Goccia Di Mare ha scritto:Se fare da madre al proprio fratello può essere considerato giocare, allora giocavo. Per il resto...no non mi pare.
Mi dispiace, dev'essere stato tremendamente diffcile.
Goccia Di Mare ha scritto:Se fare da madre al proprio fratello può essere considerato giocare, allora giocavo. Per il resto...no non mi pare.
crisbil ha scritto:Mi dispiace, dev'essere stato tremendamente diffcile.
Goccia Di Mare ha scritto:Alla fine ci si fa l'abitudine
Goccia Di Mare ha scritto:Se fare da madre al proprio fratello può essere considerato giocare, allora giocavo. Per il resto...no non mi pare.
-Entropia ha scritto:Ero una bambina minuta, ma dalle guance paffute (di fatti tutti si divertivano ad infierirci), portavo i capelli a caschetto e gli occhiali. Ero una bambina timida, spesso malmenata dai bulletti di turno.
Amavo stare per conto mio, disegnare tramonti e paesaggi, vulcani. Mi piaceva anche molto dipingere e modellare. Di rado giocavo con altri bambini, anche perché preferivo la compagnia degli adulti.
Sognavo di fare la mamma, la maestra, la giornalista, la baby-sitter, la scrittrice e la pittrice ed avevo una cotta tremenda per Tom Welling (ho sempre adorato Smallville).
Più in là, iniziai a giocare con i bambini del vicinato, ma non fu una grande idea in quanto finivo sempre preda dei loro scherzi, molte volte anche pesanti, eppure continuai a vederli, perché quella pacifica e serafica solitudine di prima, si era trasformata in una morsa soffocante, dalla quale dovevo in qualche modo fuggire.
-Entropia ha scritto:Ero una bambina timida, spesso malmenata dai bulletti di turno.
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