigli.

Non so cosa devo pensare, mi sento confusa e sento la necessità di fare chiarezza.

Mi scuso per il messaggio troppo lungo e grazie a chi vorrà dedicarmi un po' del suo tempo.
Buon pomeriggio a tutti.


Benvenuta,
sicuramente la situazione non è semplice da gestire, ma la butto lì, forse è esasperato?
Scusami se te lo dico...considerare la laurea come metro di giudizio per un partner è assurdo, tua mamma lo fa e da quello che leggo in parte lo fai anche tu.
Quando scrivi "Ha ragione a preoccuparsi che possa conoscere qualcuno più vicino a me in tutti i sensi, perché frequento tutti ragazzi universitari. Quindi la sua paura non è infondata." stai scrivendo che non lo reputi alla tua altezza?
Mettiti nei suoi panni, se fossi tu quella da tenere nascosta come ti sentiresti?
Cioè ti ama per quello che sei...ti pare poco?
Il mio ragazzo non è laureato, il mio ex sì (per farti il mio esempio, poi ovvio che subentrano tante cose in un rapporto ma se non sei te la prima convinta di certe cose andate poco lontano, fidati)


No, per me non è un problema il fatto che lui non abbia la laurea, non lo è neanche nel momento in cui devo stringere nuove amicizie. Anche perchè io sono la prima a sentirmi asina dalla testa ai piedi quando parliamo del suo lavoro che riguarda quello che studio io. Lui è un muratore e io studio inegneria civile e ne sa più lui di me. E poi da chiunque si può imparare, classificare come dici tu è assurdo.
Non ho detto che non apprezzo il fatto che mi ami per quella che sono, ma anzi, al contrario è uno dei motivi per il quale sto con lui perchè sono libera di essere me stessa. Non devo fingere di essere felice quando non lo sono.
Hai ragione, probabilmente, anzi sicuramente è esasperato da questa situazione. Ti assicuro che anche per me, che sono il filo conduttore fra mia mamma e lui, è lo stesso.
Boh, non so che dire. Forse questo mio stato d'animo è solo dovuto alla sua reazione che mi ha spiazzata.
Che ne pensi?
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kynthia
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Messaggioda Bonifacio » 10/11/2017, 18:54



benvenuta.
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Messaggioda Unknown » 10/11/2017, 18:55



kynthia ha scritto:
Sono fidanzata da 7 mesi con un ragazzo meraviglioso, bello, innamoratissimo di me. Ma per il fatto che mia madre non accetti che io, quasi ingegnere, possa aver scelto come mio compagno un semplice operaio, viviamo la nostra storia di nascosto.


Non leggo mai per intero i post pubblicati, specialmente se troppo lunghi.. Al massimo ne leggo una metà, ma in questo caso poche righe direi bastano e avanzano..
Che dire..
A quanto pare non mi perdo niente a stare da solo.. Perdonami ma io ste cose non riesco proprio a sopportarle.. :facepalm:
Meglio che mi fermo qua..
Sia chiaro, non ce l'ho con te.. ;) :hi:
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Messaggioda Mustafà » 10/11/2017, 19:33



Secondo me devi dividere in due problemi. Il rapporto con tua mamma è insano in ogni senso. Inutile cianciarsela con il "troppo amore". Chi ti ama non ti annulla per suo comodo. Quindi in ogni caso comunque vada a finire con il ragazzo, da tua madre ti devi svincolare quanto prima.
Per quanto riguarda lui solo tu lo puoi sapere.
Se lo ami veramente e ti ama, non puoi direttamente andartene a vivere da lui e farti mantenere finchè non finisci la laurea?

