Timogel

Timogel

Messaggioda Royalsapphire » 14/05/2014, 10:51



Decodifica codice MIF:
S - Organi di senso
S01 - Oftalmologici
S01E - Preparati antiglaucoma e miotici
S01ED - Sostanze beta-bloccanti
368301 - TIMOLOLO MALEATO



Forma farmaceutica:
Collirio 0,25% e 0,50% di timololo maleato
Collirio monodose 0,25% e 0,50% di timololo maleato
Gel oftalmico 0.1%, contenente 1mg/g di timololo maleato.


Categoria terapeutica e proprieta':
Preparati antiglaucoma e miotici, agenti beta-bloccanti.
Il timololo e' un beta-bloccante non selettivo che non produce
nessuna significativa attivita' cardiaco-stimolante o cardiaco
-depressiva diretta o anestetica locale (stabilizzante di
membrana). Applicato nell'occhio, riduce la pressione endoculare
elevata e normale. Anche se non tutti i meccanismi d'azione del
timololo sono noti, si pensa che in primis riduca la produzione di
umore acqueo. E' inoltre possibile che eserciti un effetto minore
sul deflusso dell'umore acqueo.
Diversamente dai miotici, il timololo riduce la pressione
endoculare con scarso effetto sulle dimensioni della pupilla o
sull'acuita' visiva. Quindi non si hanno ne' la riduzione della
visione, ne' la cecita' notturna che si osservano con l'uso dei
miotici. Nei pazienti con cataratta si evita quella diminuzione
della visione che e' causata dalle opacita' lenticolari quando si
ha un restringimento della pupilla.
La riduzione della pressione endoculare dopo somministrazione
oculare di timololo inizia solitamente entro 30 minuti
dall'applicazione del collirio. L'effetto massimo si ottiene dopo
circa 2 ore dalla somministrazione e si puo' mantenere una
riduzione significativa della pressione endoculare per periodi fino
a 24 ore.


Indicazioni:
- Pazienti con ipertensione oculare
- Pazienti con glaucoma cronico ad angolo aperto
- Pazienti afachici con glaucoma
- Pazienti con angolo stretto e con episodi precedenti di chiusura
d'angolo, spontanea o iatrogena nell'occhio controlaterale in cui
sia necessario ridurre la pressione endoculare.
- Terapia concomitante del glaucoma pediatrico quando e'
inadeguatamente controllato con altre terapie antiglaucoma.


Controindicazioni:
Collirio:
- asma bronchiale o anamnesi positiva per asma bronchiale o
malattia polmonare cronica ostruttiva di grado severo;
- bradicardia sinusale, blocco atrioventricolare di II e III grado,
insufficienza cardiaca conclamata, shock cardiogeno;
- ipersensibilita' verso qualsiasi componente di questo prodotto.
Generalmente controindicato in gravidanza e allattamento.
Il timololo gel oftalmico e' controindicato in pazienti
- con asma bronchiale
- pregressa asma bronchiale o grave pneumopatia ostruttiva
- bradicardia sinusale
- blocco atrioventricolare di secondo o terzo grado
- scompenso cardiaco manifesto
- shock cardiogeno
- gravi disturbi della circolazione periferica (fenomeno di
Raynaud) e disturbi periferici
- angina di Prinzmetal
- feocromocitoma non trattato
- ipotensione
- distrofie corneali
- ipersensibilita' al timololo o ad altro eccipiente e/o ad altro
agente beta-bloccante
- Grave rinite allergica e iperreattivita' bronchiale
Il timololo gel oftalmico e' inoltre controindicato in caso di
contestuale assunzione di
- floctafenina
- sultopride
- amiodarone


