Le trame oscure delle madri

I tranelli dei genitori verso I figli

Forum di aiuto sui tabù della famiglia. I Fatti Vostri.
Parliamo del rapporto conflittuale tra genitori e figli nel presente e nel nostro vissuto passato.
Cosa vuol dire avere una mamma e un papà? Cosa significa essere bambini, e cosa, essere ragazzini? Come sta il tuo bambino interiore?
Quanti problemi e quante difficoltà ci vengono messi davanti?
Qui si possono inviare sfoghi, critiche e consigli su come dovrebbe comportarsi un genitore con il proprio figlio e viceversa.

Le trame oscure delle madri

Messaggioda Rosablanca » 13/09/2017, 20:56



Vi chiedo un consiglio a questo punto, ma devo fare un preambolo che cerco di accorciare.
A luglio mia figlia ha fatto una vacanza studio invitata dalla zia, sorella del papà che lei non vuole più vedere. Non si erano mai frequentate molto proprio perché la zia vive all'estero, è tornata felice dall'esperienza e con una nuova figura di riferimento, ripetendo più volte "la zia mi vuole bene e tiene a me" e hanno continuato a restare in contatto in questo tempo. Penso che il padre di mia figlia abbia in questo periodo chiesto alla sorella di fare da mediatrice, visto il loro rapporto positivo, per convincere mia figlia ad incontrarlo e nei giorni scorsi la zia l'ha chiamata facendole un pippone al tel di perdonarlo eccetera. Risultato a fine telefonata mia figlia era arrabbiata e ferita e mi ha detto " allora la zia non era vera con me, che ne sa lei dei miei motivi per giudicare, ecc" ho cercato di spiegarle che forse si è solo ritrovata tirata in mezzo e le ho suggerito di chiarire le cose direttamente.
Ora mi chiedo: dovrei contattare sua zia, spiegarle che in questo momento lei è una figura importante e di tenersi fuori dalla questione per non compromettere il loro rapporto, oppure questa sarebbe la trama di una madre? Questo rapporto fra loro mi piace e credo faccia bene a mia figlia dato che non frequentando il padre sono l'unico adulto di riferimento, non vorrei davvero che si perdessero e soprattutto non vorrei che lei avesse un'altra delusione dai rapporti umani in questo periodo di ricostruzione di se stessa.
Grazie per le opinioni
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Le trame oscure delle madri

Messaggioda Mustafà » 14/09/2017, 12:05



No, questa non è la trama di una madre, è una trama del padre, a cui la zia non avrebbe dovuto prestarsi perchè tua figlia l'ha preso come un tradimento.
Come dovresti comportarti non lo so, ormai credo che il danno sia fatto. Ma non lo so. Forse c'è margine per riparare.
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Le trame oscure delle madri

Messaggioda Lilli » 15/09/2017, 4:05



Beh, mia madre é un'altra che appartiene alla schiera del "devi vivere la tua vita come vuoi, fare quello che ti piace, scegliere ciò che ti rende felice".
Tutto splendido, non fosse che fin da piccola mi ha inculcato una serie di idee che hanno reso le mie scelte nella vita praticamente obbligate e mi hanno fatta sentire inadeguata una marea di volte.
"Chi prende un brutto voto all'esame di terza media é uno sfaticato" (e io mi sono sentita una stupida quando ho avuto SOLO buono come voto), "l'istituto tecnico é per chi non ha voglia di studiare, poi tu scrivi così bene..."(risultato, ho sputato sangue 6 anni nel liceo classico più tosto della città e ho rifiutato di ritirarmi anche dopo essere stata bocciata, non perché non volessi ma perché sapevo che l'avrei delusa), "chi non fa l'università e va a lavorare é un poveretto. La medicina é una professione nobile, se avessi potuto io avrei studiato quello" (e anche qui, mi sono imbarcata in un corso di laurea di 6 anni che ripete sempre di non avermi suggerito, che, dice tutta fiera, é stata una mia scelta autonoma).

So che lo ha fatto per il mio bene, e le sono anche grata perché in fondo ho ottenuto dei buoni risultati nella vita... certo, questo a prezzo della mia serenità, di sentirmi sempre in difetto ed in colpa se non raggiungo l'eccellenza (cosa che succede abbastanza spesso, perché non sono il piccolo genio che lei si é sempre vantata di aver partorito).

