coccolina88 ha scritto:Adesso dove sei? Quella sera che ti ha lasciato a piedi, dove sei andata? Hai chiamato qualcuno? Spero che adesso stai con qualcuno che si prende cura di te.
Io abito da sola. Quella notte ho vagato...potevo sembrare la ragazza che s'incontra casualmente all'inizio di un film horror...quella che sfuggita miracolosamente ai cannibali torturatori di turno, finisce comunque per suicidarsi a causa dell'esaurimento psico-fisico. Sangue , pioggia,lacrime e fango. C'è un silenzio assordante dentro di me. Inizio la giornata indossando la mia maschera: sopracciglia ben delineate, mascara e sorriso. Sorrido molto. Sorrido per non piangere. Racconto a tutti che sono caduta dalle scale; un malore -forse solo un po di stanchezza- e proseguo la mia giornata fra stage, lavoro e studio. Mi fanno male le dita dove mi ha morso, ci sono ancora i segni dei suoi denti. Il taglio sulla gola è leggero e sta guarendo, lo copro con un fulard di seta, come se la delicatezza potesse in qualche modo velare l'orrore che ho nel cuore.
I punti sul fianco mi tirano ogni volta che devo fare dei movimenti impegnativi e mi ricordano di non esagerare. Mi distraggo, mi tengo impegnata, mi ribello e costruisco ponti di fumo verso altre mete ancora sconosciute, ma poi fa capolino. Lui fa capolino.
Com'è possibile che nonostante tutto io pensi a lui? Non dovrei odiarlo? Non dovrebbe farmi schifo? Sento muta la speranza del mio intimo che spera nel suo ritorno...perchè? Cosa c'è che in me non va? Perchè non lo lascio andare come lui ha fatto con me? Come fa a stare a casa circondato da tutte quelle cose in cui siamo stati -noi-? Nelle lenzuola con i gatti che comprò per dormirci insieme e le tazze in cui prendevamo il thè e il nunchaku rosa della WiiU e tutti i pupazzi che ci siamo regalati e che gli ho cucito e...e...e...
Vorrei avere la sua stessa capacità di lasciar andare. Vorrei il suo stesso pilota automatico. Vorrei gettare il mio corpo in pasto alle bestie là fuori per farle banchettare con i miei resti e cancellare il suo odore, che poi ancora qui nella mia testa rimane. E l'idea, la sola idea di essere toccata mi disgusta profondamente e Dio! Morirei per una carezza, per un attimo di felicità, forse anche se finta. Sono cosi debole da desiderare la bolla di sapone, ma non accettarne i vincoli. Che pena.
Qualcuno mi ha detto "the pain looks good on you" e la mia maschera si rafforza.
Rossetto rosso come il sangue e sguardo vacuo per chi ancora si lascia sospingere nella melancholia come unica certezza.