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Che siate atei o credenti.....

MessaggioInviato: 23/08/2017, 12:36
da Riccardina
....quando i soccorritori estraggono dalle macerie qualche fortunatissima persona ancora viva, dopo aver a loro volta rischiato il proprio c*lo per salvare degli sconosciuti, ringraziate loro, non qualche divinità campata in aria.
Perché se proprio volete omaggiare lo spirito santo per i superstiti, allora chiedetegli anche come mai invece altri sono morti ed è stato impossibile salvarli. Cos'è, abbiamo un dio razzista che fa vivere alcuni e altri no?
Io se fossi un soccorritore (magari con famiglia a casa, ma ovviamente anche senza), che dopo una notte intera di fatica disumana fosse riuscito a raggiungere un tale ancora in vita, e che avvicinandosi per tirarlo fuori questo gli dicesse: "Grazie a dio!", io me ne andrei subito e gli risponderei: "Ma vattene a fan**lo, pirla!".
Poi forse incaricherei un collega di provvedere al mio posto per non lasciare l'ingrato a marcire come magari penserei che meritasse, ma la mia reazione immediata sarebbe quella.

Che siate atei o credenti.....

MessaggioInviato: 23/08/2017, 12:42
da Ātman
Tu parti da due premesse che non è detto siano vere, cioè:

- che sia meglio vivere, piuttosto che morire;

- che noi siamo qualcosa di distinto da Dio.

Non potendo condividere tali premesse - né etichette come "ateo" o "credente" - non saprei cosa risponderti.

Che siate atei o credenti.....

MessaggioInviato: 23/08/2017, 12:43
da Riccardina
Adrien ha scritto:Tu parti da due premesse che non è detto siano vere, cioè:

- che sia meglio vivere, piuttosto che morire;

- che noi siamo qualcosa di distinto da Dio.

Non potendo condividere tali premesse - né etichette come "ateo" o "credente" - non saprei cosa risponderti.

Chi ringrazia dio per aver salvato delle persone è perché pensa che sia meglio così. A loro, dico: ringraziate i soccorritori, il c*lo è loro, non di dio.

Che siate atei o credenti.....

MessaggioInviato: 23/08/2017, 12:45
da Ātman
Riccardina ha scritto:[
Chi ringrazia dio per aver salvato delle persone è perché pensa che sia meglio così. A loro, dico: ringraziate i soccorritori, il c*lo è loro, non di dio.


Chi crede in Dio immagino che pensi che sia Dio che ha creato anche i soccorritori e consentito così di svolgere il loro compito.

Che siate atei o credenti.....

MessaggioInviato: 23/08/2017, 12:49
da Riccardina
Adrien ha scritto:
Riccardina ha scritto:[
Chi ringrazia dio per aver salvato delle persone è perché pensa che sia meglio così. A loro, dico: ringraziate i soccorritori, il c*lo è loro, non di dio.


Chi crede in Dio immagino che pensi che sia Dio che ha creato anche i soccorritori e consentito così di svolgere il loro compito.

Perché non lo ringrazia anche per il terremoto? O sono talmente bigotti da farlo?

Che siate atei o credenti.....

MessaggioInviato: 23/08/2017, 12:52
da Ātman
Riccardina ha scritto:Perché non lo ringrazia anche per il terremoto? O sono talmente bigotti da farlo?


:lol: Ne dubito...

Re: Che siate atei o credenti.....

MessaggioInviato: 23/08/2017, 19:02
da Faisown
Suppongo che si utilizzi il sillogismo sopracitato, cioè che Dio, creandoli, abbia permesso che i soccorritori possano svolgere il loro lavoro.
Anche se, da cattolico, ritengo che sia più adatto e giusto ringraziare pubblicamente i soccorritori e Dio nel privato

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Re: Che siate atei o credenti.....

MessaggioInviato: 23/08/2017, 19:20
da Riccardina
Faisown ha scritto:Suppongo che si utilizzi il sillogismo sopracitato, cioè che Dio, creandoli, abbia permesso che i soccorritori possano svolgere il loro lavoro.
Anche se, da cattolico, ritengo che sia più adatto e giusto ringraziare pubblicamente i soccorritori e Dio nel privato

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Ecco, questo mi va anche bene.

Che siate atei o credenti.....

MessaggioInviato: 23/08/2017, 19:56
da Premio Nobel
probabilmente, quando uno è in grave pericolo di vita, tende ad affidarsi di più al trascendente, in quanto intuisce che di fatto la sua sopravvivenza non dipende o non è dipesa sostanzialmente dalla bravura e dall'esperienza di altri uomini, ma da fattori naturali (infatti, se è vero che quel bambino è stato salvato dai pompieri, è altresì vero che egli non è stato ucciso in precedenza dai calcinacci - diversamente da una vittima che invece, sebbene non abbia commesso sostanzialmente nulla di significativamente differente, è rimasta uccisa).

Di conseguenza, una persona vive quella situazione più come uno stato di grazia che come una situazione in cui gli viene sottratto qualcosa che legittimamente possiede - generalmente, ad esempio, la chiesa cattolica suggerisce che "la vita è un dono", questa è una visione un po' particolare, ma in realtà non così strampalata come potrebbe sembrare. Semplicemente, si basa sull'assunto che quanto uno vive (a partire ad esempio dalla ricchezza, dallo status familiare, dalle capacità mentali, fino ad arrivare alla sopravvivenza stessa) non si basa tutto sul merito, ma piuttosto su altri fattori (che in una visione più trascendente, possono essere collegati a Dio) - di conseguenza, il fatto che io viva o meno non è una cosa garantita in assoluto o scontata ma che piuttosto viene concessa per motivi sostanzialmente imperscrutabili, ai vari individui sulla terra.
L'altra faccia del dono, infatti, è proprio il fatto che esso non sia dovuto (in parole giuridiche, che non sussista un rapporto sinallagmatico tra le parti) ma che sia fatto con liberalità - conseguentemente, il fatto che a me (ad esempio) possa essere stato concesso il dono di sopravvivere al terremoto (nella fattispecie, di sopravvivere al crollo della casa ed essere soccorso da parte dei pompieri) è una cosa non scontata e non dovuta, e per questo passabile di ringraziamento (in quanto ha concesso a me questa possibilità).

Che siate atei o credenti.....

MessaggioInviato: 23/08/2017, 20:11
da Riccardina
Certo, però un superstite ateo non direbbe questo, a meno che lo diventi proprio perché è stato salvato, però allora è egoista, ci crede solo perché a lui è andata bene.