Non riesco a trovare un lavoro, come fare?

Sfruttiamo questo spazio anche per parlare di scuola, di compagni, di colleghi, di materie. Chiediamo/diamo aiuto e spiegazioni su tutto ciò che concerne lo studio (scuola e università).
Inoltre, date le condizioni critiche in cui si trova l'Italia, ecco un forum che vuole raccogliere storie, idee, iniziative e proposte, qui e all'estero.

Non riesco a trovare un lavoro, come fare?

Messaggioda Premio Nobel » 17/02/2017, 20:19



empatyic ha scritto: Naturalmente, prima che mi rispondete, venderò cara la pelle !


Empatyic prima di tutto modera i termini visto che qui non stiamo al bar ed io non sono tuo fratello.

In secondo luogo credo tu abbia totalmente frainteso le mie parole.
Con quanto ho detto, non ho mai affermato "povera fallita... fai schifo" - ho semplicemente spiegato quali possono essere stati alcuni motivi per cui, dicendo alcune frasi che l'autore del topic avrebbe potuto dire (nella fattispecie "sono disposta a fare qualsiasi cosa pur di lavorare" e "anche se ho studiato tanto, sono disposta ad accettare una mansione che non riguarda quanto ho studiato") avrebbe potuto avere delle conseguenze negative.

Ciò anche perché io stesso non sono il figlio di Marchionne, ma mi è capitato di commettere questo tipo di errori qualche volta.

A parte il fatto che se il datore di lavoro fallisce, o molti datori di lavoro fallissero, non credo tu ne beneficieresti molto, visto che aumenterebbe la disoccupazione. - Ma poi ti rispondo alla tua domanda: "perché un datore di lavoro vuole assumere qualcuno?" Per lo stesso motivo per cui tu potresti chiamare un operaio a farti sistemare una finestra.
Ovvero sia: perché ti serve un'opera e tu, o non la sai fare, o non ti conviene farla.
Quando tu cerchi un artigiano (un operaio che ti ripara la finestra) proverai a trovare quello che ritieni essere il "meglio" per le tue necessità. Se tu conosci due operai, uno è un ragazzo alle prime armi, un altro lo fa invece da 10 anni (supponendo poi che la paga sia uguale, come avviene nel mondo del lavoro) tu chi chiameresti?
E comunque, solitamente, per lavori in cui non è presente esperienza alcuna, esistono i contratti di stage o apprendistato che servono proprio per favorire l'assunzione di nuovo personale.

empatyic ha scritto: Che poi, io successivamente decida di cambiare lavoro per miei motivi, MI RISULTA CHE IO NON HO FIRMATO UN CONTRATTO CON IL DIAVOLO CEDENDOGLI LA MIA ANIMA IN CAMBIO DI UN LAVORO !

Quando si lavora, il contratto obbliga le parti alla prestazione. Se io non la rispetto più, a seconda di come non la rispetto, posso non essere pagato o licenziato. E comunque dimmi: tu assumeresti qualcuno per un lavoro con il pericolo che di punto in bianco si licenzia e ti lascia il lavoro a metà?
Ho capito che da molto fastidio essere rifiutati al lavoro (anche a me ne da fastidio, visto che anche io sto cercando lavoro), ma non credo proprioo che un datore di lavoro sia l'anticristo sceso in terra.

