Che sentimenti provate per i bulli che vi hanno perseguitato?Un senso di perdono o di vendetta?In caso di vendetta come avete pensato di vendicarvi?
Grazie
domanda da un centesimo
Dragonheart88 ha scritto:Sinceramente nè l'uno nè l'altro. Provo indifferenza mista a rancore (o rabbia interiore) quando li vedo. Non mi aspetto niente da quelle persone.
Shinji ha scritto:Dragonheart88 ha scritto:Sinceramente nè l'uno nè l'altro. Provo indifferenza mista a rancore (o rabbia interiore) quando li vedo. Non mi aspetto niente da quelle persone.
Bene o male la penso uguale;non li ho mai più rivisti da allora (ero alle medie),se dovesse capitare probabilmente li lascerei perdere,al massimo darei qualche battuta sarcastica.
Sciusciula ha scritto:Circa 10 anni fa, quando avevo 12 anni e frequentavo l'ultimo anno di medie, lo sfigato della classe evidentemente stanco di essere preso lui di mira, un bel giorno storpiò il mio nome (la gente cattiva e/o frustrata ha una fantasia unica). Ci fu una sorta di effetto a catena e quasi tutto i compagni di classe iniziarono a chiamarmi così. Perfino alcuni amichetti che conoscevo dai tempi della 1a elementare vi si unirono. La chiattona della classe, evidentemente sentendosi esclusa per via del peso e per l'età (era straniera e quando venne in Italia andò 3-4 classi indietro) fece altrettanto. Solo alcuni non si unirono al coro degli imbecilli perchè gli facevo pena. Non fu un intero anno, ma "solo" 6 mesi. Tuttavia sono bastati a segnarmi e a condizionarmi. Oggi ne ho 22 di anni, frequento l'università ma quando mi presento uso un nome falso. Si arriva anche a questo...
Di recente ho visto nel chiostro dell'università una di quelle ragazze che mi prendevano in giro ( con cui avevo fatto le elementari). Con mia grande incredulità ho scoperto che studia Psicologia. Trovo che sia un interessante paradosso. Forse all'epoca erano pure bambini, ma persone del genere non ce le vedo ad aiutare " gli altri" (come ci si aspetta da degli psicologi) dopo che hanno "massacrato" una bambina introversa. E l'età può essere anche una scusante, ma fino ad un certo punto. Penso che a 13 anni fossero abbastanza maturi da capire che non andava fatto. E mi risulta improbabile credere che questa ragazza si sia iscritta a Psicologia per "redimirsi" in qualche modo. Mi immagino quando diverrà psicologa e busserà alla sua porta una ragazzina schernita dai compagni (esperienza che so essere comune a tante). Tremo per quella ragazzina, che in qualche modo chiederà aiuto ad "un' aguzzina". E tremo nel sapere che ormai tutti, ma proprio tutti, diventano psicologi.
Cosa farei? Continuo per la mia strada e nel caso mi riconoscesse le consiglierei di scegliersi qualche altra carriera, magari una che preveda uno scopettino bianco ed un water.
Massimiliano89 ha scritto:Che sentimenti provate per i bulli che vi hanno perseguitato?Un senso di perdono o di vendetta?In caso di vendetta come avete pensato di vendicarvi?
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