Io e la mia vita

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Io e la mia vita

Messaggioda Kandee » 19/03/2013, 18:15



Scrivo la storia della mia vita, che probabilmente sarà noiosa.Alcuni avranno la pazienza e la voglia di leggerla, altri no!

Sono una ragazza di 21 anni, ho vissuto per 14 anni a Roma, e da 7 vivo in una città delle Marche molto più piccola.
Cominciando dall'inizio, da quando sono piccola, posso dire che ho sempre avuto un grandissimo, enorme senso di inferiorità verso tutti, in qualsiasi cosa.Non so a cosa sia dovuto, ma da quando ho memoria mi sono sempre sentita come se mi mancasse qualcosa.
Quando frequentavo le elementari ero soggetta a svariate prese in giro per le mie molte assenze, causa grandi mal di pancia la mattina (gran ansia) e le preghiere a mia madre per non andare a scuola.Oltretutto, a causa di vari problemi economici mia madre non poteva permettersi di comprarmi vestiti nuovi, quindi me li dovevo fare passare da mia cugina, molto più grande di me e quindi vestiti un pò vecchiotti.Immaginate le prese in giro.I bambini senza volere possono essere veramente crudeli.
Mia madre, una bravissima donna!Intelligentissima e comprensiva, buona, dolce.Lei è veramente la persona per cui potrei fare qualsiasi cosa.Fortuna lei.
Vivevo da sola con lei e ogni tanto i miei nonni materni che venivano spesso.Mio padre (anche lui un angelo assoluto) e mia madre si separarono quando ero molto piccola, ma sono sempre rimasti in ottimi rapporti e sono convinta che si amassero ancora, nonostante i problemi (che sorgevano dalle rispettive famiglie).
All'età di 7 anni mio nonno materno (a cui ero molto legata) venne portato via dalla leucemia.Io non mi resi conto della gravità della situazione, ma vidi mia madre soffrire tantissimo e questo mi colpì irrimediabilmente.
All'età di 9 anni mio cugino di 17 anni (che mi faceva sempre giocare con lui ai videogiochi da quando ero piccola) morì in un incidente in motorino.Anche lì mi resi conto poco ma vidi tutti i miei parenti sconvolti e in lacrime, e quello mi segnò.
Qui inizia forse il vero periodo in cui cominciai a rendermi conto della mia vita e a "capire" cosa fosse la sofferenza.
Tramite alcuni amici mia madre conobbe una persona, che è ancora oggi il suo attuale compagno.Io, a 8 anni, non capivo come fosse possibile che mia madre potesse aver trovato un "fidanzatino", e questo mi fece soffrire enormemente, tant'è che smisi completamente di impegnarmi a scuola, mi rifiutavo di fare i compiti, ero diventata una bugiarda cronica.
Il compagno di mia madre, per inciso, è una bravissima persona.Forse un tipo che all'inizio mi era sembrato un pò arido dal punto di vista sentimentale, ma è un vero genio soprattutto nel suo lavoro, e una persona che tutt'ora mi sostiene.
Nel 2001 dalla relazione tra mia madre e il suo compagno nasce la mia sorellina.Un vero angelo, la personcina che mi fece capire che si stava formando un'altra famiglia.E cominciai ad accettare il compagno di mia madre, anche se avevo ancora un grandissimo senso di angoscia che mi accompagna tutt'ora.
Comunque, iniziai la scuola media.Una tragedia.Non so dire esattamente perchè, ma ancora ricordando quei tre anni mi sento male.Mi sentivo sempre esclusa, diversa, nonostante parlassi con tutti.Come se non riuscissi ad integrarmi in un gruppo.
Poi la mazzata enorme: il 10 dicembre del 2003 mio padre ha un infarto e muore.Io avevo 12 anni e tanto ero sconvolta che non riuscii neanche a piangere.Non lo feci per tantissimo tempo, era come se mi fossi svuotata anche delle lacrime, di tutto.Vedevo mia madre soffrire veramente ma veramente tanto.Vidi mia zia ( sorella di mio padre ) fare dei gran magheggi per rubare gli ultimi 10.000 euro in banca di mio padre che erano destinati a me, la vidi nascondere tutti gli effetti personali di mio padre per non farmeli avere.Di lui mi rimangono delle foto e una felpa.
Finite le medie con sempre più problemi di ansie e complessi di inferiorità finalmente mi trasferii in questa città, molto più piccola di Roma, pronta a ricominciare dal liceo e piena di speranza.Mi sbagliavo di grosso.
