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Raccontiamo qui, sempre delle nostre cattive esperienze, delle nostre sofferenze e di ciò che ci rende infelici.
oggi pensavo a quanto è diverso questo periodo da quando ero bambino, forse è vero che crescendo uno, a prescindere dalle esperienze di vita fatica a ricordare i bei momenti, ci vengono sempre in mente quelli brutti, e dimentichiamo i piccoli attimi di felicità
crescendo inevitabilmente ci si spegne.
allora, v'invito a fare un piccolo sforzo, e collegare la vostra mente in un preciso momento della vostra vita in cui vi siete sentiti pieni di gioia, senza però soffermarsi troppo su ciò che di triste è stato dopo.
Proviamo tutti a racchiudere,in questo post, racconti felici.

Ciao, un ricordo felice? Mmm preferisco raccontare una parte della mia storia, cioè ciò che per me ha rappresentato una rivincita. In sintesi... Ho sempre odiato studiare, lasciai la scuola a 18 anni perché dopo due bocciature avevo perso stimoli, quel briciolo di interesse e soprattutto sentivo che quella che stavo percorrendo non fosse la strada giusta per me. Così mollai tutto. A 21 anni decisi di ri-iscrivermi ad un serale con un indirizzo a me più adatto. La rivincita dov'è? Sono riuscito ad ottenere una borsa di studio, superando ogni mia più rosea aspettativa, alla faccia mia e di chi diceva che non avrei mai combinato niente di buono.
Non è molto ma è stata una soddisfazione indescrivibile!
Ti saluto

giochi... Giocavo ad un sacco di videogames per sfuggire alla realtà che mi umiliava e sminuiva di continuo...essere un eroe invece di un perdente per me era così bello da farmi scendere le lacrime ogni volta che accendevo le mie console

Quando 22 anni fa mi misi con una ragazza che mi piaceva moltissimo.
Poi dopo 3 mesi mi lasciò.
Unico ricordo bello che ho.
Tutto il resto è da buttare.

Quando la riomma ha perso 7-1 in casa con il Bayern Monaco.

Ero un bambino, avevo circa 8 anni.....una sera rimasi con mia mamma e due miei fratelli a giocare a Monopoli fino alle 3 del mattino, ormai son passati 10 anni, ma le dinamiche e le risate di quella sera me le ricordo ancora come se fosse successo ieri sera.

Mio padre sorridente il giorno in cui mi arrivò il telegramma con cui mi venne comunicata l'assunzione e ancora mio padre commosso fino alle lacrime il giorno della mia laurea. Lui poverissimo non riuscì a completare nemmeno le medie e io, sua figlia, ero la prima laureata in famiglia. Era la prima volta che vedevo papà piangere e pensai che non fosse soddisfatto del voto, poi mia madre mi disse che erano lacrime di gioia. Avevo realizzato il suo più grande sogno. Credo di non aver più provato una gioia così profonda.