Alextiscrive ha scritto:Per costruire dei buoni rapporti personali è importante essere sinceri che però secondo me è diverso da essere spontanei e vorrei spiegare la differenza dal mio punto di vista; essere sinceri vuol dire mostrarsi per quello che si è senza finzione e per esempio dire in modo chiaro alle persone con le quali abbiamo dei veri rapporti anche quando non siamo d'accordo con loro anche se potrebbe essere più facile stare zitti e non esporsi.. essere spontanei vuol dire comunicare tutto quello che ci passa per la mente senza preoccuparci di come l'altro può reagire o sentirsi in base a quello che noi diciamo, da questo punto di vista credo che sia importante ogni volta che parliamo e anche per esempio quando possiamo fare delle critiche o delle osservazioni stare attenti a trovare le parole giuste per non suscitare sentimenti negativi nelle altre persone per non ferirle. Penso quindi che essere sinceri ma anche riflessivi possono favorire delle vere amicizie
In generale, penso che non bisogna porsi limiti. Nel senso io sono più convinta del fatto che bisogna essere sè stessi nella vita. Le persone ci devono amare con tutti i nostri pregi e difetti. Inutile, dire, secondo me, voglio essere sincero a tutti costi per salvare l'amicizia e via discorrendo. Perchè ci sarà qualche volta che non ti andrà di dire quello che pensi per paura di ferire l'altro, oppure, per il semplice fatto che pensi che le persone devono essere libere. Oppure, altri motivi. Ad esempio, magari, quel tuo amico ti ha detto una bugia e tu non ne hai mai capito il motivo, pur avendoglielo chiesto. Quindi, io ho sempre apprezzato di più nella vita, chi ha il coraggio di essere sè stesso. Si è spesso parlato di sincerità. Ma spesso mi accorgo che la sincerità è avvolta da un velo di soggettività. Mi spiego meglio: a 100 persone, compreso il mio amico, mi dicono che mi sta meglio il colore rosso. A me, però, il rosso non mi piace. Se permetti scusa ma preferisco indossare qualcosa che mi piace a me e che mi fa sentire me stessa. Io noto che a volte la sincerità è una scusa per farmi fare quello che tu vuoi farmi fare. Almeno, questa è stata una delle mie esperienze. Quindi, io preferisco di più una persona che è sè stessa, piuttosto una che cerca di essere perfetta a tutti i costi, oppure, si nasconde dietro il velo della sincerità ma è tutto, tranne che sincera.
Ora, capisco che con la tua domanda forse, sono andata ben oltre. Ma personalmente preferisco di più chi è sè stesso. Tutto qui. Poi, per carità. Apprezzo molto la sincerità intesa nel dire anche verità scomode. Come, ad esempio, ammettere di aver sbagliato, di dire che forse è meglio se ti comporti in una certa maniera se si vuol raggiungere qualcosa e via discorrendo. Però, secondo me, è sbagliato anche aspettarsi sempre qualcosa dagli altri. Oppure, dipendere dagli altri e non permettergli di sbagliare. Porre, dei limiti.
Sai, stavo pensando che spesso in passato ho conosciuto tante persone che mi dicevano che erano sincere e dicevano sempre quello che pensavano nel bene e nel male. Inizialmente, apprezzavo tantissimo questa qualità e mi sentivo così onorata di stare accanto a persone di tale profondità e spessore. Ma poi mi sono resa conto che le persone, con tutto rispetto, non sono perfette. Che a volte non si sentiranno di dirti certe cose per paura di offendere o di farti arrabbiare. O, se magari, a volte lo faranno non è detto che sbaglino valutazione. Inoltre, magari, con te ti diranno tutto ciò che pensano sulle altre persone. Ma chi ti dice, che magari, quando sta con altre persone, quella persona, non parla male di te, o che altre cose non te le dice per quieto vivere?