In terzo luogo, empatyic, magari tu hai passato delle esperienze di lavoro particolarmente negative, ma ciò non significa che tutti si siano comportati così. Io stesso ne ho avuto la dimostrazione. 4-5 anni fa ho fatto la vendemmia vicino a casa mia: non ho un ricordo molto piacevole, perché oltre ad essere pesante come lavoro, il datore di lavoro effettivamente non era per niente alla mano (pagava poco, e faceva la cresta sulle ore di lavoro).
Però, questa estate, ho fatto l'operaio in una impresa sempre nella stessa zona: l'ambiente invece era molto piacevole, ed anche il datore di lavoro molto più cordiale, si comportava in maniera perfettamente legale e si vedeva che ci teneva molto di più ai dipendenti.
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Messaggioda Randolph Carter » 17/02/2017, 21:59



quando il datore di lavoro che ne so di un bar o di un negozio di abbigliamento ti dice "cosa fai qui che sei perito chimico?" non rispondergli cerco un lavoro e per me va bene tutto. Stai sul sobrio cerca di fare si che tu sia li perché lo vuoi e non perché sei disposta a fare tutto.
Che ne so se capiti in un negozio di abbigliamento ti inventi che ti piacerebbe un lavoro a contatto con il pubblico. Oppure se capita la cassiera in qualche grande catena gli dici perchè è una catena importante e mi piacerebbe farne parte e crescere con all'interno di un grande marchio della gdo.
Per gli stage c'è garanzia giovani oppure visto che sei a casa senza fare niente iscriviti a crescere in digitale che da opportunità a stage.
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Messaggioda empatyic » 17/02/2017, 22:10



Premio Nobel ha scritto:Empatyic prima di tutto modera i termini visto che qui non stiamo al bar ed io non sono tuo fratello.


Ci troviamo in un forum palesemente rivolto a gente adulta, dove si parla di argomenti abbastanza pesanti e ti scandalizzi per qualche innocente termine che fra l'altro utilizzano anche i ragazzini (magari usassero solo quelli) ?????

Sei serio ? :facepalm:

Premio Nobel ha scritto:In secondo luogo credo tu abbia totalmente frainteso le mie parole.


No, io non ho frainteso nemmeno una lettera delle tue parole, di fatto ho risposto sulla base della tua affermazione, ma credo invece di aver capito il vero particolare che ti ha dato fastidio, ovvero ti è sembrato che il mio messaggio fosse rivolto direttamente a te, quando era solamente una simulazione di una surreale discussione con un datore di lavoro.

Premio Nobel ha scritto:A parte il fatto che se il datore di lavoro fallisce, o molti datori di lavoro fallissero, non credo tu ne beneficieresti molto, visto che aumenterebbe la disoccupazione.


Anche in questo caso la mia era solo una frase surreale senza capo ne coda, nemmeno considerata come una lontana ed assurda ipotesi da replicare.

Premio Nobel ha scritto:Se tu conosci due operai, uno è un ragazzo alle prime armi, un altro lo fa invece da 10 anni (supponendo poi che la paga sia uguale, come avviene nel mondo del lavoro) tu chi chiameresti?


Per pregiudizio, chiamerei senza dubbio l'operario con esperienza decennale, perché so che il ragazzo alle prime armi è certamente svogliato, inaffidabile e non avendo nessuna esperienza sul campo, so che mi farebbe un lavoro pessimo anche danni direi, così con questa mentalità accomunata per tutti, sono arrivato a 35 anni senza aver avuto la possibilità di fare esperienza di nessun genere, praticamente il cane che cerca di mordersi la coda non hai esperienza non ti assumo, ma l'esperienza come la faccio se nessuno mi assume ??, perché pure lo stesso operaio con esperienza decennale cerca un socio alla pari piuttosto che tramandare il mestiere ad un giovane apprendista e te lo dico per esperienza diretta, a meno che sei amico dell'amico dell'operaio con esperienza decennale che per raccomandazione ti prende sotto la sua ala....., però io non ho mai avuto questa fortuna.... :sleep:

Premio Nobel ha scritto:E comunque, solitamente, per lavori in cui non è presente esperienza alcuna, esistono i contratti di stage o apprendistato che servono proprio per favorire l'assunzione di nuovo personale.


Stage, che ai tempi di quando ho finito gli studi, praticamente non esistevano o conosciuti da pochissimi "eletti" e oggi che questi stage ci sono chiaramente alla mia età nessuno mi offre uno stage e non rientro più nemmeno nella Garanzia Giovani.