Precauzioni di impiego:
Reazioni cardiovascolari/respiratorie
Come altri farmaci oftalmici applicati topicamente il prodotto puo'
essere assorbito sistemicamente. Quindi, con la somministrazione
topica possono verificarsi gli stessi tipi di reazioni indesiderate
riscontrate con la somministrazione sistemica di beta-bloccanti,
inclusi il peggioramento dell'angina di Prinzmetal, il
peggioramento dei disturbi circolatori periferici e centrali e
l'ipotensione.
L'insufficienza cardiaca deve essere adeguatamente controllata
prima di iniziare la terapia con il prodotto. I pazienti con una
storia di malattia cardiaca severa devono essere tenuti sotto
osservazione per i segni di insufficienza cardiaca e deve essere
controllata la frequenza.
Sono state riportate, dopo somministrazione di Timololo maleato,
reazioni respiratorie e cardiache,inclusa la morte per broncospasmo
in pazienti con asma e, raramente, morte associata ad
insufficienza cardiaca.
Rischio di reazione anafilattica
Pazienti con una storia di atopia o reazione anafilattica severa
verso una varieta' di allergeni, in trattamento con beta-bloccanti
possono essere piu' reattivi nei confronti di una ripetuta
esposizione, accidentale, diagnostica o terapeutica, a tali
allergeni. Tali pazienti possono essere non responsivi alle dosi
abituali di adrenalina usate per trattare reazioni anafilattiche.
Terapia concomitante
Pazienti gia' in terapia sistemica con un beta-bloccante cui viene
somministrato il prodotto devono essere controllati a causa del
potenziale effetto additivo sia sulla pressione endoculare che sui
noti effetti sistemici del beta-blocco. L'uso di due agenti beta
-bloccanti per uso topico non e' raccomandato.
Sospensione della terapia
In alcuni pazienti, dopo somministrazione di beta-bloccanti per via
sistemica in corso di anestesia, e' stata osservata una ipotensione
severa e prolungata. Quindi, prima di un intervento chirurgico
programmato, e' raccomandata una sospensione graduale del prodotto.
Come per i beta-bloccanti sistemici, se nei pazienti con
cardiopatia coronarica e' necessaria la sospensione del timololo
oftalmico, la terapia deve essere sospesa gradualmente.
Effetti additivi del beta-blocco
Nei pazienti affetti da diabete mellito o ipoglicemia la terapia
con beta-bloccanti puo' mascherare alcuni sintomi dell'ipoglicemia.
La terapia con beta-bloccanti puo' mascherare alcuni sintomi
dell'ipertiroidismo. La sospensione brusca della terapia con beta
-bloccanti puo' accelerare un peggioramento dei sintomi. La terapia
con beta-bloccanti puo' aggravare i sintomi della miastenia gravis.
Altri
In pazienti con glaucoma ad angolo chiuso, l'obiettivo immediato
del trattamento e' la riapertura dell'angolo. Questo richiede il
restringimento della pupilla con un miotico.
Il prodotto ha scarso o nessun effetto sulla pupilla. Quando e'
usato per ridurre la pressione intraoculare elevata nel glaucoma ad
angolo chiuso deve essere impiegato con un miotico e non da solo.
Il distacco della coroide e' stato riportato con la
somministrazione di terapia che riduce l'umore acqueo (per esempio
timololo, acetazolamide) dopo procedure filtranti.
Uso di lenti a contatto
Il prodotto contiene il conservante benzalconio cloruro, che puo'
essere assorbito dalle lenti a contatto morbide. Quindi, non deve
essere somministrato mentre si portano lenti a contatto morbide. Le
lenti a contatto devono essere rimosse prima dell'applicazione
delle gocce e non devono essere reinserite prima di 15 minuti dopo
l'uso.
Uso pediatrico
L'uso del prodotto non e' raccomandato negli infanti prematuri o
nei neonati.
Gel oftalmico:
Deve essere somministrato con cautela in pazienti con malattie del
nodo del seno, acidosi metabolica o ipotensione arteriosa.
Il timololo gel oftalmico deve essere somministrato con cautela in
pazienti con blocco atrioventricolare di primo grado.
Prima di iniziare il trattamento occorre escludere la presenza di
scompenso cardiaco. I pazienti con anamnesi di grave malattia
cardiaca vanno tenuti sotto osservazione per cogliere eventuali
segni di un possibile scompenso cardiaco. I beta-bloccanti possono
mascherare alcuni sintomi di ipertiroidismo, come la tachicardia. I
pazienti che si teme possano sviluppare una tireotossicosi, vanno
osservati attentamente per evitare una brusca sospensione dei beta
-bloccanti che potrebbe causare una tempesta tiroidea.
Il timololo gel oftalmico ha un effetto scarso e nullo sulla
pupilla. Quando si usa questo gel oftalmico per abbassare la
pressione endoculare in pazienti con glaucoma ad angolo chiuso,
esso deve essere somministrato in associazione con un miotico. In
questi pazienti, l'obiettivo immediato del trattamento e' la
riapertura dell'angolo che si ottiene con il restringimento della
pupilla con un agente miotico.
Rischio di reazioni anafilattiche: I pazienti con anamnesi di
atopia o di gravi reazioni anafilattiche a diversi allergeni,
possono risultare piu' sensibili alla ripetuta esposizione ad
allergeni. Tale esposizione puo' essere accidentale, diagnostica o
terapeutica. Quando si usa il timololo gel oftalmico in questi
pazienti, la normale dose di epinefrina utilizzata nel
trattamento delle reazioni anafilattiche puo' risultare
insufficiente.
Il timololo gel oftalmico contiene benzalconio cloruro come
conservante Il benzalconio cloruro puo' precipitare nelle lenti a
contatto morbide. Il timololo gel oftalmico non e' stato studiato
in pazienti portatori di lenti a contatto e pertanto non deve
essere usato con le lenti a contatto. Occorre fare attenzione se si
usa il timololo gel oftalmico in concomitanza con beta-bloccanti
sistemici.
Si sconsiglia l'uso del timololo gel oftalmico in associazione ad
altro beta-bloccante locale.
Si deve evitare la concomitante somministrazione di MAO-inibitori.
Come nel caso di ogni altro trattamento contro il glaucoma, si
raccomanda l'esame regolare della pressione endoculare e della
cornea.
Ai pazienti diabetici si raccomanda, all'inizio del trattamento, di
intensificare l'autocontrollo della glicemia. Infatti i segni ed i
sintomi dell'ipoglicemia, in particolare la tachicardia, le
palpitazioni e la sudorazione, possono risultare mascherati.