Cominciai il liceo artistico.Mi piaceva molto, ma a metà anno conducevo uno stile di vita non molto sano, e smisi di andare a scuola.Ovviamente fui bocciata.Mia madre e la mia famiglia cercarono di comprendermi e parlarmi in tutti i modi ma io li respingevo in continuazione.
Uscivo in una compagnia di ragazzi a cui ero molto legata, ma i miei complessi e la mia timidezza mi fecero sempre pensare di non essermi integrata sul serio.Intrapresi una relazione con un ragazzo più grande di me di due anni, che si rivelò un fiasco.Mi trattava sempre malissimo e io mi facevo trattare così.
Dopo un anno e mezzo trovai la forza di mollarlo e dopo 4 mesi incontrai una persona importantissima:lui aveva 21 anni, io 16.
Mi sono sempre distinta oltre che per i miei gusti in fatto di musica, vestirmi, abitudini, anche per il fatto che sono sempre sembrata molto più grande di quello che ero in realtà.Come se fossi maturata in pochissimo tempo.
Io con questa persona ci sto ancora attualmente, ci sto insieme da 5 anni e mezzo.Una relazione in cui ci apprezziamo tantissimo entrambi, ci vogliamo enormemente bene, stiamo sempre insieme, ma non ci amiamo veramente, è diventata solo un abitudine.
Intanto dopo il fiasco del liceo artistico, provai lo psicopedagogico.Stessa storia.Dopo quello il liceo linguistico, uguale.
Ero veramente demoralizzata, non trovavo alcun motivo per tirarmi su di morale.Ero veramente apatica.Grazie a dio trovai una scuola paritaria privata, dove riuscii a diplomarmi in tempo.
Non senza sforzi, non senza sacrifici.Molti pensano che se paghi la scuola privata passi senza fare nulla.Vi posso assicurare che perlomeno per me e per la mia esperienza, è stato veramente difficile.Soffrivo tantissimo e avevo sempre meno soddisfazioni.Ma ce l'ho fatta e ora è passata.
Qui arrivarono altri problemi.
Ho sempre viaggiato moltissimo da quando avevo nove anni:stati uniti, nuova zelanda, australia, cina.Ai miei piaceva viaggiare e anche a me piaceva discretamente.
Ma non ce la feci più. Dopo aver passato due mesi in nuova zelanda, dove i miei cercavano disperatamente lavoro, gli dissi di lasciarmi in italia.Accettarono contro voglia, ma avevo il mio ragazzo che fortunatamente mi aiutava tantissimo.Avevo 17 anni e mezzo.
Nei loro viaggi si portavano sempre mia nonna (completamente pazza e alcolizzata, piena di problemi esistenziali), ma cominciava ad avere una certa età e dovettero lasciarla con me, mentre loro cercavano lavoro in nuova zelanda, e cominciavano a costruirsi una mezza vita laggiù.Mia sorella andò a scuola li, imparò l'inglese, si ambientò benissimo.
Io invece ero qua con mia nonna.Mi sono ritrovata per due anni, dai 18 ai 20 a doverla badare.Aveva bisogno di una badante ma non ce la potevamo permettere.In più vivevo e vivo ancora oggi in una casa molto vecchia che ha bisogno di continua manutenzione, con elettrodomestici vecchi che si rompono in continuazione e io mi sento sempre sull'orlo di una crisi di nervi.
Ho trascorso due anni della mia vita completamente votata a mia nonna.Dovevo controllarla, raccoglierla da per terra completamente ubriaca, cercare di calmarla e a sentire insulti su insulti diretti a me.Non uscivo più, non mi sentivo di lasciarla da sola.
Anche se quella sola ero io.Si, c'era il mio ragazzo, ma io sognavo una vita normale, con degli amici, con delle passioni, e invece sentivo di non avere nulla.
Ora la mia famiglia con mia nonna sono lontani, a migliaia di chilometri di distanza.
Ero convintissima di fare l'università e laurearmi.Mia madre è un ingegnere elettronico, il compagno di mia madre un ingegnere edile.Hanno studiato, sono delle grandi menti.Non volevo deluderli ulteriormente, dovevo riuscire in qualcosa, anche se loro non mi facevano alcuna pressione, mi avrebbero sostenuto in ogni caso.
Iniziai psicologia, trovai degli amici.Ma erano gia tutti integrati tra loro e io proprio non riuscivo a sentirmi completamente accettata.Mollai a metà anno, convinta che dopo l'estate sarei riuscita ad iscrivermi ad un altra facoltà.
Cominciai lingue e fu lo stesso.

