Fede a prescindere

La fede, per chi è credente, rappresenta una colonna portante della vita. Che questo forum possa portare nuova luce, sia per chi ha fede sia per chi non ce l'ha. Nonché stimolare la discussione su questo tema. Ognuno potrà riportare le proprie esperienze, testimonianze, preghiere, dubbi.

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Fede a prescindere

Messaggioda foglia rossa » 04/06/2015, 19:15



Io parlo d'agnostico e per fare u'esempio concreto,le mie nipoti(sono piccole) non sono state battezzate. Che la fede non debba essere imposta sono d'accordo ma neanche lasciarli liberi a loro stessi,soprattutto quando si e' bambini. Io non posso parlare per altri ma solo per me stesso e posso dire che se avessi un figlio lo farei battezzare e ricevere la comunione e la cresima. Non obbligherei mio figlio ad andare in chiesa tutti giorni e comunque sarebbe libero crescendo di cambiare fede o essere ateo senza nessuna imposizione. In poche parole credo che un bambino e ragazzo crescendo abbia bisogno di una guida che lo indirizzi nella propria crescita(ho detto guida e non imposizione). Solo quando le religioni diventano totalitarie e fondamentaliste creano danni(com'era una volta quella cristiana e oggi quella musulmana) esistono persone di serie A o serie B. Per me le persone sono persone e' basta,ne per razza e ne per credo religioso. Ps io ho fatto i sacramenti del battesimo,comunione e cresima e nonostante questo crescendo ho ricercato la mia fede e la sto ancora cercando ma se potessi scegliere li rifarei tranquillamente i sacramenti. A meno che non si cresce in una famiglia o paesino di bigotti,moralisti,fondamentalisti,non credo che un bambino/a cresca con problemi. Non e' un problema di fede ma di mentalita'.
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Messaggioda Valentina G. » 04/06/2015, 19:42



Sono agnostica anch'io e sono sulla stessa lunghezza d'onda di foglia rossa.
Ho due figli, tutti e due battezzati.
La ragazza ha fatto la comunione ma si è rifiutata di fare la cresima.
Non c'era nessuna ragione per insistere a fargliela fare.
Il piccolo ... beh è piccolo.
Però anche per lui è uguale: deciderà da sé cosa vuol fare.
Io li ho battezzati entrambi per volontà del loro padre, altrimenti ne avrei fatto anche a meno
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Quando sembrava che le tenebre si fossero impossessate per sempre della mia vita, tu hai riacceso quella luce di cui avevo dimenticato l'intensità e il calore.
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Messaggioda Naoki » 06/06/2015, 13:43



Astrid ha scritto:Quello che voglio chiedere a voi è: secondo voi è giusto imporre una scelta di fede ad un bambino?

Sono nata in Italia*, in un paesino che all'allora contava 2000 anime scarse in cui tutti erano cattolici, più o meno praticanti (che poi predicassero bene e razzolassero male a nessuno è mai importato, quindi lasciamo fuori questo fatto innegabile).
Il destino dei nati è sempre stato questo: battesimo il prima possibile (io ho battuto ogni record del paese venendo battezzata a 40 giorni di vita). Crescendo i bambini vengono mandati a catechismo, volenti o nolenti, in cui vengono impartite loro lezioni di vita, spesso contradditorie, prese direttamente dai Vangeli, vengono insegnate loro le preghiere, e niente viene spiegato in maniera esaustiva (sono andata a catechismo fino ai 14 anni e ogni domanda scomoda veniva liquidata senza motivazione). Prima Comunione a 8 anni, Cresima a 12.

Personalmente ho avuto i primi dubbi sulla fede alle elementari, poco prima della Prima Comunione, poichè notavo incongruenze tra ciò che veniva insegnato a catechismo e quello che veniva insegnato a scuola, non mi capacitavo del fatto che a scuola mi dicessero "pensa con la tua testa, devi ragionare" mentre all'Oratorio "Dio dice così, quindi tu che sei cattolico devi fare così". Oltre che varie contraddizioni a casa, cioè mia madre che si professava cattolica e poi a messa ci andava controvoglia e non sapeva nemmeno quello che faceva a volte.
Quando ho provato a protestare sulla mia volontà di scegliere la mia fede sono stata sgridata da mia madre, perchè ero solo una bambina, italiana* e come tutti i miei compagni dovevo (ripeto DOVEVO) andare a catechismo e prendere i sacramenti. E siccome ero una bambina ho fatto tutto questo di malavoglia.
Cresima uguale, controvoglia, tant'è che sono andata alla cerimonia con pantaloni tattici e maglietta mimetica.
Per anni sono stata costretta ad andare a messa, e ancora adesso, a 25 anni, i miei non si capacitano del fatto che voglia sbattezzarmi e non essere più considerata quello che non sono.