Interazioni con altri farmaci ed altre forme di interazione:
Esiste la possibilita' di effetti additivi e ipotensione e/o
bradicardia marcata quando il timololo maleato in soluzione
oftalmica e' somministrato insieme a calcio antagonisti per os,
farmaci che causano deplezione delle catecolamine o beta-bloccanti,
antiaritmici (incluso l'amiodarone), glicosidi digitalici,
parasimpaticomimetici, narcotici e inibitori delle monoaminossidasi
(MAO).
Durante il trattamento combinato con chinidina e timololo e' stato
riportato un potenziamento del beta-blocco sistemico (per esempio,
riduzione della frequenza cardiaca), possibilmente perche' la
chinidina inibisce il metabolismo del timololo tramite la via
enzimatica P-450, CYP2D6.
Sebbene il prodotto da solo abbia un effetto scarso o nullo sul
diametro pupillare, occasionalmente e' stata riportata midriasi
risultante dall'uso concomitante di timololo maleato oftalmico ed
adrenalina.
I beta-bloccanti possono incrementare l'effetto ipoglicemizzante
dei farmaci antidiabetici.
Gel oftalmico
Anche se il timololo gel oftalmico non influisce particolarmente
sulle dimensioni della pupilla, si e' occasionalmente osservata
midriasi quando il timololo e' stato somministrato insieme ad
agenti midriatici come l'epinefrina. Quando il timololo gel
oftalmico viene somministrato a pazienti che assumono un beta
-bloccante orale, si puo' osservare un'intensificazione sia della
riduzione della pressione endoculare, che degli effetti del beta
-blocco sistemico. La risposta di questi pazienti deve essere
pertanto monitorata attentamente.
Si raccomanda inoltre un attento monitoraggio, quando si
somministrano beta-bloccanti a pazienti in trattamento con farmaci
che inducono deplezione delle catecolamine come la reserpina, a
causa dei possibili effetti additivi e della insorgenza di
ipotensione e/o accentuata bradicardia che puo' dar luogo a
vertigini, sincope o ipotensione posturale. Esiste la possibilita'
che la somministrazione di un beta-bloccante possa causare
ipotensione, turbe della conduzione atrioventricolare e
insufficienza del ventricolo sinistro, qualora lo schema
terapeutico comprenda anche la somministrazione di un Ca
-antagonista sistemico. La natura di eventuali effetti avversi
cardiovascolari tendenzialmente dipende dal tipo di un Ca
-antagonista utilizzato. I derivati della diidropirina, come la
nifedipina, possono causare ipotensione, mentre il verapamil o il
diltiazem provocano in genere turbe della conduzione
atrioventricolare o insufficienza del ventricolo sinistro quando
utilizzati in concomitanza con un beta-bloccante.
L'uso contemporaneo di glicosidi digitalici e di beta-bloccanti
puo' rallentare la conduzione atrioventricolare.
I beta-bloccanti e la clonidina possono aumentare il rischio di
'ipertensione rebound'. I farmaci anti-aritmici di classe I (p.e.
disopiramide, chinidina) e l'amiodarone possono avere un effetto di
potenziamento della conduzione atriale e indurre cosi' un effetto
inotropo negativo.
L'insulina e gli antidiabetici orali possono abbassare
ulteriormente la concentrazione di glucosio nel sangue e il beta
-blocco puo' mascherare i segni dell'ipoglicemia (tachicardia).
Prima di affrontare importanti interventi chirurgici si deve
prendere in seria considerazione una sospensione della terapia a
base di beta-bloccanti. L'uso contemporaneo di anestetici puo'
attenuare la tachicardia compensatoria e aumentare il rischio di
ipotensione. L'anestesista deve essere informato che il paziente
sta assumendo timololo gel oftalmico.
La cimetidina puo' accrescere la concentrazione di timololo nel
plasma.
Associazioni controindicate:
floctafenina, sultopride, amiodarone

