da Cordis » 21/12/2022, 16:30
Vabè adesso la ricetta la metto davero.
Riguardo il coniglio di cui sopra
Il ripieno:
(le quantità sono un po' variabili: dipende da quanto è grande il coniglio)
2/3 salsicce nostrane spesse
2 o 3 fette di pancetta tagliata spessa
i fegatini del coniglio
1 peperone rosso grande (o 2/3 piccoli)
4/5 spicchi d'aglio
2/3 rametti di rosmarino
un bel ciuffo di foglie di salvia
4/5 foglie di alloro
NB: Niente sale (il p*rco non ne ha mai bisogno), niente olio (il grasso residuo di salsiccia e pancetta sarà più che sufficiente)
Se usate aromi secchi dovrete andare un po' a occhio perché io la quantità non ve la so dire, comunque non è una cosa problematica, si tratta di erbe aromatiche e anche se c'è ne sfugge un pizzico in più il sapore non ne risente (anzi) e non essendoci ne sale ne pepe ne peperoncino non c'è il rischio di rendere il tutto troppo piccante.
Le salsicce vanno pelate, poi, come la pancetta, vanno cotte sul padellino fino a 3/4 di cottura, scolando sempre il grasso,
il tutto va poi tagliato in tocchi spessi due dita.
Stessa cosa per i fegatini, che però taglieremo in tocchetti più piccoli
Il peperone, crudo, và tagliato per il lungo in strisce larghe un dito
Fare un trito con l'aglio, rosmarino, salvia e alloro,
metà la strofinate uniformemente sulla parte esterna del coniglio,
metà la mischiate con la salsiccia, pancetta e fegatini a tocchetti
Preparazione:
Foderare le pareti interne del coniglio con le strisce di peperone, quindi mettete il ripieno, un po' per volta, pressando ogni volta, in modo da riempire uniformemente l'interno, quindi cucire il coniglio con lo spago (si fora la parete col coltello , si fa' passare lo spago, si annoda, ecc )
Posizionare il coniglio ripieno in una casseruola, versare sullo stesso mezza lattina di passata di pomodoro avendo cura di bagnarlo uniformemente sopra e sotto.
Coprire con la stagnola e cuocere in forno per un ora buona, poi togliere la stagnola, l'interno sarà pieno di liquido: lasciatelo ed infornate di nuovo.
Lasciar cuocere per un altra ora e mezzo, avendo cura di rigirare il coniglio ogni venti/trenta minuti.
A fine cottura Il coniglio deve aver fatto una bella crosticina.
Pronto in tavola, asciutto fuori, succoso dentro, con il ripieno che:
1 non ha sottratto sapore al coniglio, ma lo ha ceduto
2 non è una pietanza a se stante da tagliare tipo polpettone, ma funge da saporito contorno per il coniglio