Adrien ha scritto:Mr. Umano ha scritto:per capire cosa è davvero la felicità bisogna prima comprendere appieno l'assenza della felicità, ovvero tutte le sofferenze che l'uomo si porta dietro da quando è sulla terra.
Sì, ci sono sofferenze inevitabili, verso le quali possiamo solo sviluppare un atteggiamento stoico, e altre che contribuiamo a creare noi stessi, per immaturità e incapacità di gestirci psicologicamente.
Date le circostanze del vivere, più che una vera e propria felicità alla fine è già molto conquistarsi un po' di serenità, con sprazzi di moderata gioia.
P. S. Benvenuto.
Vero, ci sono sofferenze inevitabili, ma se siamo sulla terra di sicuro è per imparare proprio dalle sofferenze.
L'immaturità sta nel non capire le lezioni che ci offre la vita.
Da sempre le persone soffrono, ed il più delle volte finiscono per piangersi addosso incolpando la vita di essere ingiusta, eppure non è così: Le persone sbagliano per una vita senza mai accorgersene, e poi, appena il boomerang torna dietro, cominciano ad incolpare: la sorte, le altre persone, dio, il sistema... ma in quei momenti non si arriva mai al nocciolo della questione, ovvero guardare dentro se stessi.
In pochi riescono a guardarsi dentro, perché scoprirsi causa dei propri problemi crea dolore, quindi è meglio fingere di non sapere ed andare avanti, ma avanti dove?
Così facendo ci si ferma in un certo senso, perché non si va verso il traguardo della felicità, ma si corre senza meta e basta, però prima o poi le gambe cedono mentre si percorrono le strade senza meta, e così cominciano ad arrivare le bestie ed i mostri più paurosi (ansia, depressione o problemi di tutti i tipi), e lì sei a terra ferito senza poter più scappare come nei film di paura.