Associazioni che richiedono cautela:
Lidocaina per endovena, mezzi di contrasto allo iodio


Avvertenze speciali:
Collirio:
Uso durante la gravidanza
Il prodotto non e' stato studiato nelle donne in gravidanza;
quindi, il suo impiego richiede che vengano valutati i benefici
della terapia contro i possibili rischi.
Uso durante l'allattamento
Il timololo e' rinvenibile nel latte materno. A causa delle
potenziali reazioni indesiderate serie causate dal prodotto nei
bambini durante l'allattamento, si deve decidere se sospendere il
farmaco o l'allattamento, tenendo conto dell'importanza del farmaco
per la madre.
Effetti sulla capacita' di guidare e sull'uso di macchine
Possibili effetti collaterali, come la visione offuscata, possono
interferire con la capacita' di alcuni pazienti di guidare e/o
usare macchinari. Tenere il medicinale fuori dalla portata dei
bambini.
Gel oftalmico:
Non esistono studi sull'uso del timololo gel oftalmico in
gravidanza. I beta-bloccanti riducono la perfusione placentare, il
che puo' portare alla morte del feto o ad un parto prematuro.
Inoltre, nei feti e nei neonati si possono verificare effetti
indesiderati, in particolare ipoglicemia e bradicardia. Nei neonati
esposti ad agenti beta-bloccanti vi e' un rischio maggiore di
complicazioni cardiache e polmonari. Il timololo gel oftalmico non
deve pertanto essere usato in gravidanza se non dopo attenta
valutazione del beneficio per la madre. Nelle pazienti in terapia
fino al momento del parto, si raccomanda un attento monitoraggio
del neonato (cuore e glicemia per i primi 3-5 giorni di vita).
Il principio attivo timololo viene assorbito per via sistemica e
viene escreto nel latte materno. Per questo motivo la sua
assunzione puo' causare gravi effetti indesiderati nei bambini
allattati al seno. Si sconsiglia pertanto l'uso del preparato
durante l'allattamento.
Effetti sulla capacita' di guidare veicoli e sull'uso di macchine
Non esistono studi sugli effetti di questo farmaco sulla capacita'
di guidare veicoli. Durante la guida di veicoli o durante l'uso di
macchinari, occorre tener presente che si possono verificare
occasionalmente, disturbi della visione, quali: variazioni di
rifrazione, diplopia, ptosi, frequenti episodi transitori di
leggero offuscamento della visione ed episodi di vertigini o
affaticamento.


