Sayuri ha scritto:Capisco cosa vuoi dire, e non posso che darti ragione...
è solo che trovo triste e deprimente il fatto che dobbiamo cercare nel virtuale quello che ci manca nel reale...
cioè, mi spiego..io non è che discrimino il virtuale...è che non trovo giusto che serva questo filtro per poter parlare con qualcuno!!
e purtroppo è vero quello che dici, e che nemmeno l'amore è una garanzia...non c'è niente di sincero e di stabile...c'è crisi di umanità, uffi!!!
qui dentro sembriamo tante anime in pena con problemi diversi, ma con gli stessi bisogni...eppure la realtà ci "obbliga" sempre a rifugiarci qui..è questo che mi fa tristezza! che questa è la sola nostra "salvezza"!
Guardate, io mi sono fatta una certa idea in merito.
Quando abbiamo una cosa, tendiamo sempre a guardare oltre, certi che quella cosa ormai è nostra e cammina con noi. E questo è stato sempre così.
Prima non c'era tv. Non c'era internet e non c'erano cellulari. Quindi è logico che ci si doveva per forza concentrare su ciò che si aveva intorno; libri e persone.
Inviavi una lettera e non ci pensavi più perché sapevi che il destinatario l'avrebbe ricevuta a giorni e altrettanti ne dovevano passare per ricevere la sua risposta.
Da sempre l'uomo ha cercato di accorciare le distanze. Di eliminare le frontiere.
Ecco il perché si è giunti alla tv, a internet, ai cellulari, agli aerei. Avvicinare le persone distanti nel più breve tempo possibile. E oggi ci troviamo in un'epoca che sta toccando il trionfo di questi sogni.
Quindi io questa nuova forma di socializzare non la definirei "il degrado della società moderna" ma "una rivoluzione". Una forma più lungimirante di sancire le basi per costruire un rapporto concreto. D'altra parte, non è forse vero che si cerca sempre di concretizzare un'amicizia nata nel virtuale?!? Nessuno è qui per trascorrere il tempo libero o per cercare un pubblico davanti a cui piangere per le sue sciagure. Noi siamo qui per costruire dei rapporti sani. E se è più facile essere se stessi con degli sconosciuti, ancora meglio, perché daremo vita a dei legami più veri. Perché l'altro conoscerà i veri noi stessi e viceversa.
Oggi, coppie nate sulla rete e poi sposate o conviventi, tanto per fare un esempio, non hanno proprio nulla di cui vergognarsi, possono anzi essere fiere di essersi ritrovate grazie a un mezzo che ha azzerato le distanze! E lo stesso vale per gli amici, ovviamente!