Cenone

Fra poco è capodanno e vado a proporre:
CONIGLIO ARROSTO RIPIENO IN PORCHETTA
Cioè:
Si prende uno di quegli animaletti pelosini con la codina che sembra bambagia, lo si afferra saldamente per le orecchie poi, mentre è lì che urla e strilla e si agita, gli si spezza il collo usando la vostra tecnica preferita, personalmente consiglio un colpo secco dietro, alla base del cranio, ben forte sennò la bestiola non muore e continua a strillare, nel caso continuare a colpire finché il tenero peluche non se ne resta morto.
Una volta che l'animaletto è immobile (salvo i normali strattoni involontari post-mortem), gli si taglia la gola con un coltello affilato, di solito si usano i coltelli per disossare, ma se ne avete uno per tagliare il prosciutto andrà bene.
E qui, da lettori attenti e critici, mi direte:
Perché non tagliare direttamente la gola alla bestiola anziché perdere tempo a spezzargli il collo?!
Perché l'animaletto ci metterebbe un po' a morire dissanguato, nel frattempo continuerebbe ad agitarsi, sporcando di sangue voi e tutto quanto nel raggio di un paio di metri.
Poi lo si gira e lo si apprende per le zampe didietro e, nel frattempo che scola il sangue, si procede a spellarlo e a eviscerarlo, attenzione a non rompere l'intestino, sennò si sporca tutto di merda, e assolutamente non forate il fiele, sennò la carne diventa amara e immangiabile, conservate invece fegatini e cuoricino, che userete poi per il ripieno.
Fatto questo, lavate la carne sotto acqua corrente, lasciate brevemente scolare (se occorre, tamponate l'eccesso d'acqua con lo scottex), poi mettete nel congelatore per due o tre giorni, poi quando lo toglierete, lo lascerete un giorno in frigo perché scongeli lentamente, ed ecco che avrete il vostro delizioso coniglio fresco, pronto per essere preparato e cucinato!
Ah, se non avete a disposizione un coniglio vivo andate dal macellaio e ve ne fate dare uno pronto da cuocere.
La ricetta la scrivo un altra volta
CONIGLIO ARROSTO RIPIENO IN PORCHETTA
Cioè:
Si prende uno di quegli animaletti pelosini con la codina che sembra bambagia, lo si afferra saldamente per le orecchie poi, mentre è lì che urla e strilla e si agita, gli si spezza il collo usando la vostra tecnica preferita, personalmente consiglio un colpo secco dietro, alla base del cranio, ben forte sennò la bestiola non muore e continua a strillare, nel caso continuare a colpire finché il tenero peluche non se ne resta morto.
Una volta che l'animaletto è immobile (salvo i normali strattoni involontari post-mortem), gli si taglia la gola con un coltello affilato, di solito si usano i coltelli per disossare, ma se ne avete uno per tagliare il prosciutto andrà bene.
E qui, da lettori attenti e critici, mi direte:
Perché non tagliare direttamente la gola alla bestiola anziché perdere tempo a spezzargli il collo?!
Perché l'animaletto ci metterebbe un po' a morire dissanguato, nel frattempo continuerebbe ad agitarsi, sporcando di sangue voi e tutto quanto nel raggio di un paio di metri.
Poi lo si gira e lo si apprende per le zampe didietro e, nel frattempo che scola il sangue, si procede a spellarlo e a eviscerarlo, attenzione a non rompere l'intestino, sennò si sporca tutto di merda, e assolutamente non forate il fiele, sennò la carne diventa amara e immangiabile, conservate invece fegatini e cuoricino, che userete poi per il ripieno.
Fatto questo, lavate la carne sotto acqua corrente, lasciate brevemente scolare (se occorre, tamponate l'eccesso d'acqua con lo scottex), poi mettete nel congelatore per due o tre giorni, poi quando lo toglierete, lo lascerete un giorno in frigo perché scongeli lentamente, ed ecco che avrete il vostro delizioso coniglio fresco, pronto per essere preparato e cucinato!
Ah, se non avete a disposizione un coniglio vivo andate dal macellaio e ve ne fate dare uno pronto da cuocere.
La ricetta la scrivo un altra volta