Premio Nobel ha scritto:E comunque dimmi: tu assumeresti qualcuno per un lavoro con il pericolo che di punto in bianco si licenzia e ti lascia il lavoro a metà?


La domanda corretta è : come si può basare l'assunzione o meno di una persona sulla base che quest'ultima decide di licenziarsi senza dare nessun preavviso ? A parte che sarebbe una infamata che io non farei mai ad un datore di lavoro di buon cuore, quindi escludendo datori schiavisti che pagano anche in ritardo.

Premio Nobel ha scritto:In terzo luogo, empatyic, magari tu hai passato delle esperienze di lavoro particolarmente negative, ma ciò non significa che tutti si siano comportati così.


Nella mia vita personale è successo, sempre e costantemente , altrimenti oggi non sarei arrivato su questo forum e arrivare a scrivere determinate affermazioni sulla mia vita e su come eventualmente finirla.
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Messaggioda Premio Nobel » 18/02/2017, 3:48



Empatyic, non sono mai stato così serio come ora.
Essere aggressivo non significa essere volgari necessariamente. Inoltre, per quanto possa comunque aver frainteso le tue parole, credo in tutta sincerità che se tu veramente volevi esprimerti contro il mio ragionamento soltanto, e non darmi comunque contro, Il tuo post non è stato molto chiare (anche perchè tra le altre cose, se citi le mie parole, e rispondi usando il "tu" dicendo "tu meriti di fallire" o "tu sei egoista" o "tu sei idiota", capisci che comunque le stai indirizzando, anche non volendo, a me)

Solitamente, le persone cercano in tutte le loro attività, una ottima qualità al prezzo minore ... Logicamente, questo non può essere sempre possibile, ma quando ciò risulti essere possibile, allora viene ad essere prediletto, proprio come nel caso della scelta di un artigiano per lavori domestici, o anche nella scelta di un chirurgo (presumibilmente, una persona sarà molto più felice che venisse operata da un esperto professore di chirurgia, piuttosto che un neolaureato al suo primo giorno di intervento) [se io assumo una persona senza esperienza, dovrà essere fornita della formazione, la quale avrà un costo, il quale a sua volta si andrà a ripartire tra il lavoratore stesso è il datore di lavoro]
Io comunque, più che prendermela con il mondo del lavoro, cercherei di comprendere in che figura professionale potrei più facilmente essere assunto, e quindi possa avere maggiore possibilità di successo.

Tu però, ad esempio, rinunceresti ad un lavoro part-time, in una impresa in difficoltà economica, che corre il grosso rischio di fallire, ma il datore di lavoro risulti essere alla mano, se tu avessi la possibilità di essere assunto con uno stipendio più alto, in una impresa molto più stabile e che ti garantisse una molto maggiore stabilità economica? Va bene comprendere la buona fede di un soggetto (non ho comunque mai negato che anche la fedeltà, o la voglia di impegnarsi, come ad esempio, l'interesse a fare carriera, possa essere una carta vincente ed anche positiva), ma non basta soltanto quella per esercitare delle scelte

Di solito, in particolare modo per il settore della GDO, so che si ricerca personale non troppo specializzato proprio per il motivo che avevo addotto. Ciò non è un comportamento di per sè da persone cattive, ma semplicemente un comportamento comprensibile, che secondo me, a parti invertite, verrebbe replicato.
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Messaggioda empatyic » 18/02/2017, 17:59



Premio Nobel ha scritto:Inoltre, per quanto possa comunque aver frainteso le tue parole, credo in tutta sincerità che se tu veramente volevi esprimerti contro il mio ragionamento soltanto, e non darmi comunque contro, Il tuo post non è stato molto chiare (anche perchè tra le altre cose, se citi le mie parole, e rispondi usando il "tu" dicendo "tu meriti di fallire" o "tu sei egoista" o "tu sei idiota", capisci che comunque le stai indirizzando, anche non volendo, a me)


