Querelato dalla mia "migliore" amica.

Buonasera a tutti miei cari utenti, sono qui per raccontarvi una storia che mi sta logorando oramai da 7/8 mesi.
All'incirca 8 mesi fa la mia migliore amica mi querela per divulgazione di suo matariale via web, al che oltre a rimanere perplesso, rimango disgustato e mi ammutolisco in una depressione silente. Passano i mesi e quel silenzio viene portato via dal suono dei carabinieri che vengono a prendere il materiale informatico a casa mia, cosa che oltre a lasciarmi perplesso, mi fa rimanere perlopiù sconcertato e ancora più affranto della figura fatta coi vicini di casa. Cosa accadde successivamente, che il mio avvocato richiede l'esamina dei dispositivi elettronici ritirati, (tra i quali anche non di mia appartenenza) , con un perito informatico.
Bene, siete pronti? Qua arriva il "bello" e ciò che mi sta facendo pensare al sudicio.
1) il mio perito non viene avvertito con preavviso di neanche un giorno per l'esamina dei dispositivi, duque non si può presentare.
2) Successivamente non mi viene neanche rilasciata una copia del disco.
Ma pensate che sia finita qua? Ebbene no!
3) Lei andava/va a letto con uno dei carabinieri che è venuto a ritirarmi il materiale. (l'ho saputo grazie a degli amici)
Dunque di cosa ho paura adesso? Naturalmente dell'inquinamento delle prove e della loro manipolazione a mio sfavore. Non voglio diventare una vittima del sistema che deve combattere per anni per dimostrare la sua innocenza.
Io so di non aver fatto niente, ma ora ho davvero paura che la legge non sia dalla mia parte, anzi...
Ho paura di essere accusato per qualcosa che non ho fatto e sinceramente sono propenso in tal caso di farla finita. Ah naturalmente non vi ho raccontato l'ultima cosa bella, cioè che mi andrebbe a tagliare pure le gambe a livello lavorativo.
Parlo con voi utenti, visto che sono ignorante su questi argomenti, cosa posso fare? C'è qualche informatico o Carabiniere onesto che sa darmi una risposta?, anche perché non ho neanche più la forza di parlare con nessuno se non qui per iscritto.
Ps: Se volete specifiche su di lei, vi dico solo che è sempre stata un'approfittatrice, una in cerca di soldi e disposta a vendersi per la droga. E vi premetto che io non fumo ne bevo, figuriamoci drogarmi, lei ha sbagliato tanto nella sua vita, ma io gli ho sempre teso una mano e questo è stato il suo ringraziamento. Mi chiedo, se a fare del bene si ottiene questo, dove sta la giustizia? Che amarezza...
All'incirca 8 mesi fa la mia migliore amica mi querela per divulgazione di suo matariale via web, al che oltre a rimanere perplesso, rimango disgustato e mi ammutolisco in una depressione silente. Passano i mesi e quel silenzio viene portato via dal suono dei carabinieri che vengono a prendere il materiale informatico a casa mia, cosa che oltre a lasciarmi perplesso, mi fa rimanere perlopiù sconcertato e ancora più affranto della figura fatta coi vicini di casa. Cosa accadde successivamente, che il mio avvocato richiede l'esamina dei dispositivi elettronici ritirati, (tra i quali anche non di mia appartenenza) , con un perito informatico.
Bene, siete pronti? Qua arriva il "bello" e ciò che mi sta facendo pensare al sudicio.
1) il mio perito non viene avvertito con preavviso di neanche un giorno per l'esamina dei dispositivi, duque non si può presentare.
2) Successivamente non mi viene neanche rilasciata una copia del disco.
Ma pensate che sia finita qua? Ebbene no!
3) Lei andava/va a letto con uno dei carabinieri che è venuto a ritirarmi il materiale. (l'ho saputo grazie a degli amici)
Dunque di cosa ho paura adesso? Naturalmente dell'inquinamento delle prove e della loro manipolazione a mio sfavore. Non voglio diventare una vittima del sistema che deve combattere per anni per dimostrare la sua innocenza.
Io so di non aver fatto niente, ma ora ho davvero paura che la legge non sia dalla mia parte, anzi...
Ho paura di essere accusato per qualcosa che non ho fatto e sinceramente sono propenso in tal caso di farla finita. Ah naturalmente non vi ho raccontato l'ultima cosa bella, cioè che mi andrebbe a tagliare pure le gambe a livello lavorativo.
Parlo con voi utenti, visto che sono ignorante su questi argomenti, cosa posso fare? C'è qualche informatico o Carabiniere onesto che sa darmi una risposta?, anche perché non ho neanche più la forza di parlare con nessuno se non qui per iscritto.
Ps: Se volete specifiche su di lei, vi dico solo che è sempre stata un'approfittatrice, una in cerca di soldi e disposta a vendersi per la droga. E vi premetto che io non fumo ne bevo, figuriamoci drogarmi, lei ha sbagliato tanto nella sua vita, ma io gli ho sempre teso una mano e questo è stato il suo ringraziamento. Mi chiedo, se a fare del bene si ottiene questo, dove sta la giustizia? Che amarezza...