Le trame oscure delle madri

I tranelli dei genitori verso I figli

Forum di aiuto sui tabù della famiglia. I Fatti Vostri.
Parliamo del rapporto conflittuale tra genitori e figli nel presente e nel nostro vissuto passato.
Cosa vuol dire avere una mamma e un papà? Cosa significa essere bambini, e cosa, essere ragazzini? Come sta il tuo bambino interiore?
Quanti problemi e quante difficoltà ci vengono messi davanti?
Qui si possono inviare sfoghi, critiche e consigli su come dovrebbe comportarsi un genitore con il proprio figlio e viceversa.

Le trame oscure delle madri

Messaggioda Mustafà » 02/09/2017, 21:59



Avrei piacere di leggere delle trame delle madri, delle cospirazioni delle madri per manipolare ed influire sulla vita dei figli.
Conosciamo tutti i lati buoni della figura della madre. Ora io vorrei leggere storie sui lati oscuri delle madri. Di madri che hanno rovinato la vita ai figli,sempre propensi a farsi influenzare e ad avere una certa sudditanza.
Raccontatemi delle cospirazioni, delle trame nascoste che magari poi avete scoperto, o anche delle trame alla luce del sole. Ma preferisco di quelle striscianti e nascoste,insidiose. I complotti, il far leva su sensi di colpa in modo occulto, il voler dirigere ed influenzare.
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Le trame oscure delle madri

Messaggioda Rosablanca » 02/09/2017, 22:52



Per la mia esperienza personale ti posso dire che mia madre ha influito molto sulla mia vita, non posso parlarti di vere e proprie trame, però ha fatto e detto cose che mi hanno ferita. Quando ero ragazzina e mi vedeva magari triste o preoccupata, si sedeva sul letto vicino a me e faceva la disponibile al dialogo...io ci cascavo, bisognosa di comprensione, col risultato che alla prima occasione usava le mie confessioni per ributtarmi tutto addosso e farmi sentire in colpa.....sentirmi in colpa per tutto, fin da piccola. mi vestiva lei ma se mi ammalavo era colpa mia, se cadevo era colpa mia, ecc...mai una parola di consolazione, tipo "che sfortuna sei caduta vieni qui" no era sempre "non sei stata attenta, cosa correvi a fare, ma come si fa a cadere,ecc. e così mi sono chiusa sempre più, la mia vita è diventata sempre più mia e solo mia, mi sono fidanzata con ragazzi più grandi pur di uscire, pur di stare il più possibile per i fatti miei, dopo il diploma subito a lavorare per essere indipendente. Quando io e il mio compagno abbiamo annunnciato che ero incinta ( a 28 anni non a 17 e già conviventi) lei ha risposto "guarda che i preservativi esistono", quando con la febbre a 39 mi è caduta la bambina dal letto lei è arrivata di corsa e mi ha urlato dietro mentre mio padre ci aiutava a salire in macchina per andare in ospedale. lei sbuffava quando doveva tenermi mia figlia perché lavoravo, impensabile pensare di fare due figli se già con una era stanca. Così ho trovato lavoro part time per gestirmi mia figlia senza chiederle niente, ma lo stesso a rimproverarmi perché sono l'unica donna che si è separata e non ha ottenuto niente dal marito mentre le altre si impossessano di case e mantenimenti....insomma non vado bene mai. Nel 2014 sono rimasta incinta del mio attuale compagno, abbiamo deciso di non tenere il bambino per problemi economici e altri, lei condivideva, in molto molto pratico mi ha detto: io avrei fatto lo stesso se mi fosse successo perché un altro nemmeno per idea .....evidentemente sono stata un peso troppo grande. Spesso sono triste per il mio bambino non nato, per non avere avuto il coraggio, spesso penso che avrei voluto una madre che mi dicesse dai tienilo ti aiuterò io. Oggi ho 42 anni, ci vediamo , parliamo del più e del meno, ma non riesco ad andare oltre con lei anche se forse invecchiando sta capendo un po' di cose...però ormai è fatta, la mia vita è mia e la porto avanti da sola. Quando mia figlia in primavera è andata in depressione a lei ho raccontato la metà dei fatti, altrimenti sarebbe stato un delirio, ma quanto avrei avuto bisogno di una madre accanto, di un abbraccio in quei giorni.....Poi a volte la guardo e mi fa tenerezza, capisco che sono lontana da lei anni luce, vedo una persona insicura, ansiosa e spaventata da tutto
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Messaggioda Mad Phil » 02/09/2017, 23:31