Sono partito dal presupposto che tu non sei un datore di lavoro, di conseguenza E' ILLOGICO anche lontanamente pensare che le mie affermazioni erano rivolte a te direttamente o indirettamente, ripeto non ha nessun senso logico. :dunno:

Inoltre, sulla base di quanto appena detto, ti invito a rileggere con moltissima attenzione il mio messaggio e dirmi ESATTAMENTE i punti dove io ti avrei offeso addirittura utilizzando quegli epiteti da te indicati, aggiungo è solo un stile di scrittura dove il soggetto che legge o ascolta non fa parte della discussione, la quale è rivolta, invece ad un terzo ipotetico lettore non presente sul momento.

L'unica cosa che ho fatto verso di te è stata indicata solo nel primo paragrafo nel farti semplicemente notare il tuo ragionamento basato dal pregiudizio (che è un dato di fatto e non un'offesa), poi confermato dal fatto che nel messaggio dove mi hai risposto hai pensato senza che io nemmeno l'avevo scritto l'ipotesi di un lavoratore che abbandona il lavoro di punto in bianco lasciando il lavoro a metà.

Adesso, divento io seriamente serio e ti racconto il mio triste passato.

Parti dal presupposto che di carattere una volta ero come questa ragazza e anche molto vittimista prendendomi pure le vergogne che facevano gli altri. Ho sempre lavorato in nero non per mia scelta, di conseguenza io non sono mai stato tutelato da un contratto di lavoro, quindi potevo essere cacciato via dal lavoro anche senza motivazione, ma nonostante tutto ho accettato in particolare un lavoro in nero dove inizialmente mi è stato detto che finivo di lavorare alle 18:00 ed il sabato non avrei lavorato, invece poi è successo che in realtà lavoravo fino alle 20:00 e pure il sabato, ma sono rimasto ugualmente a fare il cane impegnandomi al massimo.

No, non era un lavoro dove ho imparato qualcosa che poi mi sarebbe rimasto come esperienza lavorativa.

Un giorno, un neo assunto da poche settimane, decide di andarsene di punto in bianco il giorno stesso, io ero presente ed il datore di lavoro si è messo ad urlare contro di me come fossi stato io ad andarmene, trattandomi come una [visto che siamo nel forum dei Teletubbies mi auto-censuro], non ho reagito, non ho detto una parola e sono andato diritto in bagno a piangere come un cretino, ma non me ne sono andato, sono rimasto ugualmente fino a quando il lavoro è finito.

La storia nel mio topic riguardo la schiena rovinata per sempre è successa quando stavo facendo quel lavoro e per non farmi licenziare ci sono andato quando ancora dovevo riposare, senza avere nessun contratto, non sono stato tutelato a livello medico ed oggi ne pago ancora le conseguenze.

Premio Nobel ha scritto: o anche nella scelta di un chirurgo (presumibilmente, una persona sarà molto più felice che venisse operata da un esperto professore di chirurgia, piuttosto che un neolaureato al suo primo giorno di intervento)


L'esperto professore di chirurgia, escludendo la clonazione, anch'esso agli inizi era un neolaureato a cui hanno dato tanta fiducia, la quale ha alimentato la sua autostima e con il tempo è diventato il professore esperto che oggi scrive anche libri di successo sull'argomento.

Comunque, la Medicina non è un campo di confronto dove mi piace fare paragoni di questo tipo riguardo l'apprendistato e non sei il primo che mi fa tale paragone.

Premio Nobel ha scritto: [se io assumo una persona senza esperienza, dovrà essere fornita della formazione, la quale avrà un costo, il quale a sua volta si andrà a ripartire tra il lavoratore stesso è il datore di lavoro]


Quindi, assumiamo sempre persone con esperienza decennale che non hanno un costo e non devono fare alcuna formazione e lasciamo i giovani a casa.

