Sayuri ha scritto:Uhm...secondo me Vanitas voleva mostrare un problema diverso...e cioè che per vivere nel virtuale spesso ci si dimentica della realtà... cmq la realtà ha perso di valore, c'è poco da fare...quando si sta in mezzo alla gente, anche solo per prendere una cioccolata, tutti tirano fuori il telefono e pensano ai fatti loro, dimenticandosi di comunicare con chi sta vicino...più triste di così!!
e non voglio biasimare nessuno, perché io sono la prima che se si sente in imbarazzo lo prende x far finta di dover scrivere a chissà chi... ma ormai parlare di persona diventa sempre più difficile
non è sto gran chè
il virtuale è una bella soluzione, ma non può e non deve sostituire il reale...sennò ci perdiamo un pezzo di noi, degli altri...di tutto...
Invece ti sei fatta capire bene, il problema sostanzialmente e paradossalmente è che è proprio la virtualità a rendere più facile la comunicazione a discapito della realtà, ecco perché tutti ormai le preferiscono la prima! Ancor più per le persone che hanno particolari problemi! Nel virtuale è molto più difficile prendere lanterne per lampioni, perché leggi quasi esattamente quello che la gente vuole esprimere, hai un'informazione più completa perché niente ti sfugge, mentre nel reale puoi anche sbagliare perché è molto più complessa l'interazione: puoi dire giusta una cosa, ma sbagliare il contesto, oppure sbagliarla e far capire tutt'altro agli altri con gesti, intonazione della voce, e così via ad andare, ci sono troppi fattori in gioco... Poi ovviamente in entrambi i casi ci sono più piani di lettura, da quello più superficiale al più profondo, essendo questa un'epoca di imperante superficialità è ovvio che da questo punto di vista il virtuale vince in quanto a semplicità di lettura, la gente non vuole sbattersi a cercare di interpretare più profondamente ciò che viene detto, per cui anche qui si viene serviti su un piatto d'argento, perché in pochissimo tempo metti insieme dettagli anche apparentemente insignificanti e ti rendi conto di come stanno le cose effettivamente, quando nella realtà ci metti una vita a conoscere davvero le persone, spesso realizzando troppo tardi chi fossero realmente... ovviamente non si finirà mai di conoscere qualcuno, ma è innegabile che in molti casi le amicizie, i rapporti vengano molto semplificati... e di conseguenza ne viene anche un consumismo dei sentimenti, dei valori... ecco perché oggigiorno stanno sparendo sempre di più dalla realtà!!!
Poi per quanto mi riguarda sono davvero un caso a parte... a causa del mio problema la cosa è ancora più esasperata, la gente non vuole averci a che fare dato che vogliono tutti la vita facile e semplice, per cui mi è toccato esprimermi quasi esclusivamente tramite vie virtuali. Ma essendo io pure capace di letture in chiave profonda, mi è evidentissimo questo stato di cose... e credo che siano in pochi ad aver capito tutto questo!