Etica in cucina

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Discussioni generali riguardanti il mondo della cucina. Richieste, consigli, etica, mangiare sano, vini e bevande, etc.

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Messaggioda Royalsapphire » 15/03/2014, 11:29



Allora mi sa proprio che in quel supermercato manca proprio il reparto :???: E non mi stupirei, a fornitura non stanno messi benissimo, ci vado solo perché posso raggiungerlo anche a piedi. Per il resto, vado altrove.
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Messaggioda Meiko » 15/03/2014, 16:23



Di certo la carne ormai proviene tutta da allevamenti intensivi, catene di montaggio nella fabbrica della carne, dove gli animali vengono sfruttati e maltrattati solo ed esclusivamente per il nostro piacere.

Se la acquisti nelle grandi catene di negozi è ovvio. Se cerchi la fattoria (da me ce ne sono parecchie) allora il discorso cambia parecchio. Hai anche la possibilità di visitare le stalle e vedere come vivono gli animali. Questo è bellissimo. Io non mi sento in colpa perchè so che quegli animali vivono bene e posso sperimentarlo io stessa.
La carne costa sempre meno, il pollame praticamente è regalato.

:confused: :confused: :confused: Non so dove vivi tu, ma da me assolutamente no. Anzi! E forse proprio perché mantenere un buon stile di vita per gli animali richiede dei costi. Ma ben vengano se gli animali stanno bene.
l'uomo è cacciatore e onnivoro da un tempo lunghissimo...milioni di anni

Vero! Gli animali esistono per sfamare l’uomo. Si scannano pure tra loro sempre per motivi di fame. La questione su come vengono allevati è un’altra, e credo che per quanto riguarda le crudeltà gratuite siamo tutti d’accordo ad essere contrari.
L'attuale alimentazione vegan è sostenibile solo da paesi ricchi e sviluppati. E' molto difficile rendere nutrizionalmente corretta una dieta "full vegan"....e per farlo è necessario utilizzare prodotti particolari...prodotti che arrivano (o che sono arrivati in passato-->vedi pomodori e patate) dall'altro capo del Mondo. Come può essere definita "naturale" una dieta che funziona grazie alle scoperte di Colombo e ai voli intercontinentali ? Inoltre le stesse associazioni vegetariane (http://www.scienzavegetariana.it, ad esempio) suggerisce di affiancare alla dieta Vegan integratori di Ferro, Calcio, B12, Omega3,etc)...come può essere "naturale" una dieta così complessa e dall'equilibrio fragile ? Una dieta che necessita anche di integratori o di prodotti particolari...

Sono d’accordo.
Io mangio un po' di tutto ma poco, cerco di evitare prodotti inscatolati in plastiche varie perché mi danno senso di sporco oltre di inquinamento a sbafo che ci arriva sul groppone in seguito (anche se mia madre se ne sbatte e mi ritrovo in casa montagne di buste e bustine che mi viene un nervoso solo a pensarci), cibi surgelati non ho nemmeno idea di che sapore abbiano, carne ho già detto sopra, marmellate me le faccio da me e grazie a Dio per adesso ho un pezzo di terra da cui posso ricavarne vegetali vari.

Bellissima questa cosa, mi piace quello che hai detto!
Nel sito, ad esempio nelle FAQ, si sostiene il contrario. L'unico integratore che può servire ai vegani è la B12, a causa dei moderni trattamenti utilizzati sugli alimenti vegetali.

Dunque, forse non sono così naturali. Se i vegani sono contro il maltrattamento degli animali, non dovrebbero essere anche contro il maltrattamento delle piante? Anche loro soffrono. Tutti gli esseri viventi soffrono.

Non dimentichiamo poi chi soffre di determinate allergie: come fa? Alcune persone possono essere affette da intolleranze/allergie verso certi vegetali o frutta. E se togli carne, vegetali e frutta uno che fa, vive di aria?
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Messaggioda Davy Jones » 15/03/2014, 17:13



Meiko ha scritto:Dunque, forse non sono così naturali. Se i vegani sono contro il maltrattamento degli animali, non dovrebbero essere anche contro il maltrattamento delle piante? Anche loro soffrono. Tutti gli esseri viventi soffrono.