Premio Nobel ha scritto:Io comunque, più che prendermela con il mondo del lavoro, cercherei di comprendere in che figura professionale potrei più facilmente essere assunto, e quindi possa avere maggiore possibilità di successo.


Ci penso ogni giorno, ma ti ricordo che ci vuole sempre una formazione iniziale e se nessuno ti assume, restiamo nel Limbo.

Premio Nobel ha scritto:Tu però, ad esempio, rinunceresti ad un lavoro part-time, in una impresa in difficoltà economica, che corre il grosso rischio di fallire, ma il datore di lavoro risulti essere alla mano, se tu avessi la possibilità di essere assunto con uno stipendio più alto, in una impresa molto più stabile e che ti garantisse una molto maggiore stabilità economica?


Al mio datore di lavoro che risulta essere alla mano, gli parlo con il cuore in mano e gli dico :

"La gente lavora per ottenere una casa/auto di sua proprietà e successivamente farsi una famiglia, la quale per vivere serenamente bisogna saper mantenere. Fino ad oggi, mi hai trattato bene, ma devi capire che mi hanno offerto questa opportunità che mi permetterà di dare un futuro migliore ai miei figli e quindi sono obbligato ad accettare."

Poi, a seconda dei casi, se ho ancora tempo prima di essere assunto nella nuova azienda mi occupo di insegnare quello che so ad un nuovo apprendista e poi passo al nuovo lavoro.
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Messaggioda Premio Nobel » 18/02/2017, 18:41



Anche se stiamo andando in Off Topic, mi permetto comunque di specificare quanto segue:
"Tu hai capito quello che volevi capire, partendo dal tuo pregiudizio, come fanno tutti i datori di lavoro a cui auguro sempre il fallimento delle loro attività e ti spiego subito il motivo."
"Mi fai vedere quanto è grande il tuo "EGO", solo perché tu sei una persona di successo che caga soldi con la sua attività, mentre io non sono nessuno, non ho esperienze lavorative di nessun genere e quindi non ho nemmeno un soldo bucato e credi di potermi trattare come uno straccio per pavimenti ?! "
"TU PRIMA CONSIDERATO CHE NON MI CONOSCI devi provarmi senza farti seghe mentali di pregiudizi ed inutili paragoni con gli altri miei coetanei, vedi che effettivamente mi impegno al 1000% anche per pulirti i cessi con lo spazzolino da denti, mi offri uno stipendio adeguato alle mie competenze e NON sottopagato ed io chiaramente resto per più tempo possibile."

Usando il "Tu" all'interno di un dialogo è più comprensibile che ci si stia rivolgendo al diretto interlocutore (ancor più se si citano frasi altrui). Sarebbe più corretto usare una forma impersonale, la quale è meno fraintendibile - in questo caso, infatti, sarebbe molto più facile comprendere la critica al ragionamento, piuttosto che all'autore del ragionamento stesso.

Avevi comunque esposto due argomenti (la formazione e la possibilità di trovare un lavoro migliore), mi permetto di rispondere:
- E' vero che la formazione professionale non può non esistere, però credo sia sbagliato dire che uno, avendo la possibilità di scegliere una persona esperta piuttosto che una persona senza esperienza (a parità di altre caratteristiche), scelga la persona senza esperienza. Di solito, quello meno esperto, può vantare tuttavia altre caratteristiche (come ad esempio, una maggiore flessibilità). In ultima istanza, quei contratti di formazione, prevedono una paga minore, proprio per compensare questa minore propensione (per quello esistono gli stage). L'esempio dell'operazione chirurgica esprime in realtà molto bene due concetti: 1) c'è la possibilità di scelta tra il professore e l'assistente; 2) la paga tra le due operazioni è la stessa (per il SSN). -La formazione si fa, ma dipende molto da come si fa, da chi la paga, e dalla possibilità di poterne fare a meno.
- Supponendo che ad un colloquio di lavoro, proponi l'idea che avevi esposto sulla possibilità di trovare un altro lavoro, un datore di lavoro alla mano potrebbe comunque replicare: "comprendo, pur tuttavia, sono un libero professionista e svolgo questa attività anche per potermi permettere da vivere. L'azienda dove lavoro ha varie necessità, una di queste è la possibilità di mantenere la produzione ad un livello quanto più lineare possibile. Per fare ciò, necessito che i dipendenti possano presumibilmente rimanere in maniera tale che l'attività aziendale non si fermi o abbia bruschi cambiamenti. Ho ricevuto altre proposte di altre persone che mi offrono una maggiore sicurezza in questo ambito e sarei più orientato a questi"
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Messaggioda enemyofthesun » 18/02/2017, 20:37