Hai secondo me ragione a preoccuparti del suo troppo amore, che giustamente paragoni a quello di tua madre per te. Il troppo amore in sostanza è spesso attaccamento.
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Messaggioda Riccardina » 10/11/2017, 19:46



Con rispetto parlando, ma se anche io fossi laureato e volessi fidanzarmi con un'operaia, mia mamma non si sognerebbe mai di lamentarsi per questo.
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Messaggioda Royalsapphire » 10/11/2017, 20:16



Ciao Kynthia,

rispondere al tuo messaggio è difficile per via scritta, ma faccio un tentativo, sperando il che ti possa essere d'aiuto :)
Allora, ci siete tu e tua madre, e ci siete tu e il tuo ragazzo.
Non so tuo padre che ruolo giochi nella tua vita, ma è evidente che non ha quel ruolo del "pater familias". Ruolo che sembra ricoperto, in modo estremamente maldestro, da tua madre. Madre con cui hai appunto un rapporto conflittuale!
Quando una donna ha un rapporto conflittuale con la madre, ricerca nel partner la madre che non ha.
E da come ne hai parlato, si direbbe proprio che hai trovato un ragazzo che ti dà ciò che non ti dà tua madre, e che vorresti da lei!
Sembra che basi il vostro rapporto sulla soddisfazione dei tuoi bisogni personali. Per egoismo. Perché la tua mente ragiona che hai troppo sofferto e che meriti che ci sia chi ti dà ciò che ti è stato negato: comprensione, attenzione, cure, fiducia, stima, dedizione, ammirazione, amore... Ma tu in cambio che cosa dai? ...non credo molto! Perché tu sei in richiesta in questa vostra relazione. Perché tu meriti di non soffrire, meriti conforto, meriti ascolto e sei pronta ad elencare tutto ciò che patisci e che hai patito appena lui prova a negarti qualcosa.
Lo hai dimostrato tu stessa nel momento in cui hai detto che non vuoi portarlo con te quando sei coi tuoi amici/colleghi! Non c'è atteggiamento più mortificante per la persona che ti sta accanto. Tu affermi di volerlo proteggere perché non avrebbe di cosa parlare con la tua cerchia e si sentirebbe a disagio/trascurato! Questo è il ritratto di tua madre! Sei il ritratto di tua madre. Tu dentro di te, non lo ritieni degno. O i tuoi pensieri sarebbero stati tutt'altro che questi.
Se lo amassi davvero, lo porteresti con te ovunque senza vergogna, e senza timori verso di lui, che è un uomo, e che in circostanze difficili non potrebbe che dimostrare di essere tale.
Fossi in lui, non starei con te a lungo. Ecco perché, i tuoi dubbi su di lui trovano qui un fondamento. Le tue paure che anche lui possa essere troppo oppressivo/soffocante come tua madre, non sono infondate. Perché come tu hai queste grandissime lacune affettive con i tuoi genitori, anche lui avrà le sue, altrimenti voi due non avreste mai trovato una compatibilità tra voi. Voglio dire: se già lo escludi dal tuo mondo di amici che, da laureati, non riuscirebbero a comunicare con lui, allora tu che cosa ci hai trovato? Proprio quel legame con le sue ombre, che saranno simili alle tue!
Quindi tu da un lato prendi da lui quella parte che ti aiuta a colmare le tue lacune, e dall'altro lato lo escludi dal resto perché non vuoi prendere da lui ciò che non ti piace. In questo rapporto di richieste continue, anche lui fa così con te. Prende da te ciò che lo aiuta a colmare le sue lacune e non riesce a "imporsi" come uomo nel vostro rapporto per paura che questo finisca. Te lo dico chiaramente, un uomo che si sente far parte di una relazione clandestina per motivi così vacui ti mollerebbe subito. Invece lui non lo fa perché ha bisogno di "invadere" anche lui i tuoi spazi, e ha un bisogno tale di colmare il suo vuoto di amore, che pur di ricevere anche quelle poche "coccole" da te è disposto a farsi "usare e gettare", anche se si lamenta e sbraita per questo.
Che posso dirti, cerca di seguire i tuoi sentimenti con sincerità. Perché dentro di te riesci a essere sincera se lo vuoi :) e vedrete che riuscirete a crescere insieme, tu e lui, oppure a dividervi, e in quel caso non sarebbe un male. Tutte le relazioni sono fatte per essere perfette per chiunque di noi.
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Messaggioda Navigator63 » 14/11/2017, 4:58



kynthia ha scritto:Da sempre sono succube dei pensieri di mia mamma, che li trasforma in parole così cattive come se non riuscisse a capire il male che mi fa quando mi classifica come una poco di buono.

