Quest'atroce dolore che sembra quasi scorrere nelle mie vene
per poi infuriare nel mio cuore,
assai arduo è da sopportare.
Per la mia esasperata anima confortare
non basta più amare lacrime versare.
La consolazione che a me spetta
è forse, tra tutte, la più effimera e disperata;
la carezza d'una lama affilata
che lentamente sfregia la mia pelle delicata.
Sospiro dopo sospiro...
Taglio dopo taglio...
Questo mio dissidio interiore,
assieme al sangue sembra colare.
Il cremisi acceso,
per un attimo,
il perenne grigiore vuol sovrastare,
esortandomi ad abbandonarmi ad un soave torpore.
Ma quando svanisce l'illusione, la magia...
Ecco che ricomincia la mia agonia.