Posologia e modalita' d'uso:
Il prodotto e' disponibile in collirio, soluzione allo 0,25% e allo
0,50%. Di solito si inizia la terapia somministrando una goccia di
soluzione allo 0,25% nell'occhio o negli occhi affetti due volte al
giorno. Se la risposta clinica non e' adeguata, la posologia puo'
essere variata somministrando una goccia allo 0,50% in ogni occhio
affetto due volte al giorno.
Se necessario, con il prodotto puo' essere somministrata una
terapia concomitante per la riduzione della pressione intraoculare.
Non e' raccomandato l'uso di due beta-bloccanti per uso topico. Se
la pressione endoculare si mantiene a livelli soddisfacenti, in
molti pazienti la terapia puo' essere proseguita con un'unica
somministrazione giornaliera.
Uso pediatrico
La posologia iniziale consigliata e' una goccia alla formulazione
di 0,25% nell'occhio o negli occhi affetti ogni 12 ore, in aggiunta
ad altra terapia antiglaucoma. La posologia puo' essere aumentata
ad una goccia di soluzione allo 0,50% nell'occhio o negli occhi
affetti ogni 12 ore, se necessario. L'uso del prodotto non e'
raccomandato negli infanti prematuri o nei neonati.
Trasferimento da altra terapia
Quando un paziente viene trasferito da un altro agente beta
-bloccante per uso topico oftalmico, questo deve essere sospeso
dopo un dosaggio giornaliero appropriato ed iniziare il giorno
successivo il trattamento con il prodotto: una goccia di prodotto
allo 0,25% nell'occhio affetto due volte al giorno. Se la risposta
clinica e' inadeguata, si puo' aumentare la dose ad una goccia di
allo 0,50% due volte al giorno. Quando un paziente viene trasferito
da un singolo agente antiglaucoma, diverso dai beta-bloccanti per
uso topico, proseguire il farmaco e aggiungere una goccia allo
0,25% in ogni occhio affetto due volte al giorno. Dal giorno
successivo, sospendere il farmaco antiglaucoma precedentemente
usato e proseguire con il prodotto. Se e' richiesta una posologia
maggiore del farmaco sostituire con una goccia di soluzione allo
0,50% in ogni occhio affetto due volte al giorno.
GEL OFTALMICO:
Adulti e bambini sopra i 12 anni
Il dosaggio raccomandato e' una goccia di timololo gel oftalmico
nell'occhio/negli occhi interessato/i una volta al giorno,
preferibilmente al mattino. La pressione endoculare deve essere
nuovamente valutata 2 - 4 settimane dopo l'inizio del trattamento,
dato che possono essere necessarie alcune settimane perche' la
risposta al trattamento si stabilizzi. Se necessario, il timololo
gel oftalmico si puo' usare contemporaneamente a miotici,
all'adrenalina e/o ad inibitori dell'anidrasi carbonica. Per
evitare che il principio attivo venga 'lavato via' dal prodotto
successivo, occorre lasciar passare un intervallo di almeno 5
minuti tra l'applicazione di un farmaco e l'altro e il timololo gel
oftalmico deve essere somministrato per ultimo.
Passaggio del paziente da una terapia con altro beta-bloccante
topico oftalmico: sospendere il beta-bloccante dopo un dosaggio
appropriato per un giorno e iniziare il giorno successivo il
trattamento con il timololo gel oftalmico. Instillare una goccia di