Io ci credo che le cose girano malissimo anche per i giovani (io non mi considero più del tutto tale, a 35 anni) pure neodiplomati e pure in città e pure se non sono particolarmente timidi, impacciati e sanno dire le cose giuste ai colloqui (io non sono nulla di tutto ciò e infatti non ho mai lavorato purtroppo).

Sarah Winchester ha scritto:Cioè boh... e mia madre a dirmi che mi sbatte fuori casa se non lavoro, mi dice "entro due settimane vai a lavorare", mio padre invece si incazza se non mi alzo alle 8 per portare un cv ma ci passo nel pomeriggio... che pal.

Ok, mi devo convincere che non ho i genitori peggiori del mondo, anche se certo mi sono sentito milioni di volte dire "non fai un c***o" e non è il massimo della vita.
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Messaggioda empatyic » 18/02/2017, 20:43



Non metto in dubbio l'off topic, quindi metto la risposta in spoiler

Premio Nobel ha scritto:Usando il "Tu" all'interno di un dialogo è più comprensibile che ci si stia rivolgendo al diretto interlocutore


Si tratta di uno stile o forma del messaggio che non uso solamente io nel mondo, poi è anche vero che una persona intende quello che vuole intendere nella condizione in cui ci si sente presi in causa, per esempio io ti dico "Tu non stai tenendo bene la forchetta in mano, ma tu in realtà in mano non hai proprio nulla, di conseguenza è chiaro che non mi sto rivolgendo a te.

Ho usato appositamente quel tipo di stile, perché mi piace pensare che il mio messaggio verrà letto da un datore di lavoro che si trova a passare in questo forum e comprenda il punto di vista di chi si dispera per cercare lavoro.

Quindi, analizziamo i punti che mi hai indicato:

[Inizio del messaggio rivolto a te]
"Tu hai capito quello che volevi capire, partendo dal tuo pregiudizio
[Fine del messaggio rivolto a te]

[Inizio del messaggio senza soggetto rivolto ai datori di lavoro]
, come fanno tutti i datori di lavoro a cui auguro sempre il fallimento delle loro attività e ti spiego subito il motivo."
[Fine del messaggio senza soggetto rivolto ai datori di lavoro]

[Inizio del messaggio con soggetto terzo rivolto ai datori di lavoro.]
"Mi fai vedere quanto è grande il tuo "EGO", solo perché tu sei una persona di successo che caga soldi con la sua attività, mentre io non sono nessuno, non ho esperienze lavorative di nessun genere e quindi non ho nemmeno un soldo bucato e credi di potermi trattare come uno straccio per pavimenti ?! "
"TU PRIMA CONSIDERATO CHE NON MI CONOSCI devi provarmi senza farti seghe mentali di pregiudizi ed inutili paragoni con gli altri miei coetanei, vedi che effettivamente mi impegno al 1000% anche per pulirti i cessi con lo spazzolino da denti, mi offri uno stipendio adeguato alle mie competenze e NON sottopagato ed io chiaramente resto per più tempo possibile."
[Fine del messaggio con soggetto terzo rivolto ai datori di lavoro.]

