Salve a tutti!
Cara Royal penso che la tua sia una proposta bellissima perchè mi rendo conto giorno dopo giorno di essere sempre più 'figlia dei miei genitori'.
Io ho la fortuna di avere come genitori due persone amorevoli ed intelligenti. Siamo una famiglia che non esterna troppo l'affetto, per noi sono i piccoli gesti, i sorrisi strappati e le lacrime asciugate... le carezze che mio padre mi fa quando crede che io stia dormendo e gli abbracci stritolatori di mia madre.
Mio padre fa l'Audioprotesista, gestisce due negozi dell'Amplifon. Figlio unico Piacentino al 100%, è cresciuto in una famiglia senza affetto vivendo quasi sempre solo poichè i miei nonni lavoravano (prima contadini, poi possessori di un bar, poi mio nonno è diventato rappresentante) e con un padre che non si è mai fatto problemi a picchiarlo, forse per questo un uomo molto silenzioso, estremamente razionale e calmo a cui non piace troppo esternare emozioni, posso dire con una punta di felicità di essere forse l'unica a conoscere i suoi punti deboli e a sfruttarli per compleanni etc. ama tecnologia, musica, fantascienza e corse cose delle quali io sono patita e che ho preso da lui: mi ha istruita sotto quel punto di vista. E' una persona comica, molti lo definiscono un burlone. E' l'unica persona che riesce sempre a farmi ridere.
Di lui ho preso la calma razionale ed il pensiero logico: la capacità di tenere sotto controllo il fuoco che abbiamo dentro nelle opportune circostanze. A volte non ci capiamo perchè io sono molto emotiva e mi 'eccito' con poco e lo faccio ridere ma con gli anni abbiamo imparato a comprendere le nostre diversità e posso solo dirgli grazie per tutto quello che ha fatto e fa per me nonostante lavori dalle 7 di mattina alle 8 di sera.
Mia madre invece si chiama Ernestina, nata a Bolzano, maggiore di tre sorelle figlia di un Maresciallo e di una gestrice di un negozio di alimentari. Ha preso molto da mia nonna (che io considero la mia seconda madre, l'unica a non esserci più fra i nonni). Nella famiglia di mia madre era mia nonna che portava i pantaloni: quella donna tuttofare, bella come una pin-up che cantava con voce da soprano, la donna forte che ha incontrato troppo presto la malattia. Mia madre è come lei: una donna tuttofare, una donna forte che sa cavarsela sempre, acculturata ed amante dei libri cose che ho preso da lei. La donna che si è presa cura di sua madre e di sua figlia malate contemporaneamente. Ora è casalinga ma prima della mia nascita faceva l'edicolante.
E' un po' iperprotettiva e molto impulsiva
con lei condivido la Fede e parte dell'emotività anche se lei riesce a controllarsi.
Da lei ho ereditato anche il concetto e la capacità di donna forte ed indipendente: non sono una damina del 700.
Parlare dei miei genitori è difficile poichè finirei per scrivere un poema: ho tante cose che appartengono ai miei genitori ma ne ho altrettante che appartengono ai miei 'antenati' quante ne ho di mie e mie soltanto.
Se potessero leggere ciò che sto scrivendo vorrei solo ripetergli per l'ennesima volta quanto mi senta fortunata ad essere loro figlia, di quanto li ringrazi per avermi fatto capire così tante cose della vita soprattutto il rispetto verso le altre persone e quello che gli altri devono a me, il fatto che nessuno abbia il diritto di giudicarmi e mettermi i piedi in testa e che anche se sono diversa va bene lo stesso, anzi. Grazie per tutto ciò che hanno fatto per aiutarmi a causa dei miei problemi di salute che ancora mi affliggono. Vorrei che non si rattristassero per me e che capiscano che considero veramente ogni giorno di questa vita un dono, anche i peggiori perchè hanno definito la persona che sono, perchè ogni posto nel quale sono stata mi ha portata a vedere cose e conoscere persone che mi hanno aperto gli occhi e grazie per non giudicarmi quando mi scappa una frase un po' burbera perchè sono stressata.
Per ultimo ma non ultimo un ringraziamento a mio 'fratello': il mio gatto 'Leo' (nome completo: Leotordo) che non mi abbandona mai nei momenti di bisogno e che fa stare bene tutti noi.
Sono fortunata: non possiamo scegliere i genitori che abbiamo e non può andare sempre tutto bene, non esiste la famiglia del Mulino Bianco ma esistono quelle famiglie che nonostante le botte restano in piedi, sempre unite cercando di comprendersi e sopportarci, di chiudere un occhio e perdonare e di ricordarsi di non dare mai nulla per scontato.
Un bacio a tutti