Richard_Benson ha scritto:Ancor oggi, non ai tempi di Galileo, capita che negli Stati Uniti vengano compiuti attentati mortali contro cliniche che praticano l'aborto: dagli anni Sessanta ad oggi ci sono stati centinaia di medici e infermieri morti e feriti per queste cose. Un discorso analogo si può fare per le aggressioni contro i gay, cosa che purtroppo capita anche in Italia: vai a chiedere agli aggressori come la pensano in materia di religione.
Fermo premesso che gli stati uniti sono a maggioranza protestante e quindi potrei benissimo dire "vattela a prendere con loro oppure che rispondano pure su questo i protestanti che girano nel sito" visto che i cattolici usa non se la stanno passando tutti molto bene per altri fattori.
La quantità di gente psicolabile che gira negli USA non è una novità, casi analoghi di violenza succedono per ogni questione ed ultimamente se non erro succede alla polizia americana.
Per le aggressioni ai gay, sì, vorrei proprio chiedere cosa ne pensano in maniera di religione perché non mi risulta che siano molto credenti quelle persone dati alla mano; vorrei anche sapere cosa ne pensano quegli omosessuali che hanno preso a botte quelli del gruppo delle sentinelle in piedi per le loro proteste silenziose che non hanno mai causato danni a nessuno o quelli che hanno imbrattato chiese e statue, oppure le femen per aver danneggiato irrimediabilmente la campana a Notre Dame e le loro altre trovate "pacifiche".
E non credo che siano molti i sacerdoti favorevoli alla fecondazioni assistita e all'eutanasia, due grandissimi progressi scientifici.
Fecondazione assistita:
Il Magistero ufficiale della Chiesa si è occupato di procreazione assistita da diversi decenni (Pio XII). Non sono quindi attendibili le posizioni – anche in seno al cattolicesimo – che la Chiesa è contraria a ogni intervento “artificiale” in materia di procreazione. Ciò è verificabile nei documenti ufficiali della Chiesa, a partire dagli interventi ai medici di Pio XII e soprattutto nei recenti documenti Donum vitae ed Evangelium vitae.
La Chiesa accetta la procreazione assistita a tre condizioni:
a) deve svolgersi all’interno di una coppia legata da un vincolo stabile, che generalmente è quello matrimoniale;
b) deve essere effettuata con un comune rapporto sessuale, e non evitando il rapporto coniugale;
c) non deve comportare interventi invasivi o rischi rilevanti a danno dell’embrione o del feto (questi tre criteri sono proposti nel documento Donum vitae).
Attualmente queste tre condizioni si verificano solo nella inseminazione artificiale tra marito e moglie, conseguente a un rapporto sessuale. Ogni altro intervento che prevede una terza persona, o un danno all’embrione o al feto o che non preveda l’atto sessuale è per la Chiesa inaccettabile.
Le ragioni del no alla procreazione in vitro
Negativo è il giudizio sulla procreazione in vitro, non nel suo essere “artificiale”, ma in tutta una serie di problemi – almeno sette – che sorgono in seguito al tentativo di realizzazione di questa tecnologia:
1) l’insuccesso di questa metodica;
2) l’enorme spreco di embrioni;
3) l’alta abortività, dal momento che il successo è solo del 15-20%;
4) la frantumazione antropologica e affettiva del legame sessualità-procreazione;
5) la presenza di terze persone, nel caso di donatore di ovuli o di spermatozoi;
6) una più grande proporzione di malformazioni o di malattie congenite;
7) gli effetti economici degradanti, che non sono indifferenti.
Si pensi alla compravendita di ovuli, di spermatozoi, di affitti di utero, dei costi strumentali delle strutture biomediche deputate alla realizzazione della fecondazione in vitro.
Quindi mi pare di aver chiarito bene questa questione.
L'eutanasia è un equivalente al suicidio, quindi che cavolo di progresso scientifico sarebbe?
Perché anche in questo forum c'è una sezione anti-suicidio allora? Oppure anche questo va contro il progresso?
Il catechismo su questo mi sembra molto chiaro, senza contare che esistono cure pallative che ovviano il problema e che la maggior parte delle persone che richiedono l'eutanasia non hanno un reale bisogno fisico di averla quanto una condizione psicologica e/o mentale (se mi son spiegato bene) che li porta ad essere convinti di tale scelta.
Praticamente sono più demoralizzati dal rimanere su un letto di ospedale che non il reale dolore fisico che ne comporta e l'attuenazione del dolore fisico non è contrario alla dottrina.
Diverso è il discorso sul testamento biologico su cui si sta lavorando dietro ed in primis la chiesa friulana col caso di Eluana Englaro visto che il paziente era clinicamente morto e rimaneva in vita solo e solo grazie all'ausilio di macchinari.
Sono ben lieto di fare un confronto con un sacerdote, fermo restando che io sono un prof di storia e filosofia, quindi se si va nel vago seguo i discorsi ma se si scende nei dettagli medico-scientifici alzo bandiera bianca.
Beh, io te l'ho proposto così magari puoi fare un po' di chiarezza con lui se ti va, non credo di poterlo portare nel forum visti gli impegni che ha di solito ma un confronto tramite mail immagino che possa farlo, sempre impegni permettendo...tre settimane fa era ad un convegno in Messico.
Il suo blog è questo se interessa a qualcuno: http://acarrara.blogspot.it/
C'è il tutto per contattarlo oppure fai una lista delle cose che vuoi chiarire a mo' di lettera e gliela faccio avere.
I papi e i cardinali, soprattutto nel periodo medievale, lasciano documenti pubblici (encicliche, lettere pastorali, ecc.). In nessuna di queste c'è un pentimento o anche un ripensamento sulle Crociate.
Perché una domanda di perdono è diverso da un'enciclica o similari.
S. Giovanni Paolo II si è espresso abbastanza, e lo stesso hanno fatto i successivi.
Il discorso è chiuso da tempo.
Ma siccome so già quello che tu mi dirai, e cioè: "come fai a sapere che non si sono pentiti proprio l'ultimo secondo della vita?", poniamo il caso di quei cristiani che hanno ucciso e che sono stati condannati a morte o si sono suicidati dichiarandosi non pentiti di quello che hanno fatto, che fine fanno secondo la dottrina? Inferno anche se hanno amato Dio o Purgatorio/Paradiso anche se hanno commesso crimini gravi?
Ancò? Ma proprio non ci arrivi?
Secondo la dottrina i giudizi di Dio li sa solo Lui in quanto è Lui che li dà e che è sempre Lui ad avere l'ultima parola.