Premio Nobel ha scritto: L'esempio dell'operazione chirurgica esprime in realtà molto bene due concetti:


...., ma tratta della vita delle persone questo intendevo, non di "operare" ad esempio un computer che può essere facilmente rimpiazzato con un altro in caso "l'operazione" non va a buon fine.

Premio Nobel ha scritto:- E' vero che la formazione professionale non può non esistere, però credo sia sbagliato dire che uno, avendo la possibilità di scegliere una persona esperta piuttosto che una persona senza esperienza (a parità di altre caratteristiche), scelga la persona senza esperienza.


Mi riferisco, ovviamente ad un principiante che ha fatto almeno 4-5 mesi di solida esperienza lavorativa impegnandosi al massimo nell'imparare il mestiere ed a seconda del tipo di lavoro da fare e conoscendo il ragazzo che è diventato addirittura più abile del suo maestro, io posso affidarlo tranquillamente al ragazzo il lavoro da fare, perché so che mi farà un ottimo lavoro, preciso e professionale.


Premio Nobel ha scritto: In ultima istanza, quei contratti di formazione, prevedono una paga minore, proprio per compensare questa minore propensione (per quello esistono gli stage).


La paga non è minore ------> Se allo stesso tempo stai imparando un mestiere da inserire nel curriculum e poi con esso guadagnarti da vivere con una VERA professione.

Premio Nobel ha scritto:- Supponendo che ad un colloquio di lavoro, proponi l'idea che avevi esposto sulla possibilità di trovare un altro lavoro, un datore di lavoro alla mano potrebbe comunque replicare: "comprendo, pur tuttavia, sono un libero professionista e svolgo questa attività anche per potermi permettere da vivere. L'azienda dove lavoro ha varie necessità, una di queste è la possibilità di mantenere la produzione ad un livello quanto più lineare possibile. Per fare ciò, necessito che i dipendenti possano presumibilmente rimanere in maniera tale che l'attività aziendale non si fermi o abbia bruschi cambiamenti. Ho ricevuto altre proposte di altre persone che mi offrono una maggiore sicurezza in questo ambito e sarei più orientato a questi"


La mia teoria non può coincidere con la tua, perché una delle due accade prima o dopo, quindi se accade prima la mia teoria :

Se il lavoro è in nero, dico quanto esposto prima.

Se il lavoro è legato da un contratto firmato, ci sono delle clausole da rispettare come il tempo di preavviso, si suppone che io ho un particolare valore per la nuova azienda, la quale attenderà la conclusione del contratto con la precedente azienda dove lavoravo.

Se accade prima la tua teoria :

Se il lavoro è in nero, allora il datore di lavoro non è tanto alla mano quanto pensavo, mi posso arrabbiare quanto voglio, ma alla fine dovrò andarmene senza fare storie.

Se il lavoro è legato da un contratto firmato, ci sono delle clausole da rispettare, si suppone che io non abbia ricevuto nessuna offerta da un'altra nuova azienda, di conseguenza il datore di lavoro non può buttarmi fuori senza una valida motivazione, può avere anche seri problemi legali e visto che io avevo un buon stipendio lo userò per pagarmi un avvocato e fare faville ! :rabbia2:
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Messaggioda Premio Nobel » 20/02/2017, 22:30



Visto che comunque mi appassiona questa discussione, rispondo anche io, pur tuttavia, invitando a proseguire, se si vuole, su un nuovo post per non intasare ulteriormente il presente.