Sono i moderni trattamenti che non sono così naturali (come a dirla tutta non lo è quasi nulla della vita degli esseri umani) e sono questi che rendono necessario integrare la B12.
Le persone possono essere vegane per le ragioni più svariate, dai motivi salutistici a quelli religiosi; altre per motivi etici legati all'ecologismo. E altro ancora. Quindi la domanda riguarderebbe solo coloro che sono vegani perché sono contro la sofferenza degli altri animali. In questo caso il motivo è che le piante non hanno un sistema nervoso e di conseguenza non possono provare dolore.
Ma anche se le piante soffrissero ciò, dal punto di vista di un vegano animalista, non sarebbe una giustificazione per continuare a sfruttare, torturare e uccidere gli altri animali ovvero a causare ulteriori sofferenze. Questo anche perché per produrre carne è necessario utilizzare molti più vegetali di quanti ne servirebbero per il consumo diretto dello stesso quantitativo di vegetali (più o meno per ogni Kg di carne ne servirebbero 15 di vegetali), di conseguenza, essere vegani causerebbe comunque meno sofferenza.

Non dimentichiamo poi chi soffre di determinate allergie: come fa? Alcune persone possono essere affette da intolleranze/allergie verso certi vegetali o frutta. E se togli carne, vegetali e frutta uno che fa, vive di aria?

La dieta vegana è meno limitata di quanto spesso si è portati a pensare e realisticamente eventuali allergie sarebbero un problema aggirabile. In ogni caso personalmente non biasimerei una persona che, ad esempio, attui il cannibbalismo per sopravvivere e dunque allo stesso modo se una persona non avesse alcuna scelta non riterrei sbagliato uccidere.
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Messaggioda stefiza » 18/03/2014, 8:18



Royalsapphire ha scritto:Ragazzi, ieri non ho trovato le uova con codice 1 o 0. Ma dove le vendono? Sono stata in un supermercato Coop e in un altro che fa parte di una catena che c'è solo in Sicilia (mi pare). Ho trovato (tragi)comica una cosa: uova Aia (o Amadori, non ricordo) pubblicizzate per essere arricchite con Omega3 e non ricordo cos'altro, vendute pure a prezzo maggiorato e, udite udite... codice 3!
Comunque ho la fortuna di avere abbastanza frequentemente (ma purtroppo non sempre) le uova di galline allevate all'aperto in campagna, libere di razzolare, e sono tutta un'altra cosa. Sono curiosa di provare se le 0 (bio) almeno vi si avvicinano.

royal mi sembra veramente strano che tu non abbia trovato le uova bio, io le trovo in qualsiasi supermercato, addirittura nei discount!

Comunque mi piace molto questa discussione, tutti interventi molto interessanti!
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Messaggioda Meiko » 17/06/2014, 23:34



Ho trovato questo articolo. Vi lascio il LINK DELLA FONTE perchè sotto prosegue con una discussione nata dai vari commenti ecc.

STUDIO SHOCK. L'ALIMENTAZIONE VEGETARIANA UCCIDE PIÙ ANIMALI DI QUELLA ONNIVORA (SE EQUILIBRATA E A KM-0)

Quante volte avete sentito dire dagli animalisti che mangiare carne non e' etico perche' comporta l'uccisione di esseri senzienti, che l'allevamento danneggia l'ambiente, che spreca vegetali che sarebbero meglio impiegati per sfamare le persone?

Non solo non e' cosi', ma sarebbero proprio loro, i vegetariani, ad uccidere piu' animali degli onnivori che mangiano carne. Addirittura 25 volte in piu', dimostra uno recente studio australiano.

Partiamo dal presunto spreco di vegetali impiegati nell'allevamento: e' vero che gli animali di cui si nutre l'uomo si nutrono di vegetali e che l'uomo si nutre anche di vegetali (alcuni uomini, i vegani, solo di vegetali), ma non e' vero che gli animali consumino gli stessi vegetali che consuma l'uomo. Non li consumano nella stessa forma neanche quando la pianta e' la medesima.

Facciamo l'esempio del mais, il granoturco che tutti conosciamo: l'uomo ne consuma solo la granella (spesso solo parte di essa), mentre l'animale mangia tutta la pianta, e se da un ettaro di terra coltivato a mais si possono ottenere oltre 75 tonnellate di mais ceroso per alimentare gli animali, se ne possono ottenere solo 13 di granella.

Non e' molto differente per la soia, tanto cara ai vegani: gli animali non mangiano il tofu o il tempeh, ma il "pannello", dopo che e' stato estratto l'olio.