Infatti non lo capisce.
Da quel che dici, tua madre sembra una persona molto limitata, tutta presa dalla sua sofferenza e dalle sue paure, che la rendono meschina ed egocentrica (non perché sia cattiva, ma perché non è in grado di fare di meglio).

Non cercare di salvarla con bugie come il “troppo amore”: nel suo atteggiamento non vi è amore, affatto, né per te né per se stessa. E d’altronde, l’amore è il contrario della paura. Lei è talmente piena di paura da non avere spazio in sé per l’amore.
Compatiscila, ma non vederla meglio di quel che è, perché questo alimenta la tua dipendenza verso di lei. Per il tuo bene (e a prescindere dalla tua relazione), è necessario che prendi le distanze da lei.

alla fine di tutto questo discorso si è scusato dicendomi che sono una persona troppo importante per lui è che questo troppo amore lo porta ad essere gelosissimo. Il solo pensiero che qualcuno “più vicino al mio mondo e alle aspettative di mia mamma” possa avvicinarsi gli fa ribollire il sangue.

Lui sembra insicuro: forse si sente inferiore a te, e teme di essere “sostituito” da qualcuno più dotato.

Anche se per te nulla di tutto questo è vero, se lui ha le sue insicurezze, queste distorcono le sue percezioni e gli fanno vedere pericoli anche dove non ci sono. In fondo, la gelosia ha le sue radici nella paura.
Tu puoi cercare di rassicurarlo, ma se le sue insicurezze sono molto profonde, è lui che deve lavorarci su da dentro per demolirle: tu, da fuori, non puoi salvarlo da esse.

Veramente, sono rimasta paralizzata.

Magari è stato solo un momento ma, se la cosa si ripete, vuol dire che sotto c’è qualcosa di consistente su cui lavorare per capire meglio.

Il mio unico pensiero che mi tormenta è quel “troppo amore”. Già vivo con una persona che mi ama “troppo” e le conseguenze sono state quelle che vi ho raccontato.

Di nuovo, il problema non è l’amore, ma la dipendenza, l’attaccamento e l’insicurezza. Quello che ci fa dipendere non è l’amore, ma sono i bisogni; se questi sono uniti a paure e insicurezze eccessive, ecco che ne derivano dipendenza e tentativi di manipolare e condizionare l’altro (vale per tua madre, e forse anche per il tuo ragazzo).

Dall’altro lato, sono molto sicera, la mia paura è proprio quella che, facendolo conoscere ai miei amici, possa sentirsi totalmente escluso e non voglio che lui provi questa sensazione.

Questa preoccupazione sembra rivelare una mancanza di stima: se temi che lui si senta escluso, è perché pensi che è inferiore e incapace di relazionarsi con essi. Sarebbe utile se chiarissi questo punto della stima che hai per lui, con te stessa.

A questo punto vi state chiedendo perché sto con lui. La risposta è semplice: non lo so.

Oh, io invece lo so benissimo: stai con lui per tutte le cose positive che ti dà :)
(è quello che facciamo tutti; pensiamo che sia l’amore a legarci a qualcuno, ma invece sono i bisogni. L’amore semmai arriva dopo)

Allo stesso modo, non lasciamo una persona perché smettiamo di amarla, ma in genere perché non nutre più i nostri bisogni, perché le nostre strade divergono, o perché siamo troppo diversi. Possiamo amarla ma scoprire che la sintonia fra noi si è persa.

Ora ti senti in dubbio, forse perché gli elementi positivi sembrano scontrarsi con altri elementi negativi.
Io ti suggerirei di chiarire bene questo elemento della stima che hai per lui. E poi parlare delle sue paure di essere “sostituito": tutti siamo sostituibili, ma se per te lui va bene come è, deve imparare a distinguere le sue paure (immaginarie) dai tuoi sentimenti (reali).
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Il mio Blog "Psicofelicità": https://psicofelicita.blogspot.com/

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