Voi direte, e perchè mai si parla di lavatrice in cucina??
Primo, perché io la lavatrice ce l'ho in cucina secondo perché tra casalinghe disperate, ci si mette in cucina con il caffè e si parla di come smacchiare i panni.
che poi....io non sono casalinga.....il caffè me lo prendo in soggiorno perché in cucina non entra neanche il tavolo...di certo con le amiche non parlo di panni sporchi...vabbè dai su è una metafora
Spinta dalle richieste disperate di Royal, provo a spiegare a chi non sa nulla di lavatrice, come utilizzare questo mostro sacro.
Innanzitutto occorre dividere i panni per colore, i bianchi hanno un lavaggio, i colorati un altro.
Fin qui ci siamo tutti, sono le basi.
Per quanto riguarda i bianchi, si intendono i capi bianchi o molto chiari, i colorati ovviamente sono tutti gli altri, facendo attenzione che non ci sia un capo che stinga particolarmente altrimenti compromettete tutto (in questo caso è possibile utilizzare l'acchiappacolore, lo trovate nei supermercati, anche se io non l'ho mai utilizzato) .
La temperatura non dipende solo dal colore ma anche dalla tipologia di tessuto, se ad esempio ho un bianco che è sintetico o peggio di lana, il lavaggio a 60° lo distrugge.
In conclusione quindi divisione per colore e tipologia di tessuto.
Per quanto riguarda la temperatura, normalmente i bianchi (parlo di tessuti in cotone o simile, quindi lenzuola, asciugamani, magliette, ecc) possono essere lavati tra i 50 e i 60° mentre i colorati in genere a 30°.
Controllate sempre bene le etichette dei capi appena comprati, lì ci sono tutte le istruzioni per capire come lavare.
Vediamo:
Questo simbolo sta ad indicare il tipo di lavaggio e la temperatura. Se c'è una mano significa che quel tessuto va lavato esclusivamente a mano, se c'è una croce va portato in lavanderia per il lavaggio a secco, il numero invece indica che può essere lavato in lavatrice a quella temperatura massima.
La lavatrice va caricata tutta in modo da non consumare inutilmente corrente, ma non va riempita in modo esagerato altrimenti i capi all'nterno non si laveranno in modo adeguato.
Fate attenzione alle chiusure in velcro perchè rischiano di strapparvi gli altri tessuti, in quel caso chiudeteli bene ed eventualomente mettete a rovescio il capo.
Passiamo al detersivo, io normalmente uso quello in polvere perché mi sembra che lavi meglio, usatene meno della dose consigliata perchè ovviamente le indicazioni invitano allo spreco
Nella vaschetta del prelavaggio aggiungo un po' di aceto bianco perché c'è stato un periodo in cui i panni anche se appena lavati davano un odore cattivo, e da quando aggiungo l'aceto ho risolto il problema.
Volendo si puà aggiungere l'ammorbidente nell'ultima fase di risciacquo, ma io lo sconsiglio per varie ragioni: intanto è altamente inquinante, in secondo luogo non mi piace pensare che indosso un vestito che ha l'ammorbidente (che ovviamente non è sciacquato), in ultimo ho notato che da quando non lo utilizzo più e utilizzo l'aceto, non ci sono più cattivi odori sui panni, specialmente sugli asciugamani.
A proposito di ammorbidente vi riporto questo:
gli ammorbidenti chimici sono uno fra i prodotti più tossici per uso domestico. La maggior parte degli ammorbidenti chimici, diffusi in commercio, contengono sostanze per nulla biodegradabili.
I componenti sono in prevalenza esterquat, additivi, profumi, addensanti o perlanti e coloranti. Si tratta di sostanze (additivi, fosfati, pentano, limonene, benzil acetato, coloranti artificiali) che risultano altamente inquinanti per l'ambiente e nocive per la salute dell'uomo. Possono scatenare reazioni allergiche, asma, dermatiti, soprattutto nei bambini e nei soggetti più sensibili, nonché danni al sistema nervoso.
(fonte: http://www.greenme.it/consumare/deterge ... ti-chimici )
Ho letto che al posto dell'ammorbidente si può utilizzare l'acido citrico
fonte: http://www.greenme.it/consumare/deterge ... e-trovarlo
Un ammorbidente casalingo per il bucato può essere preparato semplicemente disciogliendo all'interno di un contenitore di plastica pulito, in cui si saranno versati 500 ml d'acqua di rubinetto, 20 gr di acido citrico. E' consigliabile utilizzare un flacone con tappo, in modo da poterlo agitare prima dell'utilizzo. Calcolate di impiegare circa 50 ml del prodotto ottenuto per ogni lavaggio in lavatrice, versando l'ammorbidente nell'apposito scomparto.
Per quanto riguarda la centrifuga, le lavatrici di oggi normalmente permettono di decidere quanti giri di centrifuga fare. Ovviamente più sono i giri più i panni verranno fuori strizzati, ma anche sgualciti. Io preferisco centrifugare poco in modo da non farli uscire troppo stropicciati.
Se poi stiamo lavando la lana (tassativamente a temperatura zero, pochissimo detersivo) la centrifuga deve essere completamente esclusa e il maglione andra steso orizzontalmente in modo da scolare l'acqua e non sformarlo.
Un altro segreto per una perfetta lavatrice è quello di stendere i panni appena finisce il ciclo di lavaggio. Lasciare troppo tempo i panni in lavatrice fa si che una volta asciutti emanino un odore terribile. L'ideale è stenderli all'aria aperta cercando di stropicciarli il meno possibile (io non stiro quasi mai con i giusti accorgimenti )
Per quanto riguarda le macchie ostinate, se il tessuto lo permette, provate a pretrattare la macchia con il detersivo dei piatti, o con uno sgrassatore.
Per ora mi sembra di aver detto tutto....o comunque tutto quel poco che so io.
Anzi se altri hanno qualche dritta, vi prego di aggiungere commenti.
Signora mia.....