prodotto nell'occhio da trattare una volta al giorno
preferibilmente al mattino.
Passaggio del paziente da una terapia con un singolo agente
antiglaucoma che non sia un beta-bloccante per uso topico
oftalmico: il primo giorno proseguire con il farmaco gia' in uso e
aggiungere una goccia di timololo gel oftalmico nell'occhio da
trattare una volta al giorno. Il giorno seguente sospendere
completamente il farmaco usato in precedenza e continuare con il
timololo gel oftalmico.
Anziani
Il dosaggio sopra indicato puo' essere utilizzato anche
nell'anziano.
Bambini al di sotto dei 12 anni
Si sconsiglia l'uso pediatrico del prodotto.
Modo di somministrazione
Il timololo gel oftalmico va instillato nel sacco congiuntivale. Il
prodotto e' indicato anche per terapie a lungo termine. Per un
corretto dosaggio del prodotto, tenere il flaconcino in posizione
verticale durante l'instillazione. Se si effettua un'occlusione
nasolacrimale, o se si chiudono le palpebre per 3 minuti,
l'assorbimento sistemico del prodotto puo' essere ridotto. In
questo caso si puo' avere una diminuzione degli effetti collaterali
sistemici e un aumento dell'attivita' locale.
SOVRADOSAGGIO:
Sono stati riportati casi di sovradosaggio involontario con il
prodotto, che hanno comportato effetti sistemici simili a quelli
osservati con agenti di blocco beta-adrenergico somministrati per
via sistemica, quali capogiro, cefalea, respiro corto, bradicardia,
broncospasmo ed arresto cardiaco.
Il trattamento deve essere sintomatico e di supporto. In caso di
ingestione si consiglia la lavanda gastrica. Gli studi hanno
mostrato che il timololo non viene prontamente dializzato.
Gel oftalmico
Non esistono dati specifici in merito a questo preparato. Gli
effetti collaterali piu' comuni causati da sovradosaggio di beta
-bloccanti sono: bradicardia sintomatica, ipotensione, broncospasmo
e insufficienza cardiaca acuta.
In caso di sovradosaggio, bisogna prendere in considerazione l
misure seguenti:
1. Lavanda gastrica, se il preparato e' stato assunto oralmente.
Studi hanno dimostrato che il timololo non puo' essere eliminato
con l'emodialisi.
2. Bradicardia sintomatica: somministrare atropina solfato, da 0.25
a 2 mg per endovena per indurre blocco vagale. Se la bradicardia
persiste, somministrare cautamente per endovena isoprenalina
cloridrato. Nei casi refrattari, occorre prendere in considerazione
l'eventualita' di applicare un pacemaker cardiaco.
3. Ipotensione: somministrare un agente simpaticomimetico come
dopamina, dobutamina o noradrenalina. Nei casi refrattari, l'uso di
glucagone ha dato buoni risultati.
4. Broncospasmo: somministrare isoprenalina cloridrato. Si puo'
prendere anche in considerazione l'eventualita' di associare un
trattamento con aminofillina.
5. Insufficienza cardiaca acuta: istituire immediatamente una
terapia convenzionale con digitale, diuretici ed ossigeno. Nei casi
refrattari si raccomanda l'uso di aminofillina per endovena.
Questo trattamento puo' essere seguito, se necessario, dal
glucagone che ha dimostrato dare buoni risultati.
Blocco cardiaco: somministrare isoprenalina cloridrato o applicare
un pacemaker.