Vedo tantissima gente che parte dal presupposto che normalmente l'essere umano nasca cattolico (attenzione, non creato da Dio e libero di scegliere, ma proprio cattolico) e che per qualche malattia scelga un'altra religione, o come nel mio caso nessuna religione. Questo mi ha portato a tenermi alla larga da chi professa fedi di qualsiasi tipo, specialmente quella cattolica e cristiana, e se mi viene chiesto qualcosa, senza pensare io attacco, come se di default registrassi una domanda innocente come un attacco personale e un ordine di "tornare" dalla parte giusta. E' un comportamento che mi da fastidio, e che sto cercando di correggere, ma è così radicato che è molto difficile accorgersi in tempo e frenarsi.



*Tengo a precisare questo fatto poichè mia madre l'ha sempre sottolineato credendo che gli italiani siano più cattolici di altri, che l'Italia sia un Paese cattolico, e non perchè gli stranieri mi fanno schifo o li consideri diversi, ma perchè hanno tentato di convincermi che siano cattolici e cristiani di serie B.

Ho fatto un'infanzia simile alla tua, comunione e catechismo obbligati per forza perché è d'uso comune, messe ogni domenica per costrizione anche se con quella scusa ci si ritrovava a fare 4 tiri a calcio, chierichetto obbligato e sempre fatto mal volentieri, mandato a quel paese il sacerdote, catechismo stile caserma militare e cresima a 14-15 anni per volere dei miei di cui conservo ancora la foto spettacolare: tutti i giacca e cravatta vestiti bene ed io che sembravo andare ad un raduno di motociclisti con jeans e giubbotto in pelle anti pioggia. Quanto ho riso quel giorno non me lo scorderò mai. :lol3:
Devo dire che piuttosto di ripassare delle esperienze simili di costrizione faccio volentieri un giro in moto a 200orari perché mi hanno fatto vivere dei momenti che nella vita di un cristiano sono importanti come momenti di rottura di bal...
Uno avrà pur il diritto di scegliersi la propria fede no? Quello che ha detto Hanachimi è da quotare a vita.
Devo dire che vedendo la mia parrocchia oggi la situazione è decisamente diversa, i sacerdoti ed i catechisti sono competenti e preparati (c'è un corso apposito obbligatorio) ed i ragazzini son sempre allegri; il battesimo oggi è una decisione dei genitori (mi pare ovvio vista l'età di chi lo riceve) ma la cresima si fa 18 anni e decide chi la riceve se la vuole o meno.
Il discorso di sbattezzarsi lo trovo anche sciocco perché se uno crede che non serve a niente che senso ha cancellare una cosa che non serve a niente visto che poi non fai un cambio di religione e diventi musulmano o altro?
Detto da mia cugina che si professa atea, aggiungendo che non perde nemmeno tempo a scomodare il parroco per stè cose.
Mi dispiace notare invece che genitori come quelli descritti da te si trovano ancora, e mi fanno girare altamente le scatole, perché costringono gli altri a fare cose che nemmeno loro fanno solo che poi chi deve rispondere di tali atteggiamenti sono tutti gli altri credenti che vivono i sacramenti con gioia.
Che fare con loro? Bella domanda di non facile risposta.
Una buona cosa, a mio parere, sarebbe mandarli a catechismo con i figli così almeno sanno di cosa si tratta visto il Vangelo non è una visita medica di routine che si fa e poi si ha il diritto di andare in giro bestemmiando come un turco (devo ancora capire il perché di questo detto XD).
Perché questi qui che si professano cristiani non hanno capito nulla di nulla, fanno danni e le colpe le prendono tutti ed io che sono uno che le cose tende a legarsele al dito la cosa mi manda in bestia...e non dovrei...
Ora nemmeno i miei che mi hanno costretto sono più così ed hanno capito gli errori passati anche se non è per loro merito che sono ritornato in comunione con la Chiesa.
Per il resto ti auguro molta ma molta pazienza, visto che i quei casi serve moltissimo, e ti auguro di fare il mio stesso percorso. :hi:
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Raduysya Nevesto Nenevestnaya.
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Citazione: Molti di quelli che vivono meritano la morte, e molti di quelli che muoiono meritano la vita. Tu sei in grado di valutare, Frodo? Non essere troppo ansioso di elargire morte e giudizi. Anche i più saggi non conoscono tutti gli esiti.
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