Avrei preferito crescere in modo meno eccellente, senza che ci si aspettasse da me chissà quale miracolo.
Mia madre ha macchinato di nascosto perché voleva una figlia perfetta; l'ha avuta, anche se non del tutto, rendendola però infelice.
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Ma non ero rassicurato. Mi ricordavo della volpe.
Si arrischia di piangere un poco se ci si è lasciati addomesticare.

(Antoine de Saint-Exupéry)
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Messaggioda Ensō » 16/09/2017, 8:16



Rosablanca ha scritto:Vi chiedo un consiglio a questo punto, ma devo fare un preambolo che cerco di accorciare.
A luglio mia figlia ha fatto una vacanza studio invitata dalla zia, sorella del papà che lei non vuole più vedere. Non si erano mai frequentate molto proprio perché la zia vive all'estero, è tornata felice dall'esperienza e con una nuova figura di riferimento, ripetendo più volte "la zia mi vuole bene e tiene a me" e hanno continuato a restare in contatto in questo tempo. Penso che il padre di mia figlia abbia in questo periodo chiesto alla sorella di fare da mediatrice, visto il loro rapporto positivo, per convincere mia figlia ad incontrarlo e nei giorni scorsi la zia l'ha chiamata facendole un pippone al tel di perdonarlo eccetera. Risultato a fine telefonata mia figlia era arrabbiata e ferita e mi ha detto " allora la zia non era vera con me, che ne sa lei dei miei motivi per giudicare, ecc" ho cercato di spiegarle che forse si è solo ritrovata tirata in mezzo e le ho suggerito di chiarire le cose direttamente.
Ora mi chiedo: dovrei contattare sua zia, spiegarle che in questo momento lei è una figura importante e di tenersi fuori dalla questione per non compromettere il loro rapporto, oppure questa sarebbe la trama di una madre? Questo rapporto fra loro mi piace e credo faccia bene a mia figlia dato che non frequentando il padre sono l'unico adulto di riferimento, non vorrei davvero che si perdessero e soprattutto non vorrei che lei avesse un'altra delusione dai rapporti umani in questo periodo di ricostruzione di se stessa.
Grazie per le opinioni


Quando una famiglia si sfalda è sempre un evento traumatico; tutti i componenti ne risentono, ovviamente la parte di sofferenza maggiore è riservata ai figli che si pongono una pletora di domande, molte delle quali destinate a non avere risposta. Il fatto che ci sia un componente esterno alla famiglia che faccia da "valvola di scarico" va interpretato in chiave positiva, a patto che non diventi una presenza scomoda interferendo negativamente negli affari familiari (vale l'antico adagio - Tra moglie e marito ...-)
Proibire la frequentazione della zia, potrebbe essere considerata una forzatura dagli esiti incerti. L'unico atteggiamento da tenere nei confronti della figlia, presumo, sia quello di mantenere una forma di neutralità, sondando e controllando, con tatto, l'evolversi della situazione.
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Messaggioda Rosablanca » 16/09/2017, 11:45



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Quando una famiglia si sfalda è sempre un evento traumatico; tutti i componenti ne risentono, ovviamente la parte di sofferenza maggiore è riservata ai figli che si pongono una pletora di domande, molte delle quali destinate a non avere risposta. Il fatto che ci sia un componente esterno alla famiglia che faccia da "valvola di scarico" va interpretato in chiave positiva, a patto che non diventi una presenza scomoda interferendo negativamente negli affari familiari (vale l'antico adagio - Tra moglie e marito ...-)
Proibire la frequentazione della zia, potrebbe essere considerata una forzatura dagli esiti incerti. L'unico atteggiamento da tenere nei confronti della figlia, presumo, sia quello di mantenere una forma di neutralità, sondando e controllando, con tatto, l'evolversi della situazione.[/quote]

In realtà non vorrei proprio proibire la frequentazione della zia, ma al contrario vorrei avvisarla di nn insistere per permettere al loro rapporto di continuare. Però ho un ruolo nn facile perché potrebbe sembrare che lo dico per fermare un processo di riavvicinamento al padre e invece io lo direi solo perché so che così otterrebbero solo un allontanamento anche dalla zia.....nn so se si capisce forse ho fatto casino
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