Senza contare poi, che la maggior parte dei bovini nel mondo si nutre al pascolo di vegetazione che l'uomo non mangia.

Cio' dovrebbe gia' essere sufficiente per sfatare la teoria animalista secondo cui l'allevamento di animali per l'alimentazione umana sprecherebbe vegetali che sarebbero meglio impiegati per sfamare le persone.

Ma Mike Archer, Professore australiano dell'Università del New South Wales, impegnato nella ricerca sull'evoluzione della Terra ed i sistemi di Vita, e' andato oltre, dimostrando che rispetto alla produzione di carne, la produzione di molti vegetali consumati dall'uomo possa uccidere un numero di animali senzienti 25 volte superiore per chilogrammo di proteine utilizzabili prodotte, tra l'altro in modo crudele, ed anche generare maggiori danni ambientali.

Archer ha evidenziato cio' che e' ovvio, ma di cui la gente spesso non si accorge: mentre la maggior parte dei bovini macellati si nutrono al pascolo di vegetazione perlopiu' spontanea, la produzione di grano, riso e legumi richiede l'eliminazione di tale vegetazione autoctona e cio' si traduce nella morte di migliaia e migliaia di animali la cui vita era legata a quell'ecosistema e a quel tipo di vegetazione.

Quindi, visto che dal pascolo non si ottengono vegetali che l'uomo possa consumare, per ottenere piu' vegetali consumabili dall'uomo e' necessario distruggere nuova vegetazione spontanea, con le conseguenze appena descritte.

Qualcuno ora obbiettera' che l'Italia abbia estensioni ben diverse dall'Australia e che qui gli animali non pascolino. Beh!, sappia che nel mondo i pascoli e le praterie coprono piu' del doppio della superficie destinata alle colture e che nel nostro Paese, che e' un puntolino sul mappamondo, gran parte della carne bovina, suina, ovina ed anche equina e' di importazione. Fanno eccezione le carne di pollo e di tacchino che sono prodotte in quantita' sufficienti direttamente in Italia.

Chiarito questo punto, passiamo ai numeri degli animali uccisi per essere mangiati e di quelli uccisi per non essere mangiati: Archer ha calcolato che dall'abbattimento di un bovino cresciuto al pascolo si ottenga una carcassa di circa 288 Kg, la quale, una volta disossata, rende il 68% di carne, che al 23% di proteine e' pari 45kg di proteine per animale ucciso. Questo significa che per ottenere 100 kg di proteine animali utilizzabili serva abbattere 2,2 animali.

Chi ha avuto occasione, almeno una volta nella vita di soffermarsi a guardare l'aratura dei campi, si sara' sicuramente accorto che il trattore e' sempre seguito da stormi di uccelli predatori, dalle nostre parti soprattutto corvi e gabbiani. Questi uccelli non fanno altro che predare tutti i piccoli mammiferi, lucertole, serpenti e altri animali, soprattutto cuccioli, messi in fuga dal trattore. Il loro numero e' difficilmente stimabile, ma elevatissimo.

Poi ci sono gli animali che vengono uccisi per difendere i raccolti: non solo viene avvelenata una quantita' incalcolabile di insetti e ragni, ai quali ben pochi animalisti si interessano, ma anche migliaia di topi, che, invece, vengono considerati esseri senzienti.

Archer ha stimato che nella coltivazione del frumento vengano uccisi almeno 100 topi per ettaro all'anno, quindi, con rese medie di circa 1,4 tonnellate per ettaro, visto che il frumento contiene il 13% di proteina utilizzabile, si puo' calcolare che vengono uccisi almeno 55 animali senzienti per produrre 100 kg di proteine vegetali utilizzabili: 25 volte di piu' che per la stessa quantita' di carne bovina prodotta al pascolo.

Considerino inoltre i "cari" animalisti, che questi animali soffrono di piu' di quelli uccisi nel ciclo di allevamento o nella caccia, perche' a loro non e' garantita ne' la limitazione del dolore al minimo o lo stordimento preventivo che e' garantito agli animali da macello, ne' la morte istantanea che e' assicurata a quelli selvatici cacciati.

