Passenger ha scritto:ho pensato solo ora di integrare la mia risposta precedente con una storiella recentissima.
Scusa se inizio con una "punzecchiatura", ma una cosa mi colpisce. Nel tuo msg precedente osservi (come avevo fatto già io) di come molte donne scartino o ignorino uomini che vedono come "non abbastanza":
la maggior parte delle volte ci evitate, oppure, peggio ancora, ci vedete come deboli e ci abbandonate.
Però poi esordici il tuo racconto così:
Ultimamente ho conosciuto una ragazza, per i miei gusti veramente carina, anche secondo gli standard, pure particolare esteticamente
Quindi mi chiedo: anche tu rientri in quella che potrei chiamare
tendenza ipergamica generale (tutti "puntiamo in alto", desideriamo qualcuno meglio di noi)...?
O forse non ho capito io.
Non che ci sia nulla di strano, è molto umano... ma fa sorridere uno che prima si lamenta di qualcosa, e poi sembra fare lo stesso
Per il resto... mi sono rivisto in molto del tuo racconto, quindi mi permetto di dire la mia. Magari ti aiuterà ad evitare qualche altra "porta in faccia" per il futuro
Da subito inizio a capire che non è così vicina alla mia idealizzazione (logorroica, discorsi banalissimi e incentrati solo ed esclusivamente su sè stessa), "magari è solo una corazza, ancora non si è aperta" penso.
A me sembra che hai voluto vedere quel che volevi vedere... invece di riconoscere la realtà e perdere la speranza.
Cioè, da quel che descrivi nella parentesi ora mi sembra evidente; però è vero che anch'io tante volte ho voluto invece mantenere un'ottimismo senza fondamenti...
Mi dico, cavoli, già sono messo male io...va bè, magari ci possiamo comprendere a vicenda e darci una mano.
Questo è punto interessante, in cui sono "caduto" anch'io molte volte: incontro una
ragazza con problematiche simili alle mie, mi sembra una grande opportunità per:
- Capirsi a vicenda (cosa tutt'altro che comune x certe persone)
- Sostenersi ed aiutarsi per crescere insieme.
Però non è successo quasi mai.
Il più delle volte, o mi sono state "amiche" finché faceva loro comodo, per poi scegliere partner di tutt'altro tipo; oppure non mi hanno proprio considerato.
Non so se è una questione di genere (mediamente alla donna problematica non interessa crescere, preferisce trovare uno "sistemato" che le risolva i problemi), oppure va a caso (alcuni uomini e donne vogliono crescere, altri no e sperano di trovare un partner meno problematico di loro).
Temo che c'entri di nuovo
l'ipergamia femminile: solitamente
la donna vuole un uomo migliore di se stessa, e questo vale anche per quelle problematiche.
Quindi forse un uomo problematico, ma promettente (come puoi essere tu), non viene visto dalla donna come un opportunità di crescita insieme, ma come uno "scadente" a cui preferire uno più risolto o solido e rassicurante (senza consapevolezza nella donna di essere lei stessa allo stesso livello di quello "scadente").
Non lo so, eh, sono riflessioni...
Poi saltano fuori i discorsi seri, un tentato suicidio, guida in stato di ubriachezza, shopping ossessivo-compulsivo (mi ha parlato di aver speso 7000 euro in un mese), discorsi "deliranti" su ricchezza in stile trapper e anche sul guidare ubriachi.
Qui qualsiasi persona "sana" avrebbe sentito un forte impulso di
fuga precipitosa...
Se per te non è stato così, magari chiediti il motivo.
Insomma, un'anima decisamente persa. Io inizio a essere abbastanza pressa, cerco di farla ragionare, provo a convincerla a fare una seduta conoscitiva
La chiamerei la "sindrome dell'infermiere" - o del salvatore. Non è mai un buon segno...
le dico che sono disposto a farle compagnia a condizione che si renda conto che ha bisogno di una mano abbastanza urgentemente, ma lei continua a rispondere che "Sta andando tutto bene, che è felice, che sto facendo tutto più grosso di quel che è, che sto distruggendo la sua serenità".
Sai, una cosa che ho imparato in tanti anni di lavoro su me stesso, è che
nessuno può salvare nessuno (nemmeno un terapeuta potrebbe).
Quello che puoi fare, quando va bene, è aiutare qualcuno che vuole salvare se stesso/a. Ma se quella persona vuole distruggersi, non c'è praticamente nulla che tu possa fare.
In quelle situazioni, al tuo posto mi chiederei se stai cercando di salvare una tua figura genitoriale.
Oppure una parte di te, che vedi "riflessa" in lei.
O, ancora, speri che
se le dai abbastanza amore, verrai amato a tua volta.
io non reggo e la faccio scendere non propriamente con educazione
Vedi, in queste situazioni ci sembra di agire con buone intenzioni, di voler dare qualcosa di buono, di agire "per amore" (e magari in parte è anche vero).
Quello che difficilmente vediamo, però, è che in realtà stiamo agendo in quel modo per un
tornaconto personale. E quando questo viene disatteso o deluso, di solito reagiamo con rabbia (segno che ce la prendiamo per noi stessi, non per l'altro).
Ovviamente divento immediamente lo "str***o di turno" per lei.
Non c'è da stupirsi.
Con persone di quel tipo, IMHO
narcisiste e competamente egocentriche, puoi andare d'accordo solo se le assecondi in tutto; se sei al loro completo servizio. Non c'è spazio per te come individuo, non vieni considerato. Non c'è la possibilità di una reale relazione umana; ma solo di una tipo "padrona / servitore".
Sono persone che fanno le vittime, ma sono facilmente carnefici (essendo prive di empatia).
E con persone così non c'è rimedio; c'è solo da riconoscerle, e allontanarsi.
In fin dei conti mi sono ritrovato deluso, in pena per lei, trattato come una pezza, con ancora meno fiducia nelle persone.
Io però aggiungerei, e scusa se suono crudele, che
sei stato tu ad attaccarti a lei, nessuno l'ha fatto al posto tuo.
Non è una cosa che ti è capitata per sfiga:
è una strada che hai percorso di tua scelta.
Non è che le persone siano tutte così, anzi. Quelle di quel tipo sono ben poche.
Come ho scritto all'OP:
quello che raccogliamo dipende anche dal terreno in cui seminiamo.
E chi è che sceglie le persone a cui dedichi il tuo tempo?
se fossi stato il "ragazzo comune" fatto con lo stampino, a quest'ora mi sarei "divertito", non avrei sensi di colpa e sarei a bere una birra raccontando agli amici della matta che mi sono scopat*.
E forse avresti fatto meglio; che almeno saresti stato più contento.
Così come hai fatto, invece, cosa ti ritrovi? Tempo perso, rabbia, risentimento, delusione e disprezzo.
l'ending per quelli come me è sempre molto simile, purtroppo.
L'ending sarà sempre lo stesso, finché scommetterai sul "cavallo" sbagliato.
Ma per cambiare finale, devi prima riconoscere che
sei tu quello che opera tale scelta. Tu e nessun altro.