Ora sono qui, non faccio nulla, passo le mie giornate dentro casa senza trovare un scopo alla mia vita, da un pò mi è venuta la fobia dei temporali e della pioggia che mi creano veri e propri attacchi di panico(riconosciuti dal mio psicologo), ho paura di uscire di casa, il mio ragazzo cerca di sostenermi più che può ma non riesce a fare molto.E questa sensazione di angoscia e paura continua mi fa mangiare tantissimo per poi smettere e non mangiare per due giorni.Mi sento incapace in ogni campo, ho la passione della fotografia e del disegno che vorrei sviluppare e magari farne una professione, ma al primo ostacolo mi demoralizzo tantissimo e non credo per niente in me stessa!
Mi sento terribilmente brutta, ho paura di conoscere altre persone e avere amici anche se li desidero tanto!So che la mia situazione non è peggiore di altre, anzi, ho letto storie molto peggiori delle mie e mi sento quasi in colpa per considerare la mia vita "difficile".Ma non riesco a trovare una via d'uscita.

Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggere la mia storia <3
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Io e la mia vita

Messaggioda Richetto » 20/03/2013, 7:25



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"Carri armati nemici fatta irruzione a sud di ARIETE. Con ciò ARIETE accerchiata.
Trovasi 5 km nord-ovest Bir El-Abd. Carri ARIETE combattono."
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Io e la mia vita

Messaggioda ca_s » 23/03/2013, 9:09



Ciao Kandee :)

che dire.... Hai molto coraggio e forza di volontà hai capito cose importanti, hai un forte senso di responsabilità. Vorrei solo lasciarti un paio di consigli se posso permettermi...

Non dannarti perchè non riesci a capire cosa vuoi fare. Sopratutto abbandona i sensi di colpa.
Se come dici i Tuoi sono persone intelligentissime ti ameranno e ti stimeranno anche se finisci a fare l'operaia in una catena di montaggio. In ogni caso sappi che NON SEI e NON SARAI MAI e POI MAI inferiore a nessuno! E neanche superiore ;), quindi sta serena e goditi la tua salute e giovinezza. Scegli di non andare più a scuola ma continua a studiare.... non aspettarti niente ma sappi che ti spetta molto... Rilassati, esci sotto la pioggia e guardala scendere ascolta la tua musica preferita ( perche la musica lo sà!) mentre cammini nella natura ed impara da lei. Probabilmente desideri anche essere più notata ma questo è un altro discorso...

Ricorda sempre quanto valore hai e quanto non ne hai.... Entrambi le cose sono fonte di un enorme coraggio.

A presto

CaoS
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