Liberamente tratto da "Ordering the vegetarian meal? There's more animal blood on your hands" di Mike Archer AM, Professor, Evolution of Earth & Life Systems Research Group at University of New South Wales (Fonte:Federfauna.org)

IN RISPOSTA ALLE POLEMICHE SCATENATE DA QUESTO ARTICOLO: Contraddizioni. Ma quale bufala? Alimentazione vegetariana - morte animali. Persino GreenMe aveva riconosciuto meriti alla ricerca di Archer
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Messaggioda Davy Jones » 18/06/2014, 1:00



Sostenere che la maggior parte degli animali d'allevamento si nutra di erba spontanea dei pascoli è una falsità, sarebbe impossibile ed insostenibile. E' noto, a parte evidentemente a quelli di RadioSpada (che del resto contemplano ciecamente e dichiaratamente una sola verità) e al paleontologo australiano (che comunque basa le sue teorie sulla sola Australia), che proprio la necessità di ottenere nuovi pascoli è tra le principali cause della deforestazione e che l'utilizzo di terreni come pascolo per l'allevamento di bestiame genera la desertificazione. Inoltre l'allevamento è ritenuto tra le principali cause d'inquinamento, cosa che oltre a ripercuotersi sull'ambiente causa la morte di numerosi animali.
Fatta questa precisazione è necessario quindi ribadire che la maggior parte del cibo usato per produrre carne ovvero per nutrire gli animali d'allevamento viene coltivato. Come forse era già stato riportato in questo o in altri topic sul tema, per produrre 1 kg di carne sono necessari 15 kg di vegetali. Di conseguenza se è vero che coltivare vegetali per il consumo umano causa la morte di animali, allevare animali e dunque coltivare vegetali con cui nutrirli genera la morte di un numero di animali evidentemente molto maggiore. Ho visto che c'è anche un'altro post su quel sito, dove disperatamente si cercano di sostenere le sparate fatte in quello linkato, ad esempio affermando che tra le cause della deforestazione c'è la coltivazione di soia... ovviamente senza precisare che 3/4 di questa soia viene utilizzata proprio come cibo per animali allevati.
Infine, il signor Archer distrattamente non si è forse accorto di avvenimenti come l'uccisione sistematica dei dromedari attuata proprio in Australia perché, guarda un po', il loro impatto ambientale era dannoso e il loro pascolare incrementava la desertificazione. E si tratta di una specie che aveva comunque un uso marginale (in quanto non allevata per la carne), chissà quale sarebbe l'impatto con l'allevamento allo stato brado di altre specie, finalizzato al sostentamento di miliardi di esseri umani.
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Messaggioda Silberschnee » 17/08/2014, 13:41



Quello che penso l'ho scritto nel post su vegani e vegetariani, con molta amarezza credo che a lungo termine verranno fuori dei bruttissimi dati salutistici sui veg, vorrei che non fosse così, ma ormai la penso in altro modo.
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Messaggioda Naoki » 28/03/2015, 22:30



Siccome non sapevo dove metterlo e mi premeva il fatto di parlare di alimenti sani lo butto qui...in caso lo spostate.
Immagino che qualcuno lo abbia già visto; Food Inc, film documentario made in USA del 2008, parla di alimenti ed in particolare di divide in due parti: carni e cereali.

È molto interessante, un po' cruento in certi punti (i vegetariani facciano uno sforzo) per quanto riguarda le carni ma preoccupante lo stesso per quanto riguarda i cereali (a mio parere ci stava molto bene una parte riguardante le verdure e la frutta ed i trattamenti che usano).
Devo dire che non ho mai approvato quei sistemi e mai li approverò, sono onnivoro sì ma vedere delle bestie trattate così e campi rovinati in tal maniera lo trovo insopportabile; significa non aver rispetto per ciò che si mangia.
Mi hanno chiesto di diffonderlo e faccio come posso, se fate altrettanto è sempre un bene visto che non siamo poi così lontani dalla situazione descritta...anzi...da questo punto di vista vegetariani, vegani, onnivori o che so io non fa molta differenza.
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Messaggioda Cordis » 01/09/2022, 22:28



Colgo con gusto l'occasione di dire la mia su un argomento che ho sempre trovato sfizioso.