Effetti indesiderati:
Collirio
Il prodotto e', in genere, ben tollerato. I seguenti effetti
indesiderati sono stati riportati con la somministrazione oculare
di questa o di altre formulazioni di timololo maleato negli studi
clinici o con l'uso commerciale del farmaco.
Sensi speciali
Segni e sintomi di irritazione oculare inclusi bruciore e dolore
puntorio, congiuntivite, blefarite, cheratite, diminuita
sensibilita' corneale e secchezza oculare. Disturbi visivi, incluse
variazioni di rifrazione (dovute in alcuni casi alla sospensione
della terapia miotica), diplopia e ptosi, distacco della coroide a
seguito di chirurgia filtrante, tinnito.
Cardiovascolari
Bradicardia, aritmia, ipotensione, sincope, blocco della conduzione
cardiaca, accidente cerebrovascolare, ischemia cerebrale,
insufficienza cardiaca congestizia, palpitazioni, arresto cardiaco,
edema, claudicatio, fenomeno di Raynaud, estremita' fredde.
Respiratori
Broncospasmo (soprattutto in pazienti con preesistente malattia
broncospastica), insufficienza respiratoria, dispnea, tosse.
Organismo nella sua interezza Cefalea, astenia, faticabilita',
dolore toracico.
Apparato tegumentario
Alopecia, eruzione psoriasiforme o esacerbazione della psoriasi.
Ipersensibilita'
Segni e sintomi di reazioni allergiche incluso angioedema,
orticaria, eruzione localizzata e generalizzata.
Sistema nervoso/ patologia psichiatrica
Capogiro, depressione, insonnia, incubi, perdita della memoria,
incremento dei segni e sintomi della miastenia gravis, parestesia.
Apparato digerente
Nausea, diarrea, dispepsia, secchezza delle fauci.
Apparato urogenitale
Riduzione della libido, malattia di Peyronie.
Sistema immunologico
Lupus eritematoso sistemico.
Effetti collaterali potenziali
Gli effetti collaterali riportati negli studi clinici con il
timololo maleato dopo somministrazione sistemica possono essere
considerati potenziali effetti collaterali della somministrazione
oftalmica del timololo maleato.
Gel oftalmico
Come altri farmaci oftalmici locali, il timololo gel oftalmico puo'
essere assorbito per via sistemica. Cio' puo' causare effetti
indesiderati simili a quelli osservati con i beta-bloccanti orali.
Reazioni oculari
I sintomi di irritazione oculare comprendono congiuntivite,
blefarite, cheratite ed una diminuzione della sensibilita'
corneale. Brevi episodi di offuscamento della visione si possono
verificare nel 30 - 50% dei pazienti. Altre reazioni possibili sono
disturbi visivi, che comprendono variazioni di rifrazione (in
alcuni casi dovuti alla sospensione della terapia miotica),
diplopia e ptosi. Durante la terapia con beta-bloccanti e' stata
lamentata secchezza oculare.
Reazioni cardiovascolari
Bradicardia, rallentamento della conduzione atrioventricolare o
aumento di un blocco atrioventicolare preesistente, ipotensione,
insufficienza cardiaca, aritmia, sincope, disturbi
cerebrovascolari, ischemia cerebrale, palpitazioni, fenomeno di
Raynaud, sensazione di freddo alle estremita', claudicatio
intermittens, arresto cardiaco.
Reazioni respiratorie
Broncospasmo (per lo piu' in pazienti con broncopneumopatia
ostruttiva), insufficienza respiratoria, dispnea, tosse.
Organismo in generale
Affaticamento, cefalea, astenia, dolore toracico.
Reazioni cutanee
Reazioni di ipersensibilita', eritema locale e generalizzato
compresa orticaria, alopecia, lesioni di tipo psoriasico o
esacerbazione della psoriasi. L'incidenza dei sintomi e' bassa e
nella maggior parte dei casi essi sono scomparsi con la sospensione
del farmaco. L'uso del farmaco va sospeso se tali reazioni non
risultassero imputabili ad altre cause. E' noto che il benzalconio
cloruro puo' causare allergia.
Sistema nervoso centrale/reazioni psichiatriche
Vertigine, depressione, insonnia, incubi, perdita della memoria,
parestesie, aumento dei segni e dei sintomi della miastenia grave.
Reazioni gastrointestinali
Nausea, diarrea, dispepsia, secchezza delle fauci
Immunologia
Lupus eritematoso sistemico
Apparato genitourinario
Disfunzione sessuale, sindrome di Peyronie
Reazioni con rapporto causa-effetto sconosciuto
Le seguenti reazioni indesiderate si sono verificate con l'uso del
timololo somministrato per via sistemica: edema maculare cistoide
nell'afachico, secchezza delle fauci, congestione nasale,
anoressia, dispepsia, effetti sul SNC (confusione, allucinazioni,
ansia, disorientamento, nervosismo, sonnolenza e altri disturbi
psichiatrici), ipertensione e fibrosi retroperitoneale. Gli effetti
collaterali osservati con il timololo maleato orale possono
verificarsi anche con l'uso topico del timololo gel oftalmico.


Modalita' di conservazione:
Flacone unico: il prodotto non deve essere usato oltre 28 giorni
dopo la prima apertura del contenitore.
Flaconi monodose: Dopo l'apertura il prodotto deve essere usato
entro 12 ore.
Gel oftalmico:
Conservare il contenitore nella sua confezione esterna. Non
conservare a temperature superiori ai 25 gradi C. Non congelare.
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