E fattela una risata!

[MissNable]

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Bellissimo!

[-Ecate-]

Mi piacerebbe essere una di quelle persone che sono subito pronte a ribattere con qualcosa di divertente e creare così un'atmosfera gioiosa.
Però la maggior parte delle volte non ci riesco e anzi se rispondo lo faccio con l’intenzione di far del male (vendetta!) oppure mi chiudo in un mutismo tattico (nel mentre però rimugino su cosa avrei potuto dire). Dipende sempre dall'argomento,ma se è molto personale…insomma non la faccio passare così alla leggera!
La frase :“e fattela una risata”,mi è sempre stata fortemente antipatica,se avessi voluto ridere l’avrei già fatto.

[Mirrorblame]

Ok, mettiamo in conto che c'è questo amico che vi conosce da tempo

E se queste sono le premesse possiamo già fermarci qui.
E' vero che la mia sensibilità mi rende abbastanza permaloso, ma è anche vero che se tu "amico" vai a spiattellare ai quattro venti i miei segreti e le mie difficoltà per suscitare l'ilarità generale dimostri di non essere mio amico affatto. Stai cercando solo di far vedere che sei un "ganzo", mentre in realtà sei un'altra cosa.
Spesso succedeva ben altro in classe. Ero davanti alla lavagna a cercare di risolvere alcune espressioni nelle ore di matematica, non ci riuscivo, poi rompendo il silenzio qualcuno faceva una battuta sul mio aspetto fisico o sul fatto che non ci riuscivo e tutti si mettevano a ridere.
Cose del genere succedevano a scuola, al catechismo e nei raduni ricreativi della chiesa (e hai voglia qui a raccontare, fra prime infatuazioni di m*rda e teste di c*zzo...). Questo per dirvi quanto fa schifo la comunità dalla quale esco.
Non vi lascio immaginare l'imbarazzo e il dolore tutte le volte che succedeva.

Quindi, se guardo a quelle esperienze, alla domanda "qual'è la vostra reazione?" direi che mi arrabbio (e anche molto) e me ne vado.

L'empatia non è un qualcosa che hanno tutti.
Se un "amico" fa una cosa del genere senza pensarci due volte significa che non ha capito una mazza.

[MissNable]

Ok, mettiamo in conto che c'è questo amico che vi conosce da tempo

E se queste sono le premesse possiamo già fermarci qui.
E' vero che la mia sensibilità mi rende abbastanza permaloso, ma è anche vero che se tu "amico" vai a spiattellare ai quattro venti i miei segreti e le mie difficoltà per suscitare l'ilarità generale dimostri di non essere mio amico affatto. Stai cercando solo di far vedere che sei un "ganzo", mentre in realtà sei un'altra cosa.
Spesso succedeva ben altro in classe. Ero davanti alla lavagna a cercare di risolvere alcune espressioni nelle ore di matematica, non ci riuscivo, poi rompendo il silenzio qualcuno faceva una battuta sul mio aspetto fisico o sul fatto che non ci riuscivo e tutti si mettevano a ridere.
Cose del genere succedevano a scuola, al catechismo e nei raduni ricreativi della chiesa (e hai voglia qui a raccontare, fra prime infatuazioni di m*rda e teste di c*zzo...). Questo per dirvi quanto fa schifo la comunità dalla quale esco.
Non vi lascio immaginare l'imbarazzo e il dolore tutte le volte che succedeva.

Quindi, se guardo a quelle esperienze, alla domanda "qual'è la vostra reazione?" direi che mi arrabbio (e anche molto) e me ne vado.

L'empatia non è un qualcosa che hanno tutti.

Se un "amico" fa una cosa del genere senza pensarci due volte significa che non ha capito una mazza.

mi dispiace ti sia successo una situazione simile!

[AP-92]

Fulminavo la persona in questione con lo sguardo e gli altri capivano che era meglio evitare, funziona sempre, sarà lo sguardo...