Per mia esperienza personale posso affermare che non solo le madri, ma entrambi i genitori tessono fin da quando siamo piccoli le trame per farci vivere la vita che loro vogliono. Non voglio generalizzare, parlerò solo per la mie esperienza.
Io sono stato portato a scegliere la scuola superiore in base a ciò che ci si aspettava da me, i miei genitori diranno sempre di avermi lasciato libera scelta, ma sono consapevoli quanto me di avela influenzata il più possibile.
Di conseguenza ci si aspettava che io portassi avanti l'attività di famiglia e così è stato...affermano continuamente di lasciarmi la scelta, dicono che se non voglio continuare basta dirlo....ma la verità è che ogni volta che ho provato a staccarmi da loro e prendere la mia strada mi hanno isolato...
Non mi vergogno ad ammettere che per me la famiglia conta molto...e facendo leva su questo, loro mi pongono davanti ad una scelta: la mia vita o la famiglia...se scegliessi di prender la mia strada, fare le mie esperienze e viver la mia vita verrei rinnegato, abbandonato dalla mia famiglia...in caso contrario non dovrei rinunciare alla famiglia ma sarei lo strumento per realizzare i loro sogni...non i miei
Questo è il lato oscuro della mia famiglia, felice dall'esterno ma che mi sta corrodendo all'interno...
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Molti di quelli che vivono meritano la morte, e molti di quelli che muoiono meritano la vita. Tu sei in grado di valutare, Frodo? Non essere troppo ansioso di elargire morte e giudizi. Anche i più saggi non conoscono tutti gli esiti.-Gandalf
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Messaggioda Mustafà » 03/09/2017, 19:49



Grazie delle risposte ragazzi, più avanti magari scrivo la mia di storia, ora non ho voglia, magari nei prossimi giorni.
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Messaggioda Rosablanca » 03/09/2017, 20:43



Per mia esperienza personale posso affermare che non solo le madri, ma entrambi i genitori tessono fin da quando siamo piccoli le trame per farci vivere la vita che loro vogliono. Non voglio generalizzare, parlerò solo per la mie esperienza.
Io sono stato portato a scegliere la scuola superiore in base a ciò che ci si aspettava da me, i miei genitori diranno sempre di avermi lasciato libera scelta, ma sono consapevoli quanto me di avela influenzata il più possibile.
Di conseguenza ci si aspettava che io portassi avanti l'attività di famiglia e così è stato...affermano continuamente di lasciarmi la scelta, dicono che se non voglio continuare basta dirlo....ma la verità è che ogni volta che ho provato a staccarmi da loro e prendere la mia strada mi hanno isolato...
Non mi vergogno ad ammettere che per me la famiglia conta molto...e facendo leva su questo, loro mi pongono davanti ad una scelta: la mia vita o la famiglia...se scegliessi di prender la mia strada, fare le mie esperienze e viver la mia vita verrei rinnegato, abbandonato dalla mia famiglia...in caso contrario non dovrei rinunciare alla famiglia ma sarei lo strumento per realizzare i loro sogni...non i miei
Questo è il lato oscuro della mia famiglia, felice dall'esterno ma che mi sta corrodendo all'interno...

Sai io sono anche madre e quindi sto anche dall'altra parte.....difficile di certo, questo mi ha portato a perdonare tante cose ai miei perché capisco che nn erano due saggi tibetani, ma due ragazzi anni sessanta che cercavano di fare i moderni sopra una crosta di vecchie regole, capisco che si sono sforzati ma c'erano dei limiti più grandi di loro....Anch'io ho fatto le mie cazzate e loro hanno dovuto portare pazienza, alla fine x me accettavano tutto, anche il mio ex marito che avevano ragione a giudicare male, vedevano più avanti di me. Io sto cercando di essere diversa con mia figlia, ma a quanto pare con scarsi risultati, anche se sta venendo fuori che il centro del problema è suo padre io nn mi sento assolta. È che nonostante i migliori propositi poi la situazione con i figli sfugge di mano senza che te ne accorga, ogni giorno devi prendere decisioni su come comportarti senza tempo di rifletterci. Io sono stata lasciata libera di scegliere i miei studi e percorsi e nn ho concluso nulla di che, a volte penso sarebbe stato meglio esser guidata e così ora da madre mi chiedo: ora che il genitore sono io cosa faccio? Ho scelto di lasciare libertà supportandola, ma nn so se andrà bene. Mad io penso che la tua famiglia nn la perderesti, ne sono convinta, se tu decidessi la tua strada alla fine capirebbero, magari nn subito ma poi capirebbero......
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Messaggioda Mark91 » 03/09/2017, 23:16