L'uomo è un animale onnivoro: il nostro canale digerente è molto più corto di quello di un erbivoro e molto più lungo di quello di un carnivoro, ciò significa che possiamo mangiare sia carne che vegetali, ma con delle limitazioni.
Possiamo mangiare vegetali, ma solo quelli più rapidi da digerire, cuocerli è (anche) un modo per renderli più digeribili, così possiamo mangiare i radicchi crudi o cotti, ma se cercassimo di mangiare erba o fieno, come le mucche, li cagheremmo cosi come li abbiamo mangiati, senza trarne alcun nutrimento (sarebbe anche irritante per il nostro intestino) e moriremmo di inedia.
Possiamo mangiare carne, preferibilmente cotta, integrando la dieta con fibre che ne facilitino il transito intestinale: se cominciassimo a nutrirci di sola carne cruda, soprattutto se magra, prima diventeremmo stitici (fa' fatica a passare), poi diverremmo soggetti a feroci mal di pancia (la carne farebbe in tempo a decomporsi nella nostra pancia), col tempo metteremmo a rischio la nostra vita.
Quindi al nostro corpo fa' bene mangiare SIA carne SIA verdure.
Si può essere vegetariani, a patto di integrare la nostra dieta allo scopo di sostituire la carne, essere vegani o peggio (tipo i crudisti) invece fa' male alla salute, difatti costoro o assumono integratori alimentari comprati in farmacia, o col tempo hanno problemi. Vale la pena chiedere delucidazioni al proprio medico.
Poi se uno mi dice che i medici mentono, io rispondo: può anche essere, ma è più probabile che menti (o ignori le cose) tu.

Avete presente il gorilla? Nostro parente stretto ma esclusivamente vegetariano, è forte come dieci uomini ed ha una muscolatura spropositata eppure... ha la pancia. Tutti i gorilla hanno la pancia, e ce l'hanno non perché siano dei falsi magri, ma perché deve contenere l'enorme intestino da erbivori che si ritrovano.

Circa il discorso etico/morale dell'uccidere per mangiare: io trovo che sia giusto farlo, uccidere per mangiare l'animale, e non per divertimento o per sadismo, per me è giusto ed in linea con le leggi della natura. Se è per questo: se quando sarò morto vorranno mangiarmi io non avrò nulla da ridire, casomai sarei onorato che la mia carcassa potesse servire a sfamare ancora qualcuno (anziché i vermi).
Poi noi mangiamo carne dei supermercati, proveniente da allevamenti, perché siamo tanti e dobbiamo mangiare tutti e dobbiamo farlo in fretta: se devo perdere la giornata per campare di caccia e raccolta poi non ce l'ho mica il tempo per andare al lavoro, quindi poi non avrò i soldi per comprarmi le medicine se mi ammalo ne vestiti se avrò freddo, eccetera.
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Messaggioda Hystèria » 28/09/2022, 8:33



Io ne ho un pò le palle piene della carne e mi hanno sempre tratta male per questo (visto che si parla di imposizione dei veg* sugli altri).
Fin da quando ero bambina non ho mai patito il sapore e la consistenza della carne, solo guardarla mi faceva orrore e mi han sempre costretta a mangiarla, cosa che posso capire in quanto infante. Arrivavo al punto di masticare e sputare, o mi venivano i conati di vomito. Su alcuni alimenti (coniglio, agnello, anatra, cervo blblbla) sono riuscita a impormi categoricamente. Poi ai tempi non ero amante neanche delle verdure ma questo è un altro paio di maniche.
Crescendo ho iniziato sempre di più a schifare la carne e ad appassionarmi alle verdure/legumi.
O ci fosse stato uno str***o in famiglia mia che abbia appoggiato questa cosa.
Ho dovuto fare (e le faccio pure ora) le guerre con i parenti che per qualsiasi malore mi rispondevano con "E' perchè non mangi abbastanza carne, non ti fa bene."
Persino recentemente che ho iniziato a star male per un'intolleranza al lattosio che è sbucata a caso in realtà secondo loro stavo male perchè non mangio abbastanza carne. Inutile che io ripeta che non mi piace o che non la sopporto in alcun modo. Senza parlare del fatto che sì, lo ammetto, mi fanno pena gli animali ed anche da bambina era così.
Il problema dell'inquinamento alimentare è il pensiero alla base. Siamo abituati ad avere tutto e subito. Gli allevamente sono intensivi e non rispettano un briciolo di etica perchè la domanda è alta. La gente può permettersi la carne (che tempi indietro era un lusso per pochi) e hanno dovuto industrializzare al massimo tutto il processo.
Ma lo stesso può essere per la cavolo di soia che se si impenna la richiesta ti levano il bosco accanto casa per metterci le piantine (o qualsiasi altro esempio vegetale) e non prendiamoci in giro perchè anche le colture vegetali sono causa del disboscamento.
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