Che dire? Sono arrabbiato.
Non scrivo parolacce per essere rispettoso verso di voi, a costo di non riuscire a sfogare tutto ciò che sento.
Non capisco perché mi sia successo tutto questo.
Eppure, se mi vedeste esternamente non lo credereste.
Per la mia famiglia sono un ragazzo di buona volontà, pur con i suoi capricci momentanei, ma questi, chi più chi meno, li abbiamo tutti.
Appunto, una persona normale.
I miei parenti poi, uh! Per loro sono un santo.
Ma se entrassero nella mia mente ...
Al giorno d'oggi l'avranno fatto solo i miei carissimi nonni paterni - Dio li benedica - dalla loro dimora nel cielo.
Chissà cosa staranno pensando. Più volte ho sognato mia nonna - anima di grande fede e amore - piangere, oppure l'ho sognata estremamente sofferente e affaticata, come se avesse ancora l'ultima e definitiva malattia della sua vita terrena. Perché piangevi, nonna? Per me? Ti ho deluso? Hai visto la mia anima disastrata, rotta, disperata? Hai paura che l'ultimo giorno che ci siamo visti qui sulla Terra possa essere il nostro vero ultimo giorno insieme?
-------------
Ma partiamo con ordine.
Sono un giovane di 20 anni, studente di ingegneria civile.
Lo dico apertamente: sono omosessuale.
Il mio più grande sogno terreno è poter vivere con un ragazzo, donargli tutto il mio amore e intraprendere con lui questo lungo e difficile cammino che è la vita umana.
Non si tratta di sesso o lussuria, ma di vero Amore. Pensate, voi siete mai stati innamorati follemente? Amate il vostro coniuge o fidanzato/a? Siete disposti a sacrificarvi per lui/lei? Io parlo dell'Amore che dura nel tempo, non delle farfalle nello stomaco. Ecco, questo è ciò che provo.
Ve lo dico NON perché pretendo che voi immaginiate come sarebbe essere gay o lesbiche, assolutamente non è la mia intenzione. Ve lo dico affinché voi capiate che noi omosessuali proviamo le stesse emozioni che provate voi. Lo stesso Amore! IDENTICO!
Una cosa è diversa, UNA: il sesso di chi amiamo. PUNTO, non c'è altro.
E se molti LGBTQI vivono ai margini della società è per l'odio e l'insofferenza mostrati verso di loro.
Ho un altro sogno prezioso, quello di essere un figliolo di Dio, nel senso più affettuoso e bello del termine.
Ho sempre tenuto a questo, come da sempre mi sono sentito omosessuale, anche da quando non capivo cosa fosse il sesso, ma io ora mi sento distrutto. La mia anima è letteralmente a pezzi.
Mi sento immeritevole, uno spregevole, un'anima dannata. In più ci si mettono gli estremisti che dicono "God hates fags", "I gay vanno all'inferno", "I gay sono malati" et similia. Bhè, se sono ansioso, spaventato e insicuro, se sono terrorizzato dalla vita non è perché sono gay, ma perché sento tutto lo stigma della società.
Potrei fregarmene altamente degli altri, se non fosse che, stando a quanto mi è stato comunicato negli anni, gli omosessuali sono peccatori mortali che, se non si pentono, vanno all'inferno, con tanto di citazioni dal Vecchio e anche dal Nuovo Testamento.
Ci chiamano sodomiti, come se fossimo tutti una razza di criminali depravati, quando i veri depravati sarebbero altri (stupratori, violentatori, pedofili eccetera). NO! NO! NO! NOOOOOO!!!!!!!!!!!! CA**O! NO!
Io sono un essere umano normale, l'unico male che ho è prettamente spirituale.
Che sia una prova di fede? Ma come potrebbe essere, ACCIDENTI?!
Sono sempre stato attratto dai ragazzi, andare con le ragazze non mi interessa.
Ho letteralmente litigato con Dio, sono arrabbiato con Lui. Eppure quasi ogni giorno una preghiera per gli altri la faccio. Prego per i disperati, per chi non vede altra soluzione alla propria vita che quella terminarla, per i bimbi a cui viene tolto il diritto di essere felici e sereni, per chi commette errori, per i criminali, per i bimbi abortiti. Domando a Gesù di dare ai miei genitori tutte le grazie che può, di dargli le stesse benedizioni che diede a Maria e a Giuseppe.
I veri cattivi odiano, non amano.
Amo i ragazzi, sono sereno con me per questo e voglio restare omosessuale, ma quanto amo la mia famiglia! Farei non so cosa affinché i miei genitori possano essere un giorno sereni in paradiso. E un giorno vorrei donare questo mio amore al mio compagno.
Vorrei amare Dio, ma allo stato attuale sono impedito.
E, ci tengo a dirlo chiaramente, il Diavolo mi fa schifo e lo rifiuto con tutta la potenza della mia anima.
"Rinunci a Satana?" SÌ!
Io voglio stare con Dio, essere amato da Lui, sentirmi amato e, piano piano, tornare come un bambino davanti ai Suoi occhi.
...
Il problema non è se mi accetto o meno, avrei scritto in un altra sezione se fosse stato così.
Il mio è uno sfogo, perché da quando ho saputo, praticamente durante la pubertà, che Dio non accetta le persone omosessuali con Sè, la mia vita spirituale si è distrutta mano a mano.
La Chiesa Cattolica pretende dagli omosessuali la castità. Il discorso che fa è questo: l'inclinazione è disordinata, ma gli omosessuali sono persone come gli altri e accettati da Dio, PURCHÉ non commettano atti omosessuali.
Ma cari miei, questa per me è ancora esclusione. Una persona è anche la sua sessualità e, personalmente, non voglio rinunciarci, proprio perché è una parte intima della mia anima.
Nel frattempo la mia rabbia con Dio mi ha distrutto e ho paura.
Non parlo di questo con nessuno, perché ho paura di esercitare una cattiva influenza, ho paura di provocare una crisi di fede nell'interlocutore, ho paura che a causa mia possa non avere più fede in Dio.
Ma sono veramente triste.

Vorrei tanto confidarmi con qualcuno, piangere e sfogare tutte le mie angosce.

Intanto la mia vita va. Oops, ho detto vita? Ho sbagliato. Quella che va avanti è l'orribile maschera che porto.
Allo stato attuale, è come se tutto fosse un semplice countdown.
Per la morte? No, la morte terrena non è un problema per me.
È un countdown per l'aldilà, per l'ultimo terribile esame della mia esistenza.
È un countdown per il baratro.
----------
Prima di tutto questo ero sereno. Innocente, oserei dire.
Dio mi ama? Perché mi vuole escludere se amo un ragazzo?