Iperprotettivi, ecco la parola per descrivere i miei genitori, troppe cure troppe attenzioni, dato che ho avuto un infanzia piena di problemi di salute che non sto nemmeno qui ad elencare. Risultato: ora a 26 anni non so cavarmela praticamente in nulla, pure il lavoro mi hanno trovato, non capendo che quando un giorno verranno a mancare e dovessi perdere il lavoro non riuscirei a cavarmela, dato che non ho un minimo di capacità sociali e relazionali (questo causato dai miei problemi di salute che mi hanno penalizzato nella socializzazione e quindi nell' imparare a cavarmela con le mie forze). Esempio stupido: tampono un auto in manovra, faccio la constatazione amichevole dato che ero in torto io (con tanto di testimoni). Tornato a casa mio padre va su tutte le furie, non per l' auto, ma per il fatto che non dovevo farmi fregare cosi e dovevo chiamarlo (all' una di notte, sai che gioia), dato che tutte le mie faccende "delicate" sono abituati a sbrigarle loro, cosi facendo non capiscono che mi ritroverò a 40 anni, con la stessa furbizia e abilità di un 14 enne (che si caga in mano alla prima vera difficoltà come giusto che sia a quell' età). Altro esempio: quando mi sono comprato l' auto nuova con i miei soldi, a 24 anni sono dovuto andare al concessionario con mio padre, perchè da solo non mi lasciano firmare nulla per paura che incappi in fregature. In banca per fare il bonifico c' era mia madre, per lo stesso motivo elencato prima. Con questa educazione di diffidare sempre del mondo intero, ed il messaggio implicito che mi trasmettono ovvero che io sono una persona che può essere raggirata facilmente, io ho il terrore di prendere iniziative, anche di piccolo conto...vedo coetanei anche più giovani di me, comprarsi l' auto da soli, andare a vivere da soli, ed arrangiarsi in tutto, cosa che per me risulta impossibile.
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Messaggioda Rosablanca » 05/09/2017, 21:25



Ti capisco Mark, il problema è che cerchiamo sempre la loro approvazione, ma ci sono genitori da cui è impossibile averla. Bisogna imparare ad andare avanti senza, anche sbagliando e anche se fa male. Quando ho firmato per l'acquisto della casa in cui ora vivo con mia figlia, mio padre mi ha dato della deficiente e mia madre piangeva sul divano dicendo che questa casa non voleva nemmeno vederla, io sono stata malissimo in quei giorni, pensavo di aver fatto un errore enorme e mi sentivo in colpa. Poi ho affrontato tutto e mi sono trasferita, certo non è stato un affarone devo ammetterlo, però vivo qui da sette anni e in seguito guardando le cose con maggiore distacco ho visto.....ho visto che non venivano con me a vedere le case perché in cuor loro speravano che sola non trovassi il coraggio, il loro egoismo mi voleva in casa con loro e invece io avevo firmato e me ne andavo. Alla fine un po' alla volta si sono abituati, ora è tutto normale e vengono qui a cena e a controllare la casa quando sono in vacanza....bisogna staccarsi da loro e fare anche quel che non condividono, è quel che cerco di trasmettere a mia figlia, per ora nelle piccole cose come il taglio di capelli e i vestiti, deve fare come vuole anche se a me non piacciono: fare le cose anche senza approvazione, finchè non si fa nulla di male per se stessi e per gli altri!
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Messaggioda Mad Phil » 05/09/2017, 23:01



