università a 40 anni. follia?

[dave81]

ciao a tutti


potrei scrivere molte cose...., se a qualcuno interessa posso fornire maggiori informazioni sul mio passato, sul mio vissuto, sui miei problemi etc etc, ma intanto quello che mi preme è soltanto sentire il vostro parere. solo un parere disinteressato


nella mia vita ho collezionato tutta una serie di fallimenti (lavorativi, universitari, sentimentali, insomma di tutti i tipi) e adesso mi ritrovo pure senza lavoro. diciamo che non è un bel periodo ecco.... ma cerco di non abbattermi.


secondo voi, potendoselo permettere economicamente, sarebbe una follia iscriversi a 36 anni ad una facoltà universitaria? in mezzo ai ragazzini di 20 anni?


ha senso?

[-Entropia]

Se ne hai la possibilità, perché no? Non è mai troppo tardi!

Preparati però, perché probabilmente sarà dura, ma l'impegno viene sempre ripagato.

[samhaim]

che l'impegno venga sempre ripagato ho i miei seri dubbi, comunque sia sempre meglio fare qualcosa che non far nulla, tenendo in conto che comunque potrebbe non servire a niente, che facoltà avevi in mente? posso capire che andare in mezzo ai 20enni possa metterti a disagio ma ipoteticamente se non c'è l'obbligo di frequenta e le lezioni non ti interessano potresti anche solo studiare a casa e presentarti per gli esami

[RESCUER IN THE DARK]

Tutto ha senso, se è fatto con determinazione.
La vita è tua.

Una laurea presa quando si è sulla quarantina può non valere come una presa da uno sulla ventina, forse, ma converrai con me che, tra non averla e averla dopo, la seconda opzione offre più possibilità.

[Georgiana Spencer]

No, non è una follia. Io ho 32 anni e già da un paio di anni mi sta girando in testa ( da quando è morto mio padre) di iscrivermi a Medicina, Al King's college di Londra, e sto solo decidendo adesso se questo è buono oppure se è meglio un altro. Quindi ti capisco benissimo e se anche tu puoi farlo allora non c'è motivo per evitare questa scelta. Se ti piace la Medicina e vuoi studiare allora studia. Se lo puoi fare anche tu devi sentirti fortunato e quindi non esitare ancora. Forse l'unico intoppo qui in Italia è il pre esame che fanno per entrare. A Londra c'è quello per la lingua ed è facile per chi la conosce. Ma il pre esame di Medicina in Italia so che è uno scoglio di altro tipo mi pare no? tu ti sei già informato ?

[Whisper]

Io personalmente non ci vedo assolutamente nulla di male ad iniziare l'università alla tua età. Nel mio corso ci sono persone di 40 e persino 50 anni (se non di più)..se ti interessa, fallo!

[dave81]

premetto che sto facendo psicoterapia, non mi vergogno di dirlo, e non è la prima volta . avevo già fatto psicoterapia anni fa, per problemi legati alla timidezza patologica, alla scarsa stima, etc etc ma non è servito a molto.

all'epoca studiavo già all'università, ero anche "bravo", ma poi per vari motivi ho tirato per le lunghe, ero andato fuori corso e alla fine ho mollato. anche perchè poi avevo trovato un lavoro. ma questa cosa dell'università per me è ormai diventata un'ossessione, ormai penso che sia la sfida della mia vita. ognuno di noi forse ha la sua sfida, per me la sfida è riuscire ad arrivare in fondo ad un percorso di studi. non voglio vivere tutta la vita con questo rimpianto, perchè sarebbe per me insopportabile. il problema è che a detta del mio attuale psicologo io non sono ancora in grado di portare avanti un piano di studi, proprio a causa dei miei problemi e questa cosa mi fa stare male. in effetti avevo già ritentato una seconda volta, ma anche quella volta alla fine avevo mollato. sto affrontando questi problemi con lui e sto cercando di risolverli , ma cambiare a 36 anni è moooooooolto difficile....

lui mi consiglia di lasciar perdere le facoltà scientifiche e , se proprio voglio riprovare per la terza volta, mi consiglia lingue o comunque qualcosa di umanistico.


quello che mi fa stare male è che so di non essere deficiente, al liceo ero il primo della classe, e sapere che tutti i miei compagni di liceo si sono laureati (anche quelli più asini) e io no, mi fa stare malissimo. non parliamo poi dei sensi di colpa verso i miei genitori.

affrontare un percorso di studi da solo, senza conoscere nessuno e senza avere nessun appoggio o amicizie, mi spaventa. temo anche il giudizio dei ventenni che mi guarderanno. conosco bene l'ambiente, se sei un po' debole o asociale, ti ritrovi presto da solo ad affrontare tutti gli esami senza compagni di studio. e io ho paura di fallire per la terza volta. non sopporto l'idea di aver fallito già due volte. non sopporto di aver fatto spendere molti soldi alla mia famiglia invano. non me lo perdonerò mai.

[Michele76*]

Che facoltà hai in mente ?

[Masquerade]

Certo che ha senso. Se puoi, perché non provarci?

[Premio Nobel]

Secondo me, può avere senso iscriversi all'università se tu ritieni veramente che hai le capacità per concludere quel percorso di studi ... magari non necessariamente la specialistica, ma anche soltanto una laurea triennale.

Per il disagio di essere in mezzo a ragazzini molto più piccoli di se stessi penso possa essere comprensibile, anche se in realtà su questo punto non saprei molto bene che cosa dire.
Pur tuttavia, almeno per esperienza personale, il fatto di avere compagni di corso e di studio è una cosa abbastanza relativa ... Nel senso, a me è capitato che soltanto nel primo anno di triennale ci fosse più "gruppo".
Dopo ciascuno ha preso la propria strada. Allo stesso modo, per esperienza personale lo studio di gruppo è inutile, laurearsi ho notato che è una cosa che spesso si fa sostanzialmente da soli ... Più alla specialistica di richiedono "lavori di gruppo" ed anche "esami di gruppo".

Nonostante ciò, un mio amico qualche anno fa aveva ripreso a fare le superiori, in un professionale.
Mi aveva raccontato un po' quello che succedeva. Per carità, a lui quella scuola serviva più da qualifica che da contenuti stessi [era un professionale, non una università] Sicuramente non si trovava molto a suo agio (23-25 anni contro quattordicenni indisciplinati), pur tuttavia, facendo da solo è riuscito a finire comunque ciò.