Per quanto comunque credo nella tua buona fede, e quindi che in ultima istanza non fossero rivolto a me personalmente quelle frasi mi permetto di fare alcune piccole precisazioni:
1) è vero che è uno stile dialettico, se non sbaglio detto "personale" da distinguersi ad esempio da quello "impersonale". Nel secondo caso, la frase : "tu hai capito quello che volevi capire, partendo dal tuo pregiudizio" -> "Si capisce soltanto quello che si vuole, partendo da questo pregiudizio" --- solitamente l'uso dello stile "personale" è per un dialogo più diretto (non a caso, se posso permettermi, in un dialogo politico, si adotta questo stile piuttosto che uno stile impersonale, il quale, tra le altre cose, è anche più pesante). - pur tuttavia, essendo comunque stato specificato il significato, non sono risentito in quanto mi sono state spiegate le motivazioni.
2) il caso dell'operazione chirurgica ha le seguenti caratteristiche che difficilmente in altri esempi si può ritrovare: a) non posso farne a meno (se no muoio); b) il costo di un lavoratore/medico che sbaglia è molto alto (morte); c) non posso far prima formare il lavoratore prima di poterne beneficiare (lo studente mi opererebbe ora, e non tra 10 anni); d) il costo tra diversi lavoratori non è "discriminato" (essendo in un SSN, non pago niente entrambi); e) non posso basarmi su tentativi ripetuti, o su statistiche (si suppone che se sto in sala operatoria, non possa controllare i CV per vedere analiticamente quali caratteristiche possano avere lo studente e il professore) --- in questo caso, una persona molto probabilmente sceglierà, se ne avrà la possibilità, il professore, in quanto si ritiene che esso sia più bravo e perché non c'è diverso prezzo [già diverso sarebbe il caso di una clinica privata].
3) la paga è minore. la prova sono io stesso. Io ad oggi sto cercando lavoro (in quanto in procinto di laurearmi, e senza esperienza significativa in ambito specifico). Il contratto di Stage, ad esempio, prevede un rimborso spese (nemmeno stipendio) deciso di solito su contrattazione regionale che è invece inferiore al lavoro dipendente [proprio perché la formazione ha un costo]
4) la critica si rimuove semplicemente supponendo che questo dialogo tra il datore di lavoro ed il lavoratore sia intercorso in sede di colloquio di lavoro (come, per l'appunto nel caso dell'autrice del post) e non durante il lavoro. Semplicemente, un lavoratore che probabilmente potrebbe fare un discorso che avevi proposto te, non verrebbe assunto a priori (e quindi non ci sarebbe nessun contratto), per i motivi che la dichiarazione mia avevano esposto. Ps. credo infine che per quanto ci possano essere problemi legali, non è detto che una tua azione legale abbia gli effetti sperati. In primo luogo, ad esempio, se tu ti licenziassi per andare nell'altra azienda, potresti tu essere accusato di inadempienza contrattuale. In secondo luogo, se uno venisse licenziato e basta, dipende anche dalla motivazione formale che verrebbe addotta (la quale comunque avrebbe rilevanza, anche solo perché è scritta, e che sicuramente addurrà una motivazione diversa). Infine, anche nel caso in cui venissi licenziato e basta, i tempi della giustizia civile sarebbero comunque lunghi, anche con un buon avvocato, e quindi non so quanto ci si rimedierebbe.
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Messaggioda La Musica del Vento » 23/02/2017, 12:32



@empatyic credo che con le sue parole, peraltro molto chiare, Nobel abbia voluto chiederti di utilizzare un tono più pacato, poiché è parso anche a me di capire che la tua prima risposta fosse per lui, nonostante tu non ti sia rivolto a lui direttamente, ma volessi far arrivare il messaggio ad un ipotetico lettore.

Non è successo niente, a volte può capitare di fraintendersi. ^_^

Se volete continuare la discussione (senza passare alle offese) vi invito tranquillamente a contrinuare via privata, evitando così di andare Off Topic nel thread di Sarah.
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Citazione: Per stare con se stessi bisogna imparare la cosa più importante: annullare il tempo. Il tempo non c'è per le leggi dell'anima. Saper aspettare qualcosa che non sappiamo cos'è è la prima legge. —R.Morelli
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