Rosablanca ha scritto:
Sai io sono anche madre e quindi sto anche dall'altra parte.....difficile di certo, questo mi ha portato a perdonare tante cose ai miei perché capisco che nn erano due saggi tibetani, ma due ragazzi anni sessanta che cercavano di fare i moderni sopra una crosta di vecchie regole, capisco che si sono sforzati ma c'erano dei limiti più grandi di loro....Anch'io ho fatto le mie cazzate e loro hanno dovuto portare pazienza, alla fine x me accettavano tutto, anche il mio ex marito che avevano ragione a giudicare male, vedevano più avanti di me. Io sto cercando di essere diversa con mia figlia, ma a quanto pare con scarsi risultati, anche se sta venendo fuori che il centro del problema è suo padre io nn mi sento assolta. È che nonostante i migliori propositi poi la situazione con i figli sfugge di mano senza che te ne accorga, ogni giorno devi prendere decisioni su come comportarti senza tempo di rifletterci. Io sono stata lasciata libera di scegliere i miei studi e percorsi e nn ho concluso nulla di che, a volte penso sarebbe stato meglio esser guidata e così ora da madre mi chiedo: ora che il genitore sono io cosa faccio? Ho scelto di lasciare libertà supportandola, ma nn so se andrà bene. Mad io penso che la tua famiglia nn la perderesti, ne sono convinta, se tu decidessi la tua strada alla fine capirebbero, magari nn subito ma poi capirebbero......

Sai, capisco il tuo punto di vista, mi hai fatto riflettere...forse ho giudicato troppo duramente i miei genitori....è vero che sono stati parte della mia rovina, ma credo sia altrettanto vero che lo abbiano fatto con propositi buoni, cercando di darmi un futuro migliore...comunque non ho ancora scelto cosa fare....non so se servirebbe parlarne con loro...per ora non voglio dar loro pensieri...terrò duro per un po' e cercherò di renderli orgogliosi...anche se probabilmente sto solo rimandando l'inevitabile
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Messaggioda Royalsapphire » 06/09/2017, 1:11



Dieci e lode al tuo Topic, Disperso!
I tranelli dei genitori verso i figli. Lo considero tra gli argomenti più scottanti e interessanti nella storia dell'uomo.
Perché? Perché tutto ha inizio dalla famiglia.
Ciò che spesso viene fatto dai genitori - tra le tante cose - avviene sotto un vessillo che dice "lo facciamo per il tuo bene".
Spesso è proprio in nome del benessere altrui che vengono compiuti i crimini.
La domanda è, ma chi manopola i figli, fino a che punto li ama? - La mia risposta è: fino a un certo punto!
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Messaggioda Mustafà » 06/09/2017, 11:17



Royalsapphire ha scritto:Dieci e lode al tuo Topic, Disperso!
I tranelli dei genitori verso i figli. Lo considero tra gli argomenti più scottanti e interessanti nella storia dell'uomo.
Perché? Perché tutto ha inizio dalla famiglia.
Ciò che spesso viene fatto dai genitori - tra le tante cose - avviene sotto un vessillo che dice "lo facciamo per il tuo bene".
Spesso è proprio in nome del benessere altrui che vengono compiuti i crimini.
La domanda è, ma chi manopola i figli, fino a che punto li ama? - La mia risposta è: fino a un certo punto!


Esatto, chi manipola fino a che punto ama? E la manipolazione può anche essere sottoforma di continuo tentativo di influenza, di "aiutare", dove come dice Mark aiutare ad un certo punto significa impedirne la crescita. A te Mark hanno trovato lavoro, a me e ai miei fratelli prima mia madre ha trovato lavoro, con lei, poi quando ha aperto attività ci ha tirati dentro( o meglio ci siamo entrati inevitabilmente, insicuri che siamo). Il risultato è stato un continuo degenerare dei rapporti familiari fino alla rottura inevitabile e conseguenti sensi di colpa. Un fratello nelle droghe, io nella follia....

Hai ragione Royal, chi manipola fino a che punto ama? Fino ad un certo punto. Io addirittura da parte di mia madre sento più desiderio suo che amore libero. Più desiderio di mantenere lo statusquò ottenendo lei gratificazione dal rapporto con i figli che la vera volontà di volere il loro bene. La totale incapacità di comprendere che il bene per un foglio può essere anche molto lontano da lei, la totalità di comprendere come lei possa anche essere dannosa. Credo che una madre faccia molta fatica ad accettare l'idea che può essere dannosa per un figlio,credo cozzi troppo fortemente contro la natura stessa di madre. Per questo una volta c'era un padre in famiglia, che quando era tale si metteva in mezzo a quel rapporto e "invitava" i figli ad imparare a cavarsela(magari a calci fuori di casa). Oggi anche quel padre non c'è più, conosco diversi padri che si comportano come le madri, credo che il padre di Mark possa esserne un esempio: avere la l'illusone di essere la fonte della soddisfazione di qualsiasi bisogno dei figli, fino a togliergli la libertà e addirittura a minarne la personalità stessa.
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